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Utenze (acqua, luce, gas, tel, TV) - Polidream - Page 4

TELEFONI E TV: INDENNIZZI PER OGNI DISSERVIZIO


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Polidream Assoutenti ricorda a tutti gli utenti della telefonia e delle televisioni private che c’è una delibera dell’Autority delle Comunicazioni, ormai vecchia di 4 anni, che ha sancito in maniera chiara ed univoca gli importi degli indennizzi a favore degli utenti danneggiati da qualsivoglia disservizio o disagio da parte dei gestori telefonici o televisivi.

La delibera 73/11/CONS ha finalmente messo la parola fine ai rimborsi zero per tutti i consumatori che lamentavano una serie di comportamenti illegittimi e negligenti delle aziende telefoniche e televisive: dalle ritardate attivazioni alle mancate portabilità, dai guasti non riparati alle sospensioni indebite, e via dicendo.

Adesso c’è totale chiarezza e, anche se non tutti gli importi decisi ci trovano d’accordo, va detto che l’Autority ha preso di petto il problema ed ha aumentato notevolmente la tutela a favore dei consumatori, specie se si pensa che vi erano delle aziende, come TeleTu, H3G, Tiscali, Mediaset Premium o Sky, che non concedevano mai un centesimo ai clienti vessati.

Polidream Assoutenti ha preparato una tabella sintetica ed esplicativa della casistica e degli indennizzi previsti.

ATTIVAZIONE OMESSA O RITARDATA: € 7,50 al g. (€ 15,00 affari)

SERVIZIO SOSPESO O CESSATO: € 7,50 al g. (€ 15,00 affari)

INTERRUZIONE O GUASTO SERVIZIO: € 5,00 al g. (€ 10,00 affari)

MALFUNZIONAMENTO SERVIZIO: € 2,50 al g. (€ 5,00 affari)

PORTABILITA’ OMESSA O RITARDATA: € 5,00 al g. per fissi (€ 10,00 affari); € 2,50 al g. per cellulari (€ 5,00 affari)

SERVIZI NON RICHIESTI: € 5,00 al g.

TARIFFE NON RICHIESTE: € 1,00 al g.

PERDITA NUMERAZIONE: € 100,00 per ogni anno di precedente utilizzo (€ 400,00 affari e max € 1.000,00)

INSERIMENTO IN ELENCO OMESSO OD ERRATO: € 200,00 all’anno (€ 800,00 affari) 

RISCONTRO AI RECLAMI MANCATO O RITARDATO: € 1,00 al g. (max € 300,00)

Questo significa, per fare qualche esempio, che chi ha avuto la solita attivazione di un contratto non richiesto e l’ha dovuto subire per 6 mesi, avrà diritto a circa 900 euro di rimborso; oppure, chi è stato cessato erroneamente per un mese, avrà un rimborso di 225 euro; o, infine, un’azienda omessa in elenco per due anni, avrà un indennizzo di 1.600 euro; e via dicendo.

Diventa essenziale far sapere a tutti i consumatori dell’esistenza di questi sacrosanti diritti, frutto delle nostre decennali battaglie, perchè è ovvio che le aziende telefoniche contano, come al solito, sulla disinformazione, tanto più che nessun telegiornale ha dato e darà questa importantissima notizia (la cosa non ci stupisce, visto che le stesse aziende foraggiano tutte le televisioni, con i loro spot pubblicitari!).

Pertanto tutti i consumatori vittime di qualsiasi disservizio relativo alle telecomunicazioni è invitato a rivolgersi presso le sedi della Polidream Assoutenti.

 

 

AQP: CAUZIONE NO, CAUZIONE SI’


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Il “festival della cauzione italiana”  si è chiuso con l’applicazione dell’ennesimo deposito cauzionale da parte dell’Acquedotto Pugliese nelle fatture che sono arrivate ai 4 milioni di consumatori pugliesi.

Purtroppo l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG), che ha accorpato da circa un anno anche i poteri dei servizi idrici, ha emanato due delibere nel 2013, n. 86 e n. 643,  che hanno previsto l’addebito di questo nuovo balzello.

Ma con una precisazione: tale addebito è FACOLTATIVO! Vale a dire che è a discrezione dei gestori idrici, che possono o non possono applicarlo. Nulla di obbligatorio, in definitiva!

E quindi, due domande nascono spontanee:

1) se è vero com’è vero che l’acquedotto pugliese ha chiuso il bilancio 2013 in attivo e ha le tariffe più care d’Italia, che bisogno c’era di applicare il deposito cauzionale, penalizzando maggiormente le tasche degli utenti pugliesi, già martoriate dall’attuale crisi economica?

2) e perchè non ha nemmeno concertato tale decisione con le associazioni dei consumatori, così come prescritto dalla stessa Carta dei Servizi, che prevedeva sin dal 2001 una sessione annuale di incontro con tutte le associazioni degli utenti, e dalla Legge Regionale n. 12/06 sui diritti dei consumatori?

Giusto per spiegare anche le modalità di applicazione di questo iniquo addebito, diciamo ai consumatori che la cauzione viene suddivisa in tre bollette e viene calcolata sulla base dei consumi dell’anno precedente, addebitando tre mensilità, scontando il 40% ai condomini ed escludendo però dall’applicazione i beneficiari del bonus idrico e coloro che pagano con addebito in banca o con carta di credito.

Ovviamente, in tale applicazione, non solo ingiusta ma anche alquanto farraginosa (sarebbe stato preferibile l’addebito di una somma forfettaria, così come succede per luce, gas e telefono), possono succedere una miriade di errori di calcolo.

E quindi, da un lato Polidream Assoutenti combatterà per far cancellare del tutto tale deposito, prevedendo la restituzione nelle fatture del 2015 e chiedendo ufficialmente un incontro urgente con AQP e Regione, ma intanto dall’altro invita tutti gli utenti a portare le attuali bollette presso le proprie sedi, al fine di controllare la giusta applicazione dell’addebito e reclamare comunque la fattura.

NUOVA TARIFFA PER CHI AMA SOLO IL TELEFONO


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Quasi nessuno lo sa, in tv non mandano spots pubblicitari, ma la Telecom ultimamente ha creato una nuova tariffa, fatta apposta per chi a casa vuole solo il telefono e non intende navigare in internet.

Si tratta di un’opzione tariffaria creata  soprattutto per anziani, che magari vivono da soli e, più in generale, per persone che amano conversare tantissimo al telefono: insomma quel popolo che resta lontano dal web, non ne vuole sapere di navigare, non gli interessano gli smartphone e i cellulari in generale, ma non rinuncerebbe mai all’amato apparecchio fisso.

E’ una fetta di popolazione dimenticata dai mass-media, sottovalutata, ma in realtà fatta di migliaia e migliaia di utenti.

La tariffa in questione si chiama TELECOM TUTTOVOCE: ha un canone mensile di ha un canone mensile di 29 euro, che comprende illimitatamente ogni tipo di telefonata a fissi e cellulari.

Niente male, per chi telefona spesso e volentieri, senza preoccuparsi di chiamare numeri fissi e mobili.

Cambiando tariffa, chi giungeva e superava i 100 euro, perchè telefonava a go-go, pagherà solamente 58 euro ogni due mesi: se questo vi sembra poco, specialmente per un’azienda notoriamente famosa per essere molto cara!

Ovviamente tutti i nostri sportelli sono a disposizione dei consumatori per consulenza e assistenza per tale operazione di cambio tariffario o di migrazione dall’operatore telefonico attuale.

BONUS ACQUEDOTTO: SCADE IL 30 GIUGNO


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E’ stato prorogato fino al 30 giugno il termine per presentare la domanda per l’ottenimento del bonus idrico da parte degli utenti pugliesi che ne hanno diritto. Ovvero le famiglie che godono già del bonus elettrico,  con un ISEE inferiore a 7.500 euro, oppure con un ISEE sotto i 20.000 euro ma con almeno 4 figli a carico, e i nuclei familiari con un disabile.

Il contributo riguarda le due annualità 2012-2013 ed è quantificato per il biennio in 83,41 euro per chi ha l’ISEE sotto i 7.500 euro, 263,36 euro per le famiglia numerose, e 125,11 euro per i disabili.

Ricordiamo a tutti i consumatori che l’istanza va presentata on line, direttamente dal sito dell’Acquedotto Pugliese, oppure telefonando al numero verde 800660860, con una procedura quindi molto semplificata e alla portata di tutti.

Ricordiamo anche che questa è stata una vittoria della Polidream Assoutenti, che da anni chiedeva all’Acquedotto Pugliese l’estensione del bonus energetico anche nelle bollette dell’acqua.

Solo che la vittoria per ora è stata a metà, dato che non sono state seguite le ns. indicazioni in merito: la platea che doveva accedere al bonus doveva essere più larga, prevedendo soglie di ISEE più elevate, almeno fino a 15.000 euro, e gli importi dovevano essere meglio scaglionati, inserendo più fasce di riferimento.

Ma resta il fatto che finalmente c’è stata la partenza di un provvedimento importante, specie in tempo di crisi economica: Polidream potrà così lavorare in futuro solo per migliorarlo.

“SPORTELLO CONDOMINIO”


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La Polidream Assoutenti apre oggi  lo “Sportello Condominio, un servizio per aiutare i cittadini  a districarsi nella giungla di diritti e doveri dei condomini.

L’idea dello sportello di consulenza condominiale nasce dalle numerosissime richieste di aiuto che la Polidream riceve ormai da diverso tempo. I quesiti più frequenti riguardano la ripartizione delle spese condominiali, le situazioni di morosità nel pagamento delle utenze, le impugnazioni delle delibere assembleari, il rapporto con l’amministratore di condominio: insomma tutte le controversie che si manifestano nella gestione di un condominio.

Le richieste di informazioni e di aiuto giungono maggiormente dai condòmini, ma diversi sono oggi anche gli amministratori di condominio che si rivolgono all’Associazione, perchè vogliono migliorare il loro rapporto con gli stessi condòmini.

Per questo, per venire incontro alle esigenze dei condòmini e amministratori di condominio, la Polidream Assoutenti ha creato una vera e propria rete di sportelli, dove gli operatori forniranno consulenza e assistenza per la soluzione pratica delle più comuni problematiche condominiali. Spesso quelli che sembrano banali “dispetti” possono assumere rilevanza penale, quindi bisogna saperli riconoscere, ma soprattutto evitare.

Lo sportello  interviene nella risoluzione delle dispute tramite un mediatore, che in quanto terza parte estranea e disinteressata esprime un proprio parere, fornisce gli estremi di legge, spiega, dialoga e aiuta a dialogare le parti contendenti. Molte delle “dispute” condominiali sono risolvibili proprio tramite il dialogo e la conoscenza senza ricorrere alla vie giudiziarie. La finalità è quella di aiutare i condòmini che hanno problemi con i loro amministratori.

Gli sportelli per il condominio sono capillarmente diffusi sul territorio tra Puglia e Basilicata, offrendo risposte immediate ai quesiti posti e ponendosi come strumento per contribuire a trasformare il condominio da ambiente conflittuale a luogo dove vivere una serena convivenza.

I cittadini  possono usufruire da oggi dei servizi dello “Sportello condominio” rivolgendosi direttamente agli sportelli elencati sul sito www.polidream.org .

L’esigenza dell’attivazione di uno “Sportello di condominio” per il cittadino consumatore nasce anche dal voler applicare la Legge N.4/2013, nella quale è previsto che le associazioni degli amministratori di condominio “promuovano forme di garanzia a tutela dell’utente, tra cui l’attivazione di uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i condòmini possano rivolgersi in caso di contenzioso con il proprio amministratore di condominio, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale svolta dallo stesso”.

Insomma questa iniziativa non fa che rafforzare la tutela del consumatore con un patto di alleanza tra l’associazione dei consumatori e quelle dei condomini; uniti per Conciliare le liti tra utenti e amministratori. Pertanto, la Polidream si rende disponibile per singoli incontri condominiali.

Intanto si informa che lo scorso ottobre 2013 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra L’Assoutenti e l’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) che vede decollare la Conciliazione nel condominio per le controversie tra i professionisti amministratori di condominio aderenti ad ANACI e gli utenti del servizio di amministrazione condominiale.

Ma allo sportello è possibile rivolgersi anche per poter ricevere consulenza gratuita sulle utenze di telefonia, di energia e di gas, che spesso nascondono voci non richieste, causa di aumenti nell’importo delle bollette. Con la liberalizzazione gli utenti si trovano spesso a vivere momenti di conflitto con aziende che propongono contratti poco trasparenti e per niente rispettosi del Codice del Consumo e dei relativi diritti dei consumatori-utenti.

Gli sportelli della Polidream risolvono i reclami attraverso la Conciliazione, una procedura extragiudiziale rapida e soprattutto efficiente.

TELEFONIA: BASTA COSTI DI DISATTIVAZIONE!


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Assoutenti promuove l’iniziativa “Basta costi di disattivazione!

La Polidream Assoutenti invita tutti a partecipare alla raccolta nazionale di firme per l’introduzione, nella prossima legge sulla concorrenza, del DIVIETO ASSOLUTO per tutti gli operatori telefonici di addebitare ai clienti qualunque somma a qualunque titolo in caso di chiusura del contratto.

La concorrenza in un mercato davvero libero si realizza solo se non ci sono barriere per i consumatori nel passaggio da un operatore all’altro: nel mercato dell’elettricità e del gas chiunque può cambiare fornitore senza dover pagare nulla. Nella telefonia siamo invece ancora schiavi dei cosiddetti “costi di disattivazione”, un odioso ed anacronistico balzello che le compagnie telefoniche regolarmente addebitano ai clienti che perdono.

Si tratta di un costo ingiustificato e non più tollerabile dalle famiglie e imprese italiane, che di fatto frena il passaggio da un operatore all’altro, perché questi presunti (e mai documentati) “costi” sono talmente elevati (in molti casi superano addirittura i cento euro) da rendere svantaggioso il cambio di operatore telefonico, anche se fa prezzi migliori.

È ora di dire basta a queste penali mascherate da costi, ingiusti e anticoncorrenziali!

È importante che aderiscano in tanti, per far sentire la loro voce contro i colossi della telefonia e aiutare l’associazione a far pressione su Parlamento, Governo e Autorità della Concorrenza e delle Telecomunicazioni per questa abolizione.

Per aderire alla raccolta firme basta compilare il modulo di adesione online che trovate sul sito assoutenti, oppure recandosi presso le sedi Polidream di Puglia e Basilicata, il cui elenco è sul sito polidream.

ACQUEDOTTO: L’AUTORITY NEGA I RIMBORSI!


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E’ a dir poco scandaloso quello che sta accadendo in queste ore sulla questione dei rimborsi sulle bollette dell’acqua, dopo il referendum di giugno 2011!

Non solo l’esito plebiscitario della consultazione popolare, ma anche la Sentenza del Consiglio di Stato n. 267 del 25 gennaio 2013, avevano sancito in maniera inequivocabile che gli utenti avevano diritto al rimborso degli indebiti aumenti delle tariffe di acqua dal secondo semestre 2011 in poi.

Nel caso dell’Acquedotto Pugliese, si trattava di un aumento secco di ben il 7% annuo, stabilito per le tariffe del 2012 e rimasto tuttora in essere, motivato proprio in base alla remunerazione del capitale investito, cosa ormai resa illegittima dall’esito referendario suddetto.

Ebbene, dopo mesi e mesi di attesa, nei quali fra l’altro si è insediata la neo Autority dei Servizi Idrici (in realtà è una funzione accorpata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), l’ormai quasi decaduta Autorità Idrica Pugliese ha fatto un po’ di conti e ha scoperto che di quel 7% non c’è assolutamente nulla da rimborsare ai consumatori, perchè non si è trattato di remunerazione del capitale investito!

E questa bella notizia l’AIP ce la dà venerdì 4 ottobre, dopo una convocazione giunta il giorno precedente e prima della ratifica della decisione, che avverrà lunedì 7 ottobre dal Consiglio Direttivo dell’AIP!

Della serie “piatto pronto e all’ultimo minuto“!

Ovviamente Polidream Assoutenti, e speriamo tutte le altre associazioni dei consumatori e tutto il movimento referendario dell’acqua, si mobiliterà per contrastare questo autentico colpo di mano.

Ma nel frattempo chiediamo pubblicamente alla Regione Puglia, azionista al 100% di Acquedotto Pugliese, di intervenire immediatamente in merito, stigmatizzando questa decisione quantomeno illegittima e decidendo comunque autonomamente di dare seguito alle richieste di rimborso degli utenti, magari aprendo un tavolo di concertazione sulla questione.

BOLLETTE LUCE E FOTOVOLTAICO SCONVENIENTE


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Si moltiplicano presso tutti gli sportelli Polidream Assoutenti i reclami per bollette elevate di energia elettrica, nonostante l’installazione di pannelli fotovoltaici col metodo del comodato d’uso.

Il consumatore, pensando un po’ all’ambiente e un po’ alle sue tasche, fa il sacrificio di farsi installare l’impianto fotovoltaico, rinunciando anche ad una buona porzione della sua abitazione o di un suo terreno, e alla fine vede la bolletta della luce aumentare, anzichè diminuire!

E’ quello che sta succedendo a centinaia di utenti, che si stanno recando presso le nostre sedi locali a contestare queste improprie fatture.

Ovviamente, in questi casi occorre analizzare per bene non solo le bollette in questione, esaminando per bene ogni voce del dettaglio degli addebiti e verificando se sia stato applicato lo sconto previsto, ma anche lo stesso contratto stipulato antecedentemente, vedendo se vi sono clausole vessatorie ed articoli non ottemperanti della normativa.

Nella gran parte dei casi, dopo il nostro intervento, magicamente le bollette si abbassano e lo sconto magari aumenta! Per questo consigliamo tutti i consumatori interessati di recarsi presso gli sportelli Polidream Assoutenti per avviare tutte le procedure di reclamo.

MANCATA LETTURA GAS: ENNESIMA VITTORIA POLIDREAM ASSOUTENTI!


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Stavolta l’indennizzo è stato bello cospicuo: dopo un primo acconto di 75 euro sulla prima fattura, è giunto un altro rimborso di ben 360 euro!

Ad erogarlo è stata la Gdf Suez Energie, dopo l’ennesimo reclamo della Polidream Assoutenti a favore di un utente il cui contatore del gas veniva ciclicamente ignorato dagli addetti alle letture dell’azienda del gas, nonostante tale contatore fosse accessibile.

E dopo un’attesa di qualche mese il rimborso non si è fatto attendere ed è giunto direttamente in fattura!

Ricordiamo a tutti i consumatori che la Delibera dell’Autority del Gas n.ARG/com 147/10, che ha integrato e modificato la precedente n. 229/01, ha chiarito in modo inequivocabile che le aziende del gas sono dovute ad erogare l’indennizzo di 30 euro per ogni mancata lettura di un misuratore accessibile del gas. Non solo, ma tale rimborso sale a 45 e a 60 euro se l’azienda tarda nella sua corresponsione.

Rammentiamo anche che per contatore accessibile si intende quello posto in strada, e non all’interno delle case, su balconi o terrazze, e che tale misuratore deve essere letto due volte l’anno per chi consuma oltre 500 mc. l’anno e una volta l’anno per chi consuma di meno.

Invitiamo tutti gli utenti ad essere ben attenti nella lettura delle fatture, laddove si evince la lettura o meno del misuratore, ma soprattutto ad utilizzare le sedi Polidream Assoutenti per ogni consulenza ed assistenza in merito.

 

 

SKY, WIND E TELECOM CONDANNATE DAI CORECOM


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Il 10 maggio 2013 il Corecom Friuli Venezia Giulia, con la DELIBERA n. 35/2013, ha vagliato il caso di un cliente Sky dal 2002, che nel 2010 decide di aderire ad una nuova offerta promozionale che prevedeva il pagamento di circa 900 euro per il primo anno. Invece a dicembre 2010 si vede recapitare una prima fattura di oltre 1.300 euro, e prontamente provvede ad elevare una contestazione. A Gennaio 2011 giunge un’altra fattura elevata, di circa 1.200 euro, e di nuovo l’utente torna a reclamare. Mentre il servizio clienti di Sky accettava tali reclami, già alcuni addetti del recupero credito cominciano a tempestare di telefonate il consumatore, dicendogli di pagare e, dulcis in fundo, il servizio viene addirittura sospeso. Giungeva anche un’ennesima fattura contenente la “penale decoder”, anch’essa prontamente contestata. Insomma, un autentico guazzabuglio kafkiano, al quale molti utenti sono ormai abituati! Ovviamente l’utente, non riuscendo a venire a capo della questione con reclami e conciliazione, alla fine si vede costretto a ricorrere al Corecom, chiedendo non solo lo storno di tutte le somme, ma anche un adeguato indennizzo per il danno subito. Il Corecom del Friuli afferma subito la sua incompetenza in tema di danni, e infatti non è esso l’organismo deputato a stabilire la legittimità e l’entità del danno subito, ma accoglie praticamente le altre istanze del consumatore, stornando tutti gli importi fatturati, tranne quelli del servizio realmente goduto, e stabilendo anche un rimborso di 50 euro per le spese procedurali.

 Sempre per quanto riguarda Sky, il Corecom Basilicata ha esaminato un caso di un utente che lamentava il mancato seguito ad una regolare disdetta, con l’emissione di un’indebita fattura, chiedendo altresì un adeguato indennizzo per il disservizio subito. E anche in tal caso il Corecom non ha mancato di accogliere le istanze del consumatore, che si è visto restituire quasi integralmente l’importo della fattura indebitamente pagata, pari ad euro 223,37, con la sola deduzione dei giorni di usufruizione del servizio e dei costi vivi sostenuti per il recesso anticipato, oltre ad un indennizzo calcolato in base ai parametri della Delibera AGCom 73/11/CONS e alle spese procedurali: in totale euro 409,29.

Sempre il 10 maggio 2013 il Corecom FVG, con la delibera n. 34/2013, ha risposto positivamente alle richieste di un utente business che lamentava l’omessa portabilità da parte di Wind a due numerazioni, il mancato riscontro ai reclami, nonché l’indebita fatturazione. Addirittura in tal caso non perveniva alcuna memoria difensiva da parte del gestore telefonico, e pertanto diventava gioco facile per il Corecom dare ragione all’istante, decidendo i relativi indennizzi in base alle disposizioni della Delibera 73/11/CONS in merito alla mancata portabilità, calcolandoli al doppio in quanto utenza affari e su due utenze, giungendo così ad euro 4.860,00 (10 euro al giorno per 243 gg. x 2 utenze), e in merito al mancato rispetto degli oneri informativi, calcolato in euro 364,50 (1,50 euro al g.), oltre a 200 euro per le spese procedurali: niente male come indennizzi!

Nella stessa data il Corecom FVG, con la Delibera n. 31/2013, ha esaminato un classico caso di interruzione del servizio, operato sempre da parte di Wind nei confronti di un consumatore, rimasto senza linea telefonica per ben 23 giorni. Anche in tal caso il Corecom non ha fatto altro che applicare il parametro di 10 euro la giorno, previsto dalla predetta Delibera AGCom 73/11/CONS, erogando all’utente un indennizzo di 230 euro, oltre alle spese procedurali, pari a 100 euro.

Infine il 4 giugno 2013 il Corecom FVG, con la delibera n. 36/2013,  ha esaminato il caso di un utente che lamentava la ritardata fatturazione di un traffico elevato ed anomalo da parte di Telecom Italia. Nella fattispecie il consumatore si era visto addebitare a luglio 2011 una fattura di euro 2.780,00, recante traffico risalente ai mesi di maggio, giugno, luglio e agosto 2010: sia il reclamo che la relativa procedura di conciliazione si chiudevano, purtroppo, negativamente, poiché il gestore telefonico non ammetteva ragioni e riteneva di essere nella legittimità, poiché il traffico era stato effettuato, seppure un anno prima. Il Corecom, nella sua decisione, ricorda a Telecom Italia che la Delibera AGCom n. 417/08/CONS regola la materia della fatturazione ritardata del traffico, ponendo paletti ben precisi, ovvero: occorre inviare una fattura separata o una fattura unica, nella quale tale traffico sia però separato; occorre dare motivazione del ritardo; bisogna dettagliare i consumi e, dulcis in fundo, offrire all’utente la possibilità di rateizzare. Tutti requisiti assolutamente mancanti nel caso in questione, ragion per cui il Corecom ha dato ragione all’utente, intimando al gestore lo storno integrale della fattura e il rimborso di 100 euro per le spese procedurali.