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E io PAGOOO!!! - Polidream - Page 10

IL PROGETTO “IL CITTADINO PROTAGONISTA NEI SERVIZI PUBBLICI” IN BASILICATA


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E’ partita la campagna di informazione rivolta ai comuni lucani, avente ad oggetto la richiesta della Polidream Assoutenti dell’applicazione del comma 461 legge 244/07.

ECCO IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA AI CAPOLUOGHI LUCANI, MATERA E POTENZA, E AI COMUNI DELLE DUE PROVINCE CON POPOLAZIONE OLTRE I 10.000 ABITANTI

Al Sindaco

Ai dirigenti di Settore Comunali

Polignano a Mare, 13.07.2015

Oggetto: Campagna di informazione “Monitoraggio servizi pubblici” – Legge 244/2007 Art. 2 comma 461 

La Polidream Unione Consumatori – federata Assoutenti, nell’ambito del Programma Generale di Intervento “La Basilicata e lo sportello di tutela del consumatore-utente”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e promosso dalla Regione Basilicata, con il Progetto denominato “Il cittadino protagonista nei Servizi Pubblici”- Legge 244/2007 – Art. 2  comma 461 – intende far conoscere ai cittadini-consumatori-utenti, alle pubbliche amministrazioni e alle Aziende coinvolte nell’erogazione dei servizi pubblici, attraverso la Campagna di informazione denominata “Monitoraggio servizi pubblici” una legge che dà voce a chi i servizi li utilizza e li paga.

Legge Finanziaria 2008 –  N. 244/2007  Art . 2 comma 461

Norma oggi ancora inapplicata in moltissimi Comuni italiani. L’obiettivo quindi dell’intero progetto è quello di garantirne la sua applicazione. La novità più significativa introdotta da tale norma è rappresentata dal coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e degli stessi cittadini nella determinazione e nel controllo degli standard di funzionamento dei servizi pubblici.

La finalità, dunque, è assicurare che le prestazioni dei servizi soddisfino i bisogni dei cittadini, attraverso un incremento della qualità delle prestazioni.

Una piccola rivoluzione nei rapporti fra cittadini ed amministrazioni locali che, però, non può realizzarsi da sola o per l’esclusivo impegno di queste ultime. E’ indispensabile un impegno straordinario del mondo dell’associazionismo civico e di quanti abbiano la volontà di contribuire a definire i percorsi e le modalità affinché questa piccola rivoluzione si realizzi concretamente.

Conosciamo il comma 461, art. 2 della legge finanziaria 2008 –  n. 244/2007

  1. Al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni: a) previsione dell’obbligo per il soggetto gestore di emanare una “Carta della qualità dei servizi”, da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza;

b) consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori;
c) previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l’adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell’utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito;
d) previsione di un sistema di monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi, svolto sotto la diretta responsabilità dell’ente locale o dell’ambito territoriale ottimale, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte da parte di ogni singolo cittadino che può rivolgersi, allo scopo, sia all’ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori;
e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini;
f) previsione che le attività di cui alle lettere b), c) e d) siano finanziate con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l’intera durata del contratto stesso.

In sintesi, con l’applicazione della norma

  • alle associazioni dei consumatori viene affidata la stesura delle Carte di qualità dei servizi; la verifica dell’efficacia dei servizi stessi e il monitoraggio del rispetto degli standard stabiliti nei contratti di servizio e delle relative tariffe;
  • ad ogni singolo cittadino viene garantita la partecipazione nella fase della valutazione degli standard di qualità, attraverso osservazioni e/o semplici segnalazioni da rivolgere alle associazioni dei consumatori che avranno il compito di adire le vie conciliative in caso di controversie.

Attendiamo quindi con fiducia che ci comunichiate quanto prima una data per potervi illustrare in maniera più adeguata il progetto in questione, al fine di condividere, nella Città, un efficace percorso di attuazione delle importanti novità introdotte con la Legge Finanziaria 2008 sulla qualità dei servizi pubblici locali e i diritti dei consumatori e degli utenti.

Si resta in attesa di riscontro e di comunicazione eventuale di un referente Comunale per il progetto in questione.

Si ringrazia per la collaborazione e si porgono cordiali saluti.

                                                                      Polidream  Assoutenti

                                                                    Il  Presidente Regionale

                                                                          Angela Mannarini

Blocco pensioni: Rete Consumatori Italia pronta a fare ricorso


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Attivato  il numero verde 800 199 633

15 luglio 2015 – Dopo che la Corte Costituzionale aveva ritenuto illegittimo il blocco dell’indicizzazione delle pensioni voluto dal governo Monti per gli anni 2012 e 2013, il Governo ne ha stabilito il rimborso. Per i pensionati, però, il provvedimento è tutt’altro che soddisfacente: mentre erano attesi risarcimenti pari a qualche migliaio di euro, tali da compensare gli assegni mensili decurtati incostituzionalmente dalla norma Fornero, il Governo ha disposto un bonus massimo di 750 euro. Per la precisione, i rimborsi previsti saranno compresi in una fascia che va dai 278 ai 750 euro e verranno erogati nel mese di agosto, in soluzione unica.

Un risarcimento che sa ancor più di beffa se si pensa che alcuni pensionati non verranno ripagati neanche di un euro: per tutti coloro che percepiscono assegni mensili lordi sopra la soglia di 3.200 euro, infatti, non è previsto alcun rimborso. In definitiva, il mancato adeguamento delle retribuzioni equivale ad una loro decurtazione che, per quanto formalmente risulti temporanea, è poi di fatto permanente, non essendo previsto alcun meccanismo di recupero.
Le associazioni di Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici) si schierano ancora una volta a tutela dei consumatori e preparano i ricorsi per chi vuole chiedere l’immediata applicazione della sentenza della Corte Costituzionale.
Per procedere i pensionati dovranno:
•       richiedere all’Inps il modello ObisM, relativo agli anni in cui è stato negato l’adeguamento a partire dal 2012, che consiste in un prospetto con indicato l’importo totale della pensione che è stato erogato nell’anno comprensivo di tredicesima;
•       recapitare il modello ObisM e fornire questi dati a Rete Consumatori Italia: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale, numero libretto pensione per inoltrare la diffida all’ente pensionistico e poi procedere in Tribunale.
La sentenza costituirà titolo esecutivo per il/la pensionata per recuperare il credito.
Per tutte le informazioni i pensionati possono chiamare il numero verde 800 199 633 o rivolgersi agli sportelli delle associazioni di Rete Consumatori Italia (trova lo sportello più vicino consultando gli elenchi sui sitiwww.assoutenti.it; www.casadelconsumatore.it; www.codici.org).

EMERGENZA CALDICIDIO NEI TRENI


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Risarcimenti a viaggiatori e abbonati

·       Presidi “emergency” in tutte le medie e grandi stazioni con acqua fresca e squadre di riparatori condizionatori
·       Presidi sanitari nelle grandi stazioni
·       Ritiro immediato di tutte le carrozze IC con impianti di condizionamento guasto e sostituzione con materiale idoneo
·       Rinnovo del contratto IC vincolato al rinnovo completo della flotta entro il secondo anno di applicazione
Assoutenti e i Comitati Pendolari Federati Assoutenti, rappresentativi di oltre 45.000 iscritti, denunciano la gravissima emergenza sanitaria in atto da lunedì 6 luglio sui treni IC (compresi nel contratto di servizio con il MIT) e su numerosi treni regionali (compresi nei contratti di servizio con le Regioni).
Il caldicidio che sta sconvolgendo il Paese è stato sottovalutato da Trenitalia che:
1.     Non ha approntato alcun piano emergenziale per i treni IC, svolti con materiale vecchio anche di oltre 40 anni dotato di impianti di condizionamento inefficienti o addirittura guasti. Questa situazione ha provocato e provoca un gravissimo disagio a migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano treni con temperatura in carrozza anche superiore ai 45 gradi.
2.     Ha approntato tardivamente un piano emergenziale ”aria condizionata” da parte delle singole DPR. Piano messo a dura prova dalla presenza di gran parte di materiale vetusto e non dotato di impianti di climatizzazione.
Pertanto, Assoutenti e i Comitati Pendolari Federati Assoutenti chiedono a Trenitalia:
1.     Risarcimento a tutti gli abbonati in possesso di abbonamento del mese di luglio (o annuale) intercity o regionale o sovraregionale accoppiato a Carta Tutto Treno, di un bonus pari ad una mensilità di abbonamento da utilizzarsi nei mesi di agosto o di settembre.
2.     Risarcimento dell’intero titolo di viaggio ai viaggiatori delle carrozze non condizionate.
3.     Istituzione di presidi “emergency” gestiti da Trenitalia in tutte le grandi e medie stazioni. Tali presidi dovranno fornire assistenza, conforto e distribuire bottiglie di acqua fresca ai viaggiatori. Inoltre tali presidi dovranno vedere la presenza di tecnici abilitati a riparazioni veloci di impianti di condizionamento fuori uso.
4.     Istituzione di presidi sanitari in tutte le grandi stazioni dotati di attrezzature tali da fronteggiare cali di pressione, disidratazione, collassi dei viaggiatori scesi dai treni.
5.     Ritiro immediato di tutte le carrozze IC con impianti non idonei a fornire temperature accettabili e loro sostituzione con materiale di qualità della flotta “Frecce”.
6.     Reinstallazione di tende in tutte le carrozze dei treni IC.
7.     Applicazione di pellicole basso emissive ai vetri delle carrozze IC.
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio, finora colpevolmente zitto riguardo alla partita del rinnovo del contratto di servizio IC scaduto oltre sette mesi fa, chiediamo:
1.     Tempi certi per il contratto di servizio del trasporto universale (IC), treni indispensabili alla mobilità pendolare di decine di migliaia di lavoratrici, lavoratori, studenti, studentesse italiani.
2.     Vincolo del contratto di servizio al rinnovo totale della flotta IC entro il secondo anno di applicazione, attraverso l’acquisto di elettrotreni.
 Assoutenti e i Comitati Pendolari Federati Assoutenti inizieranno a raccogliere le domande di bonus da parte degli abbonati a partire da lunedì 13 luglio attraverso un form che sarà disponibile sul sito

BOLLETTE GAS: ANCORA DOPPIA IVA!


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E’ da anni che Polidream Assoutenti e gli utenti italiani attendono che il doppio regime dell’IVA sul consumo del gas finisca!

Ricordiamo a tutti i consumatori che l’IVA è applicata al 10% solo per gli utenti che consumano meno di 480 mc. annui di gas; e questo significa che, per chi accende i termosifoni, l’IVA va al 22%, perchè è praticamente impossibile consumare meno di questo “tetto”.

Mediamente si consumano 6-7 mc. al giorno durante l’inverno, e questo vuol dire superare nettamente i 600-700 mc. solo durante il periodo freddo; figuriamoci ad aggiungerci il resto dell’anno!

Quale mente contorta ha partorito questa norma?

Ottenere l’IVA al 10% per ogni tipo di consumo: questo è l’obiettivo che si pone Polidream Assoutenti e per il quale ci batteremo in tutte le sedi!

 

CANONE RAI, SOLO A TORINO IL CONTENZIOSO!


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Forse non tutti sanno che se si vuole fare causa alla RAI per una questione di canone, si è costretti a fare causa per forza a Torino.

Infatti il foro competente in tali casi è ancora e solo quello di residenza della sede dell’Azienda, che è appunto in Piemonte.

Ormai una serie di leggi, e soprattutto il Codice del Consumo, obbliga tutte le aziende a fare la causa nel foro di residenza del consumatore; ma per le amministrazioni statali non vale ancora la stessa regola.

E’ come per le multe: se un siciliano prende la multa in Friuli, deve andare a difendersi a mille chilometri di distanza!

Ma è possibile che non si riescano a cambiare queste regole borboniche?

E ci chiediamo: la cosa è voluta, o è pura distrazione dei nostri governanti, che vivono in un mondo tutto loro?

BOLLETTE: DOPO 5 ANNI NON SI PAGA PIU’


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Il tempo di conservazione delle ricevute delle bollette, lo sanno ormai anche le pietre, è di 5 anni.

E non è un lasso di tempo preso a caso, ma deciso da un articolo del Codice Civile, il 2948.

Ma c’è ancora qualche azienda che fa finta di dimenticarselo, e pretenderebbe che il consumatore esibisse, anche a distanza di dieci anni, le ricevute dei pagamenti.

Ci sono aziende che, dopo i fatidici 5 anni, incaricano il proprio servizio legale o società di recupero credito, e tutto per fare qualcosa di illegale all’elevata potenza: spillare quattrini a consumatori ignari della prescrizione!

Ovviamente Polidream Assoutenti provvede a diffidare queste aziende dal proseguire in quest’azione scandalosamente illegittima, e quindi invitiamo tutti i cittadini interessati a continuare a segnalarci queste illegittimità: provvederemo noi a far salire in alto la protesta!

BOLLETTA LUCE, MA QUANTO COSTA UN KW?


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Ma è possibile che in tempi di semplificazione e di trasparenza le bollette diventino ancora più astruse e complicate?

Provate a capire, per esempio, il costo di un KW sulle bollette della luce: c’è da diventare matti!

Specialmente con i nuovi gestori, che a malapena e raramente scrivono le letture del contatore, in modo che facendo due conti sul consumo effettuato, più o meno si arriva a capire il costo medio di un KW.

Niente di semplice. Sulla bolletta il costo viene suddiviso in mille voci, che poco interessano al consumatore, e che alla fine confondono solo le idee e non aiutano a confrontare i prezzi dei vari operatori.

Praticamente la normativa attuale impone di scrivere in bolletta il prezzo dell’energia all’ingrosso, il costo dell’approvvigionamento, la tariffa di trasmissione,il dispacciamento, le perdite di rete, le accise e le varie imposte una per una: insomma il massimo della precisione!

E’ strano che quando chiediamo, invece, di far apporre il prezzo all’ingrosso sui cartellini dei prezzi di frutta e verdura, questa richiesta ci venga bocciata! Eppure è la stessa cosa, ed è pure di più facile attuazione e comprensione!

Ci rivolgiamo al Governo e all’Autority competente: ci vuole molto ad emanare un provvedimento di due righe, nel quale si dice che nelle fatture va specificato il costo lordo di un chilowatt?

IL SOLLECITO MI FA IL SOLLETICO!


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Non si contano, ormai, le lettere di sollecito pagamento che giungono ai consumatori da parte di varie aziende, specialmente di utenze di telefono o di energia.

Si tratta, quasi sempre, non di semplici morosità, ma di contratti e servizi mai richiesti, oppure di bollette reclamate o conciliate, e perciò non pagate.

Ma le aziende se ne fregano e inviano lo stesso queste lettere; oppure sono talmente disorganizzate, della serie “la mano destra non sa cosa fa la sinistra”, che sollecitano pure clienti fantasma!

La cosa importante, comunque, da dire ai consumatori è che non c’è da preoccuparsi. Molti utenti si agitano, cominciano a telefonare alla società di recupero credito, si preparano a pagare pur di evitare la rogna.

Ma sbagliano, perchè queste lettere sparano “a salve”.

Per legge questi solleciti devono essere fatti per raccomandata con ricevuta di ritorno, e invece le lettere sono sempre inviate per posta prioritaria. Il che significa proprio che le aziende creditrici non fanno sul serio, tentano solo di intimidire gli utenti.

Queste lettere vanno solo stracciate. Oppure, se proprio ci si preoccupa, portarle presso le sedi Polidream Assoutenti, i cui delegati vi toglieranno tutti i dubbi.

TELECOM: SOSPENSIONE E PUNIZIONE!


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Siamo ormai abituati ai comportamenti strabici della Telecom, ma vedere addebitare circa 15 euro ai clienti che sono stati indebitamente o erroneamente sospesi è veramente il massimo!

Può sembrare incredibile, ma è vero: la Telecom disattiva una linea, magari perchè si è avviato un reclamo e il consumatore non ha pagato una bolletta, o l’ha fatto in parte, e poi alla prima fattura utile ti addebita un ulteriore costo per le spese di riattivazione!

Ovviamente la cifra non elevata non fa accorgere della beffa molti utenti che, ahimè, non sono abituati a leggere il dettaglio degli addebiti in fattura. E va a finire che la gran parte paga e non reclama!

La Telecom è stata la prima azienda in Italia ad avviare protocolli d’intesa con le associazioni dei consumatori, e quindi questo è uno di quei comportamenti che non te l’aspetti e che deve cessare immediatamente.

Altrimenti la Polidream Assoutenti si vedrà costretta ad intraprendere un’azione inibitoria, così come consentito dall’art. 140 del Codice del Consumo.

Intanto diciamo ai consumatori:

OCCHI BENE APERTI, LEGGETE LE BOLLETTE E RECLAMATE PRESSO LE NOSTRE SEDI!

CANONE RAI: LA VERITA’!


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La gran parte degli utenti non lo sa ancora, ma il cosiddetto “Canone Rai” non esiste.

La tassa che paghiamo tutti gli anni è un tributo vero e proprio, che si paga per il solo fatto di possedere o detenere l’apparecchio televisivo.

Quindi i tentativi di non vedere la Rai o di andare solo in digitale non sortiscono ovviamente alcun effetto, è una tassa e si paga, altrimenti ci si vede arrivare a casa prima il sollecito di pagamento e poi la cartella esattoriale.

La dicitura “Canone Rai” ha comunque un suo fondamento, perchè il gettito fiscale va proprio nelle casse della Rai. E, come al solito, l’utente paga e non decide nulla su programmi, pubblicità, organigramma e via dicendo.

In rete circolano tante notizie e “bufale” circa presunti trucchi e proteste atte a non pagare l’odioso balzello, ma Polidream Assoutenti comunica a tutti i consumatori che le uniche modalità per non pagare l’abbonamento TV sono le seguenti:

essere anziani over 75 anni, con reddito familiare inferiore a 6.800 euro;

cessione ad altri dei propri apparecchi televisivi;

dichiarazione documentata di non possesso, per es. a seguito di furto o di incendio;

suggello degli apparecchi;

decesso o trasferimento del contribuente in casa di riposo, ma in tal caso va comunicato anche il nuovo titolare degli apparecchi dismessi.

Ovviamente, tutte le nostre sedi sono a disposizione degli utenti per ogni tipo di consulenza ed assistenza in materia.