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Infatti chi si è recato presso l’ortopedia ed ha prenotato una visita, si è sentito rispondere "Torni a settembre 2008"!

Immaginate un bimbo con un problema ortopedico, che si sente rispondere praticamente di tenersi il problema per un altro anno, e vediamo se questo non è un chiaro invito a rivolgersi alla sanità privata!

Era successo un mese fa, vi ricordate? Tutti a parlare di caro-libri, di caro-frutta e via dicendo. Ovviamente senza fare proposte concrete per affrontare e risolvere l’annosa questione.

Non c’è da inventare nulla di speciale. C’è solo da costituire degli Osservatori Prezzi in ogni Comune, che monitorizzi la dinamica dei prezzi mese per mese, costituendo un paniere che sia quello ideale per i consumi della famiglia media.

L’Osservatorio non deve essere il solito organismo dove sistemare politici o sindalisti pensionati o trombati; deve essere formato dalle associazioni dei consumatori, dei commercianti, degli artigiani, delle industrie, dei professionisti e delle istituzioni locali; e soprattutto deve avere poteri inibitori e sanzionatori nei confronti di chi viene beccato con le mani nel sacco, cioè a truccare e ad aumentare illegittimamente i prezzi.

COSA CHE NON SI PUO’ FARE, POICHE’ VIETATA DAL REGOLAMENTO!

La procedura di reclamo, o quella di conciliazione, ferma ogni tipo di attività da parte della Telecom, che non può nè disattivare la linea nè addebitare interessi di mora.

Evidentemente, il sistema informatico della telecom è stato impostato senza tenere conto di questa importante regola: dobbiamo credere alla buona fede dell’azienda?

E la risposta di un Dirigente di Trenitalia, Dr. Piva, presente al Congresso, non si è fatta attendere: entro pochi mesi, probabilmente entro fine 2007, la conciliazione diventerà realtà anche nel trasporto ferroviario!

E sarà una data storica, e soprattutto frutto del gran lavoro svolto da Polidream Assoutenti fra il 2005 e il 2007, coi progetti "La Puglia è mobile" e "La Puglia che viaggia conciliando", finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Puglia.

E’ un grande risultato, che finalmente potrà vedere risolti tutti i contenziosi del "popolo dei viaggiatori e pendolari" con Trenitalia.

In questa fase sarà importante che il regolamento di conciliazione sia fatto bene e che preveda tutta la casistica possibile dei reclami, dai ritardi alla mancata igiene, dai problemi del comfort alle tariffe, dalla cancellazione delle corse ai vari danni subiti, e via dicendo.

Abbiamo chiesto alla Direzione di Trenitalia che si apra su questo un tavolo di concertazione, in modo da tutelare le ragioni dei consumatori a più largo raggio possibile.

Era già in programma una nuova scala tariffaria, che ovviamente prevedeva aumenti medi intorno al 20-30%, ma per ora siamo riusciti a congelare il provvedimento.

Noi riteniamo che non si debba parlare solo di prezzi, ma anche di qualità del servizio, di procedure di reclamo e di conciliazione, di trasparenza. E su questo terreno sembra che abbiamo trovato orecchie disposte ad ascoltare, specie fra la categoria dei tassisti.

Si va verso la tariffa "tutto compreso", e questo è un bene per il consumatore, perchè potrà finalmente vedere sul tassametro il prezzo totale, senza stare a pagare i costi aggiuntivi per bagaglio e quant’altro.

Quello che non ci trova d’accordo è il costo fisso a chiamata, poichè è l’ennesima quota fissa all’italiana che non ci piace: l’utente deve pagare solo quello che consuma!

Saranno anche istituite le corse predefenite, soprattutto da e per l’aeroporto, in modo da dare certezze al viaggiatore.

Occorre solo mettersi d’accordo sul costo chilometrico e sulle modalità di reclamo e di eventuale rimborso, soprattutto adottando la procedura di conciliazione.

E’ un riconoscimento di cui ringraziamo il Direttivo Nazionale dell’Assoutenti, e in primis il rieletto Presidente nazionale, Mario Finzi.

Cercheremo di meritarlo, apportando sempre lavoro, idee e passione alla "famiglia" Assoutenti.

Un’associazione alla quale ci onoriamo di appartenere e che in questo congresso ha confermato le sue caratteristiche di indipendenza e di forza consumerista "pura".

Le tre tesi congressuali, Identità, Unità e Indipendenza, sono state approvate all’unanimità, con una quarta tesi, da noi proposta e accettata, sulla sussidiarietà. Poi dal congresso è uscito anche un chiaro messaggio di solidarietà ai colleghi dell’Assoutenti Calabria, il cui responsabile ha ricevuto una busta con un proiettile dalla ‘ndrangheta: infatti si farà una sessione speciale dell’assemblea nazionale Assoutenti a Vibo Valentia, in solidarietà al collega e a tutte le vittime della criminalità locale.

L’organizzazione del congresso, da parte degli amici dell’Assoutenti Liguria, è stata a dir poco perfetta, sia per l’ospitalità sia per il livello dei dibattiti nella 3 giorni: non il solito bla-bla-bla, ma impegni concreti e precisi su azione collettiva, trasporti, turismo, assicurazioni e politiche consumeristiche. Due esempi per tutti: il Presidente della Commisione Giustizia, Pisicchio, ha promesso la legge sulla "class action" entro fine anno, e il responsabile delle Ferrovie dello Stato ha accettato di far "partire" (oltre ai treni in orario!) la procedura di conciliazione, attesa da un decennio.

In realtà, il problema dell’aumento indiscriminato e incontrollato dei prezzi, e delle tariffe (aggiungiamo noi), va affrontato di petto, con soluzioni durature e con sanzioni esemplari.

E l’unico modo per tentare di risolverlo è costituire dei COMITATI DI CONTROLLO PREZZI in ogni Comune d’Italia.

Comitati col compito di monitorare, ma anche di segnalare e punire i casi di aggiotaggio e di aumenti illegali.

Lo si doveva fare sin dal 2002, anno di entrata in vigore dell’euro ( o della "fregateura"), e non avremmo assistito alla moltiplicazione dei prezzi e delle tariffe.

Il resto è solo propaganda e protagonismo, come lo sciopero di oggi, che ha fatto parlare telegiornali e quotidiani, ma senza risolvere un bel nulla.