SALUMI E CONSERVANTI

I salumi sono tra gli alimenti più consumati dagli italiani, ma il dubbio che ci assale spesso è: quanti conservanti ci sono?

Gli additivi usati negli insaccati sono soprattutto i nitriti, i nitrati e i polifosfati.

Se, in taluni casi, si può fare a meno di consumare salumi con polifosfati, per quanto riguarda invece nitriti e nitrati non è possibile farne a meno. E proprio questi conservanti sono sospetti di essere cancerogeni, soprattutto per l’intestino.

La legge è alquanto permissiva: il limite previsto per i nitrati è di 250 mg/kg, per i nitriti 100 mg/kg.

Ma il vero problema è che queste indicazioni non vengono riportate in etichetta; tenuto conto, tra l’altro, che l’etichetta il consumatore non la vede nemmeno, poichè stampata sulla confezione gigante da affettare.

In definitiva, dovremmo fidarci di quanto dichiarato dai produttori e vidimato dai competenti controlli sanitari (quando ci sono).

Diventa necessario, invece, cambiare la legislazione, innanzitutto diminuendo i suddetti limiti, troppo larghi, e poi rendendo l’etichetta dei salumi più trasparente e più a portata d’occhio.

Nel frattempo il consiglio che diamo è:

SIATE MODERATI NEL CONSUMO DEI SALUMI E DEGLI INSACCATI: NON ANDATE OLTRE LE 2-3 PORZIONI A SETTIMANA!

Informazione svolta nell’ambito del progetto "Il consumATTORE in Puglia"

 

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