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I COSTI DELLA POLITICA: COMINCIAMO DALL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE

In questi giorni finalmente si è aperto il dibattito sugli enormi, scandalosi costi della politica.

Cominciamo, allora, da un taglio serio di un ente che ormai non serve più a nulla: la Provincia.

E pensare che nella nostra Regione ne sta nascendo un’altra! Incredibile!

Già si sta litigando sull’allocazione delle sedi amministrative della sesta provincia. C’è chi vuole la Camera di Commercio, chi la Prefettura, chi la sede del Consiglio, chi la Questura, e via dicendo. In Basilicata, addirittura, si vogliono altre 2 province.

Ma ci rendiamo conto di quanto tutto questo costerà alle tasche dei cittadini? E per avere quali benefici? Ormai le competenze provinciali si sono ridotte, oltre a quelle tipiche di un burocratico carrozzone, a strade e scuole.

Senza riuscire nemmeno a rispondere alla domanda di una decente viabilità e di decorosi edifici scolastici: basta contare i morti e gli incidenti sulle strade provinciali o le scuole cadenti e insicure per capire che nemmeno questo riescono a fare le province!

E allora perché istituirne di nuove? Anzi, perché non abolirle tutte? Bastano Regioni e Comuni per tutte le incombenze locali! E il risparmio per le casse statali, ovvero per i contribuenti, sarebbe di milioni di euro!

Attendiamo il contributo di tutti a questa battaglia: partiti, sindacati, movimenti, associazioni.

SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE!

 

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