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POLIDREAM SOSTIENE L’ECONOMIA CIRCOLARE

L’economia circolare nasce in contrapposizione all’economia lineare, che sta portando alla distruzione del pianeta.

Per praticarla concretamente occorre adottare nuovi processi di produzione e di distribuzione, oltre a un nuovo modo di acquistare e consumare, e magari riusare.

L’economia circolare può generare un beneficio economico da 1.800 miliardi di euro entro il 2030.

I 5 principi di base dell’Economia Circolare sono:

ECO PROGETTAZIONE: progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione.

MODULARITÀ E VERSATILITÀ: dare priorità alla modularità, versatilità e adattabilità del prodotto affinché il suo uso si possa adattare al cambiamento delle condizioni esterne.

ENERGIE RINNOVABILI: affidarsi ad energie prodotte da fonti rinnovabili favorendo il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle fonti fossili.

APPROCCIO ECOSISTEMICO: pensare in maniera olistica, avendo attenzione all’intero sistema e considerando le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti.

RECUPERO DEI MATERIALI: favorire la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.

 La stessa Unione Europea è partita da questi criteri per imprimere una svolta “green” alle politiche economiche del vecchio continente, dandosi nuovi indicatori:

Impronta ecologica

Si tratta di un indicatore che misura la porzione di terra e di mare necessaria a rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana. Serve a stimare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della terra di rigenerarle. Usare al meglio le risorse e produrre meno rifiuti può dar vita a nuove forme di business e innovazione.

Riparabilità

Insieme al riuso, la riparabilità sostituisce l’ingranaggio fondativo del “prendere, produrre, buttare” alla base dell’economia lineare. La Commissione Europea promuove i prodotti più riparabili. Per questo si incentiva una progettazione ecocompatibile e la diffusione di informazioni chiare sulla riparazione di un oggetto. Inoltre si sta cercando di fare test indipendenti sulla cosiddetta obsolescenza programmata.

Sharing

Questa parola inglese indica la possibilità di condividere un bene o un servizio. Basti pensare che un’auto resta ferma per il 92% della sua vita, per capire come l’esclusività d’uso sia ormai fuori dal tempo. Con il car sharing la produttività delle risorse utilizzate per costruire l’auto aumenta considerevolmente.

 Rifiuti

Se non è possibile il riciclo o evitare di produrne, è necessario recuperare il contenuto energetico preferibile all’abbandono in discarica. La termovalorizzazione viene ammessa dall’UE, dato che contribuisce a creare sinergie con le politiche unionali in materia di energia e clima, seguendo però i principi della gerarchia dei rifiuti stabilita dall’UE.

Sprechi alimentari

Ogni anno 100 tonnellate di cibo all’anno vengono sprecate in Europa. Oltre all’impatto economico e ambientale, bisogna tenere in considerazione quello sociale. Per questo pensare in termini di economia circolare significa anche ridurre le perdite alimentari lungo le catene di approvvigionamento e produzione, migliorare la conservazione dei cibi sugli scaffali grazie a un packaging intelligente e monitorare gli sprechi.

L’ECONOMIA CIRCOLARE IN PUGLIA

Mentre in Europa è centrale il dibattito sull’economia circolare, in Puglia l’economia lineare la fa ancora da padrona e lo dimostra sia la media percentuale di raccolta differenziata, ferma al 36,2%, che l’elevata quantità di rifiuti urbani conferiti in discarica, pari al 52%.

Per fortuna, non mancano gli esempi positivi, fra cui i 6 campioni dell’economia circolare saliti sul podio del Treno Verde  di Legambiente, premiati con una medaglia realizzata con The Breath, un innovativo tessuto in grado di assorbire e disgregare le molecole inquinanti.

Sono ben 13.147 le imprese artigiane in Puglia che operano nei settori della riparazione, manutenzione, riciclo e recupero dei materiali. Rappresentano il 18,6 del totale delle aziende artigiane. È quanto rileva il Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha condotto un’indagine sull’economia cosiddetta «circolare».

In particolare, la logica dell’economia circolare prevede che i prodotti siano progettati, realizzati e gestiti in modo da trasformare i rifiuti in risorse, grazie ad una serie di accorgimenti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Tra gli interventi figurano la sostituzione delle materie pericolose o difficili da riciclare nei processi di produzione; la progettazione eco-compatibile di prodotti facili da mantenere in buono stato, da riparare, ammodernare o rifabbricare; lo sviluppo di servizi di manutenzione e riparazione rivolti ai consumatori; la riduzione della quantità di materie prime necessarie; la diminuzione del consumo di energia nelle fasi di produzione; gli incentivi per l’adozione di sistemi di raccolta differenziata che possano contenere, al minimo, i costi di riciclaggio e riutilizzo; la simbiosi industriale che favorisce il raggruppamento di attività per evitare che i sottoprodotti diventino rifiuti.

Dallo studio risulta che la provincia di Bari con le sue 5.600 aziende è quella che esprime il tasso più elevato di economia circolare tra le province pugliesi. Al terzo posto, dietro Lecce (3.352), si piazza la provincia di Foggia (1.714). Chiudono Taranto (1.248) e Brindisi (1.233).

In Italia, nel settore manifatturiero e nei servizi un’azienda artigiana con dipendenti su quattro effettua investimenti in prodotti e tecnologie green a maggior risparmio energetico o minor impatto ambientale. In Puglia, nel manifatturiero si contano 2.104 imprese green, pari al 31,4 per cento del totale delle aziende manifatturiere, mentre nei servizi ce ne sono 2.422, ovvero il 22,8 per cento del totale di quelle che erogano servizi. Su base provinciale, si conferma Bari con 1.479 imprese green, seguita da Lecce (1.044), Foggia (499), Taranto (467) e Brindisi (419).

Sul sito e presso tutti gli sportelli Polidream Assoutenti è disponibile il materiale informativo sulla

ECONOMIA CIRCOLARE

Campagna informativa “Puglia InFormAlimentazione2” – Intervento n. 1 Informo Assisto Tutelo – Programma Generale di Intervento  della Regione Puglia realizzato con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico – Ripartizione 2018”

 

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