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POSTE – CONSUMATORI, CONVENTION REGIONALE 2009

Si è svolta a Bari la Convention Regionale fra Poste Italiane e associazioni dei consumatori. Vi ha partecipato anche la nostra associazione, presentando un proprio documento, che riportiamo integralmente:

"Con la presente la Polidream Assoutenti Puglia intende innanzitutto ringraziare Poste Italiane per l’ennesima occasione di concertazione offerta dall’incontro di cui all’oggetto, auspicando che tale modalità diventi permanente, risultando così una trasposizione su base regionale dei tavoli nazionali di concertazione: tale esigenza è fortissima e nasce dalla stessa peculiarità delle problematiche, che possono variare da territorio a territorio.

                                          Ovviamente, le problematiche sul tappeto sono ancora tante, e noi Ve le sottoponiamo in maniera sintetica e schematica, al fine comunque di essere da stimolo propositivo per la loro risoluzione:

 

RITARDATI/MANCATI RECAPITI: riteniamo che i momenti di “crisi” possano essere meglio superati proprio con la concertazione preventiva. Se Poste Italiane coinvolgesse le associazioni dei consumatori anche nel processo di riorganizzazione interno dell’azienda, forse il disservizio si attenuerebbe, evitando anche i “toni forti” su articoli di stampa e le minacce di “class action” da parte di taluni cittadini o associazioni che sono rimaste ancora, secondo noi infantilmente, all’era dell’antagonismo e della contrapposizione. Per quanto riguarda la consegna della posta, noi stiamo proponendo da anni che si faccia anche di sera, in modo che i portalettere reperiscano i destinatari e non si assista più alle “processioni dei cartolinari” presso gli uffici postali.

PACCHI: molti reclami, e relative procedure di conciliazione, vertono sul ritardato recapito dei pacchi o sul loro deterioramento; urge intervenire sulla “filiera”, tenuto conto che i costi di spedizione non sono proprio bassissimi e che tale modalità di commercializzazione si espanderà ancora di più nei prossimi anni, con l’inevitabile sviluppo dell’e-commerce.

INFORMAZIONE-EDUCAZIONE DEL CONSUMATORE: va attuata, secondo noi, con una maggiore sinergia fra Poste ed associazioni, utilizzando gli stessi sportelli delle associazioni dei consumatori, ormai numerosi e spalmati su tutto il territorio, per campagne di educazione e di informazione sui servizi postali, sulle varie problematiche ad essi legate e sulle modalità conciliative di risoluzione delle controversie, ma anche per il monitoraggio della “customer satisfaction”.

SERVIZI BANCOPOSTA: gli sforzi dell’azienda, tesi al miglioramento e all’allargamento di tali servizi, sono assolutamente lodevoli, tenuto conto delle spese e dei tassi più bassi praticati da Poste Italiane, sia sui conti correnti che su prestiti e mutui. Certo, si è ancora lontani dall’assomigliare alle banche, soprattutto in termini di elasticità e di celerità, ma certo non saremo noi ad auspicare una parificazione di Poste al sistema bancario italiano, ancora poco rispettoso dei diritti dei consumatori (basti pensare solamente alla conciliazione, che per Poste esiste e per le banche ancora no!). Riteniamo che vadano migliorate le modalità di vendita e gli stessi prospetti informativi del comparto degli investimenti, sui quali abbiamo raccolto varie lamentele.

TOPONOMASTICA: resta un grande e irrisolto problema, per il quale già l’anno scorso avevamo proposto un quadro normativo, anche locale, che dia più certezze e più garanzie sia al cittadino che alle Poste. E questo lo si può fare con la deliberazione di una Carta Comunale dei Consumatori, trasposizione su base locale del Codice del Consumo e della normativa regionale sui diritti dei consumatori, che elimini alla radice queste problematiche e che preveda espressamente dei ristori all’utenza da parte dell’Ente inadempiente. Peraltro, questo che è stato un ns. vecchio pallino e cavallo di battaglia, ormai è diventato legge, con l’art. 2 comma 461 della Finanziaria 2008, l’ennesima buona norma che rischia di cadere nel dimenticatoio! Diventa pertanto necessario, da parte di tutte le aziende che erogano servizi di pubblica utilità su ogni territorio comunale, fra cui Poste Italiane, supportare questa ns. richiesta nei confronti degli Enti Locali.

FORMAZIONE PROFESSIONALE: riteniamo che nei corsi di formazione per i Vs. operatori vadano coinvolte maggiormente le associazioni dei consumatori, che possono dare il loro apporto professionale anche nei percorsi formativi, improntandoli ad una maggiore attenzione alle questioni consumeristiche e alle norme ad esse connesse.

PROCEDURA DI CONCILIAZIONE: funziona benissimo, anche se vi sono ancora delle lacune, soprattutto nell’impreparazione in merito da parte di alcuni uffici territoriali, nella scarsa informazione degli utenti (ma in questo siamo colpevoli anche noi!), nei tempi ancora un po’ lunghi per la definizione della controversia e nell’ambito d’applicazione, che secondo noi dovrebbe essere allargato ad ogni tipo di problematica. Ma siamo sicuri che, gradualmente, anche queste lacune possano essere colmate, tenuto conto dell’estrema disponibilità di tutti i dirigenti di Poste Italiane.

VARIE ED EVENTUALI: qualche piccolo infortunio, tipo la chiusura di alcuni uffici postali (vedi l’esempio di Panni, in provincia di Foggia), va assolutamente evitato, poiché indurrebbe nel consumatore l’idea che anche Poste Italiane si sia piegata solo ed unicamente al business, tralasciando del tutto il suo scopo sociale. Gli uffici devono rimanere aperti anche e soprattutto nelle piccole realtà!"
 

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