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News - Polidream - Page 44

ACQUA: NO ALL’AUMENTO DELLA BOLLETTA!


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Ancora una volta l’Acquedotto Pugliese, senza un minimo di consultazione e senza un minimo di legalità, tenta di aumentare le tariffe.

L’aumento, dicono i vertici dell’AQP, è minimo, sotto il 2%, e dunque non comporta grandi sacrifici per i consumatori.

L’AQP dimentica un bel po’ di cose:

– innanzitutto per gli aumenti vige il sistema del "price cap" (Legge 36/94), per cui ad ogni variazione di tariffa devono corrispondere determinati investimenti per migliorare il servizio; a quanto ci risulta, non ci sono stati grandi investimenti per qualificare meglio la rete idrica, anzi veniamo da un periodo di forte riduzione, e l’Acquedotto Pugliese continua a detenere il triste primato mondiale delle perdite (circa 55%!!!);

prima di ogni aumento l’AQP deve consultare le associazioni dei consumatori, come impone la Carta dei Servizi, in vigore dal 2001; invece l’Acquedotto si è limitato ad informare le associazioni, solo a "piatto pronto";

– l’aumento dovrebbe avere effetto retroattivo per tutto il 2008, e anche questo è vietatissimo dalla normativa in vigore;

il momento sociale ed economico che stiamo vivendo imporrebbe un minimo di rispetto per le tasche, già iperbucate, degli utenti italiani;

la tariffa dell’AQP non solo è già molto elevata rispetto agli altri gestori idrici d’Italia, ma ha un sistema a "fasce di consumo" che penalizza moltissimo le famiglie numerose;

– al contrario, quest’anno è andato in vigore il "bonus sociale" sulle bollette di luce proprio per le famiglie più numerose: perchè anche l’AQP non si muove in tal senso?

Per tutti questi motivi, già dal 15 novembre scorso abbiamo fortemente protestato, chiedendo il ritiro del provvedimento ed ottenendone il blocco. Ma è importante che tutti i consumatori facciano sentire la loro voce, e pertanto chiediamo agli utenti di inviare una mail di protesta all’AQP, all’indirizzo scrivi@aqp.it, con un semplice messaggio:

NO ALL’AUMENTO DELLA TARIFFA DELL’ACQUEDOTTO PUGLIESE!

BONUS PER TUTTE LE BOLLETTE


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Ricordiamo a tutti i consumatori che finalmente da quest’anno entra in vigore il bonus sulle bollette dell’energia elettrica, con effetto retroattivo a tutto il 2008 e con scadenza prorogata al 31 marzo 2009.

Ma la cosa che ci siamo chiesti sin dall’inizio è: perchè la luce sì, e il gas, il telefono e l’acqua no?

E infatti abbiamo inoltrato ai ministeri competenti, già prima delle festività natalizie, un’esplicita richiesta in tal senso. Ovvero l’estensione dei bonus anche alle bollette di tutte le altre utenze, sempre per le famiglie con reddito ISEE che non superi i 7.500 euro.

Ovviamente, si parla di reddito ISEE, e non di reddito effettivo, il che significa, tanto per fare un esempio classico, che ha diritto al bonus una famiglia di 4 persone con reddito annuo intorno ai 22.000 euro.

E’ molto importante, però, che questa nostra forte richiesta, che porterebbe un bel risparmio di circa 400-500 euro l’anno alle famiglie disagiate, sia supportata dai cittadini e dalle altre associazioni: pertanto vi chiediamo la sottoscrizione della petizione, nell’apposito box del nostro sito.

Come al solito, l’unione fa la forza, e anche la vittoria!

BUON NATALE E BUON 2009 A TUTTI I CONSUMATORI!


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Stavolta gli auguri ve li facciamo in rima.

FILASTROCCA DI NATALE

DELL’UTENTE UN PO’ SPECIALE

 

Puntualmente ogni anno                            

c’è Natale e Capodanno                              

Tutti quanti ci vestiamo                             

e giocando ci ingozziamo                            

 

Poi ci piace fare doni                                    

perché siamo tutti buoni                             

Fino all’Epifania                                        

tutto è una poesia                                          

 

Ma, ahimè, dopo Natale                          

la sorpresa ci assale                                      

I quattrini, ben sudati,                               

tutti se ne sono andati!                                

 

Qui fra truffe e prezzi in su                       

Il morale va più giù                                   

Fra bollette e quante spese                      

non si arriva a fine mese                          

 

Se vuoi esser più sereno

or consuma un poco meno

e per spendere anche meglio

devi stare sempre sveglio

 

 

Assoutenti  è il protettore

di ciascun consumatore

e se tu vuoi risparmiare

basta farti consigliare

 

Natale è l’occasione

per una bella conciliazione

in famiglia e un po’ con tutti

con i belli e con i brutti

 

 Se pensiamo a Gesù

 il problema non c’è più

Noi guardiamo solo avanti

e buone feste a tutti quanti!

 

 

BUON NATALE CON AMORE

A CHI E’ CONSUMATORE

SIAMO SEMPRE PIU’ VICINI

PRORIO A TUTTI I CITTADINI

 

SALDI ANTICIPATI, UN’OCCASIONE PERSA!


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Anticipare i saldi in Puglia, per ridare fiato alle esauste e vuote tasche dei consumatori, non era male come idea! Ma non si può presentare questa proposta una settimana prima dell’ipotetica data di inizio! Era persino ovvio prevedere che i commercianti avrebbero detto no!

Ma riteniamo che alla base di questo rifiuto delle associazioni di categoria vi sia anche il ricordo dello "strappo" consumato nella primavera scorsa, quando la Regione, con un colpo di mano e senza consultare il mondo del piccolo commercio, modificò la Legge Regionale sul commercio, a favore dei grandi centri commerciali.

Aver rotto all’epoca non ha assolutamente pagato ed ha fatto naufragare il tentativo, pur positivo, di anticipare i saldi.

Ma, ci chiediamo, sono state messe in campo tutte le proposte di mediazione e di negoziazione per giungere comunque ad un compromesso che soddisfasse sia consumatori che commercianti? Si è fatto, per esempio, il tentativo di stabilire un’aliquota massima di sconto per il primo periodo di saldi, per esempio il 20? Si è provato a proporre come data di partenza il 20 dicembre, anzichè il 13? E la Regione non poteva mettere sul tavolo delle trattative risorse per eventuali incentivi ai negozianti disponibili ad anticipare i saldi?

Insomma, ci sembra che non sia stato fatto da ambo le parti tutto il possibile per addivenire ad un accordo. I saldi cominceranno dunque alla data prefissata, il 3 gennaio 2009. Ma resta il fatto che i saldi, così come sono, non vanno bene. E quindi occorre prendere in seria considerazione l’idea di riformare la normativa, magari con l’obiettivo di liberalizzarli del tutto.

Purchè lo si faccia d’accordo con le categorie commerciali! Purchè non si commetta di nuovo l’errore di modificare una legge, senza consultare le parti interessate!

AGNELLO DI DIO…SSINA


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Lo scandaloso massacro delle pecore tarantine alla diossina, che si sta compiendo in questi giorni, grida vendetta da tutte le parti.

Chi paga non è il carnefice ma la vittima. E’ vero che in Italia siamo abituati a questo assioma, ma sinceramente quest’ingiustizia non è più tollerabile. Specialmente se a pagare sono gli innocenti, come le pecore sacrificate sull’altare del progresso e dell’inquinamento. O gli allevatori che restano disoccupati e in attesa dell’elemosina di Stato. O i morti e gli ammalati di tumore, che in provincia di Taranto risultano essere statisticamente i più numerosi in Italia!

E tutto questo per un impianto siderurgico nato nel posto più sbagliato del mondo! Un’industria che va spostata, o delocalizzata, come direbbero gli esperti, cosa di cui si è accorto anche il più idiota dei cretini!

Se si trovano i quattrini per le grandi opere sballate come la TAV, vuol dire che ci sono le risorse anche per spostare l’ILVA! Non è possibile assistere solo a piagnistei e commemorazioni ogni qualvolta questa fabbrica uccide lavoratori e cittadini inermi, occorre fare qualcosa!

Altrimenti avremo altre mille, centomila pecore da immolare, altri cento allevatori che restano senza lavoro, altre decine di vedove che piangono i mariti morti sul lavoro e chissà quanti consumatori ammalati di cancro!

E’ un’emergenza nazionale, e come tale va trattata! Sindaci, istituzioni, sindacati, associazioni, ambientalisti, animalisti e tutta la società civile dovrebbero fare fronte comune e attuare iniziative e manifestazioni, anche sotto i palazzi dei ministeri che contano, per giungere a questa soluzione:

VIA L’ILVA DA TARANTO!!!

ENEL, CONCILIAZIONE AL VIA!


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Ci sono voluti altri 6 mesi dalla prevista data del 18 giugno 2008, ma alla fine la conciliazione anche per le bollette della luce e del gas di tutto il gruppo Enel è partita su tutto il territorio nazionale.

Cosa cambia per gli utenti? Finalmente potranno dirimere le loro controversie non più ricorrendo alle classiche, costose e lunghe vie legali, ma usufruendo della procedura di conciliazione, rapida e gratuita.

D’altronde, gli esempi positivi di Telecom Italia, TIM, Wind-Infostrada, Poste e Acquedotto Pugliese insegnano ormai tantissimo, poichè nel corso degli ultimi anni queste aziende, proprio grazie alla conciliazione, hanno non solo tagliato le spese legate al contenzioso legale, ma hanno migliorato il loro rapporto con l’utenza e la loro stessa immagine.

La procedura dell’Enel è molto simile a quella di queste aziende: prima si effettua il reclamo, e dopo 30 giorni, sia in caso di mancata risposta che di esito negativo, si può attivare la conciliazione, compilando una modulistica apposita presso un’associazione dei consumatori. Successivamente, la commissione di conciliazione, composta da un rappresentante dell’Enel e da uno dell’associazione di consumatori, si riunirà entro 30 giorni e proporrà una decisione in merito alla controversia.

L’ambito iniziale di applicazione riguarda tre casistiche:

elevati consumi dovuti a cattivo funzionamento del misuratore;

fatture dall’importo elevato;

riduzione di potenza o sospensione della fornitura.

Certo, restano fuori molti altri casi, fra cui soprattutto quelli legati alla qualità del servizio e ai danni conseguenti ai vari disservizi, ma è già una buona partenza. Vedremo pian piano di convincere l’Enel a diffondere maggiormente la cultura conciliativa.

Le nostre sedi sono a completa disposizione dei consumatori che hanno problemi con le bollette della luce e del gas del gruppo ENEL.

UNICREDIT O “BANCA” NATALE?


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Forse è proprio vero che le difficoltà proprie fanno comprendere quelle altrui. O forse sarà l’approssimarsi delle festività natalizie. Fatto sta che Unicredit, l’Istituto che più di tutti sta soffrendo l’attuale crisi finanziaria, proprio in questi giorni dà il via a due importanti iniziative a favore dei propri clienti.

Da un lato si è impegnata a rimborsare tutti i consumatori implicati nell’acquisto di titoli della Lehman Brothers; e dall’altro sospenderà per un anno il pagamento delle rate di mutuo a tutti gli utenti in difficoltà.

Per quanto riguarda la prima iniziativa, che riguarda 25.000 clienti, Unicredit ha varato un piano d’intervento a protezione degli investimenti in polizze index linked collegate a obbligazioni Lehman Brothers, convertendo le polizze in nuovi prodotti garantiti dalla compagnia che reintegreranno alla scadenza il capitale investito dal cliente, al netto delle cedole già percepite. Meglio di così!

Sul fronte mutui, invece, la banca sospenderà gratis per un anno i pagamenti alle famiglie con redditi fino a 25.000 euro all’anno che non riescono a pagare la rata a causa di uno dei seguenti eventi nel periodo che va dal 1/10/08 al 31/12/09: perdita del posto di lavoro per dipendenti a tempo indeterminato e per tutte le categorie di lavoratori atipici; cassa integrazione ordinaria e straordinaria; separazione o divorzio, per famiglie con figli a carico; decesso di uno degli intestatari.

Insomma, ogni tanto giungono buone notizie anche dagli istituti di credito: ci voleva la crisi (o il Natale) per far uscire il lato buono delle banche!

ORARI TRENI, TUTTO TACE!


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Sui nuovi orari ferroviari, che andranno in vigore a metà dicembre, c’è una strana coltre di silenzio. Nulla trapela dagli uffici regionali di Trenitalia, e nulla si sente nemmeno da parte dell’Assessorato Regionale ai Trasporti. Come mai?

L’anno scorso già ai primi di novembre la nostra associazione fu convocata alla Regione e fu aperto un tavolo di concertazione, che servì moltissimo per aggiustare il tiro di alcune corse, di alcuni orari sbagliati, insomma per qualificare meglio l’offerta. Non solo, ma ci fu anche la solenne promessa in quella sede, da parte della dirigenza di Trenitalia, che per l’orario dell’inverno 2009 l’obiettivo era avere una corsa ogni ora sui grandi assi Bari-Lecce, Bari-Foggia e Bari-Taranto. E inoltre ci fu anche l’impegno di aumentare gli standards di qualità per i viaggiatori (leggi pulizia dei treni), e soprattutto a sperimentare la procedura di conciliazione per dirimere le controversie fra utenti ed azienda.

Questo assordante silenzio ci fa capire che tali promesse saranno cadute nel dimenticatoio, e che anzi le frequenze, gli orari, le corse, la pulizia, insomma tutto il servizio peggiorerà, anziche migliorare.

Noi diciamo chiaramente a Trenitalia: NON FATELO!

E altrettanto chiaramente diciamo all’Assessore ai Trasporti, Mario Loizzo: NON LASCIATE CHE QUESTO ACCADA! La Regione ha tutti gli strumenti per imporre a Trenitalia il rispetto degli impegni: c’è il contratto di servizio che parla chiaro, e che soprattutto impone standards di qualità che, se non rispettati, fanno scattare grosse sanzioni contro l’azienda ferroviaria.

Il popolo dei viaggiatori e dei pendolari non è assolutamente disposto ad accettare altre riduzioni di servizio. Altrimenti saremo costretti anche noi a scioperare; solo che noi sciopereremo non acquistando il biglietto e l’abbonamento!

 

L’ACQUA E’ STATA PRIVATIZZATA!


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E’ una notizia passata inosservata, denunciata solo da Padre Alex Zanotelli, ma è ormai ufficiale: L’ACQUA E’ DIVENTATA UNA MERCE!

D’ora in poi a gestire la preziosa risorsa idrica non saranno più le Pubbliche Amministrazioni, le Regioni, ma gli imprenditori privati.

La norma è inserita nella famigerata Legge 133/08, quella per intenderci dei tagli alla scuola, all’art. 23 bis comma 1. Praticamente l’acqua è stata equiparata ad un servizio qualsiasi e, così come è stato fatto per l’energia e per la telefonia (ma sotto sotto anche per trasporti, sanità, poste e scuola), anche l’oro blu è stato privatizzato e liberalizzato.

La legge si preoccupa ovviamente di garantire l’universalità del servizio, ma questo non impedirà certo ai privati di fare quello che è già successo, per esempio, ad Aprilia (Latina), dove la tariffa idrica è stata triplicata e migliaia di utenti morosi rischiano la sospensione del servizio!

Occorre una protesta di tutti i consumatori italiani contro questo provvedimento, e per questo lanciamo un appello a tutte le associazioni dei consumatori, ambientaliste e culturali: FACCIAMO FRONTE COMUNE PER EVITARE LA DEFINITIVA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA! MANIFESTIAMO IN TUTT’ITALIA CONTRO QUESTA LEGGE!

BIOLOGICAMENTE MODIFICATO!


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E’ una cosa talmente scandalosa che grida vendetta da tutte le parti: il Parlamento Europeo, sulla spinta delle solite multinazionali degli OGM, ha votato una nuova normativa che permette l’uso degli organismi geneticamente modificati anche nelle colture biologiche!

Insomma hanno messo insieme il diavolo e l’acqua santa, capra e cavoli, tutto e il contrario di tutto!

Stanno decidendo pian piano di stravolgere la naturale alimentazione degli europei. Cedere adesso significa rovinare la salute dei nostri figli e nipoti!

Non è una decisione che può passare inosservata e sotto silenzio, occorre che i consumatori facciano sentire la loro voce:

FIRMATE LA PETIZIONE nell’apposito banner!