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Aziende e Professioni - Polidream - Page 3

TELEMARKETING, IL REGISTRO OPPOSIZIONI NON FUNZIONA


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Ormai è chiaro a tutti che il Registro delle Opposizioni, al quale gli utenti si iscrivono per non ricevere più telefonate commerciali indesiderate, non ha funzionato e non funziona per niente. Centinaia e centinaia sono i reclami che giungono alle sedi della Polidream Assoutenti, da parte di consumatori che si sono registrati per non essere più molestati dai soliti telefonatori imbonitori, e invece hanno continuato ad esserlo magari più di prima!

Non ha funzionato sicuramente l’aver delegato tale servizio ad una Fondazione, e non all’Autorità Garante delle Comunicazioni; non ha funzionato la mancata concertazione con le associazioni dei consumatori; non ha funzionato il meccanismo di comunicazione fra Registro e venditori molesti: insomma, non ha funzionato veramente un bel nulla!

Ma soprattutto, continua a non funzionare il sistema dei contratti telefonici che, secondo Polidream, dovrebbe essere abolito immediatamente, eliminando così alla radice il problema delle telefonate indesiderate. Il contratto effettuato per via telefonica è un contratto poco chiaro e trasparente, frettoloso, nel quale l’utente riesce a capire poco o nulla; e quindi occorre tornare ai contratti di una volta, quelli fatti nella sede dell’azienda o, tutt’al più, a domicilio, in modo che ci sia un contatto diretto fra consumatore e imprenditore che propone.

A questo punto Polidream Assoutenti chiederà l’abolizione sia del Registro delle Opposizioni che dei contratti telefonici ma, nel frattempo, chiunque venga ancora disturbato dai telefonatori indesiderati può recarsi presso le nostre sedi per avviare le procedure di reclamo direttamente contro l’azienda “molesta”: solo così ci si può liberare di questi veri e propri scocciatori!

RETE CARBURANTI IN PUGLIA: SI PUO’ FARE DI PIU’!


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Polidream Assoutenti ha partecipato, insieme alla CRCU Puglia, al tavolo di concertazione aperto dalla Regione Puglia per modificare la legge sulla rete dei carburanti.

Abbiamo giudicato mediamente buono l’impianto generale delle modifiche proposte alla normativa, aggiungendovi però 4 elementi che Polidream Assoutenti ritiene essenziali:

1) la legge parla di carburanti “ecocompatibili”, ma limitandoli al Gpl e al metano; noi riteniamo che l’elenco debba comprendere anche l’elettrico e l’idrogeno, le due fonti energetiche meno inquinanti esistenti sul mercato;

2) occorre effettuare grandi campagne di sensibilizzazione atte innanzitutto a far lasciare gli automezzi privati, ad utilizzare i mezzi pubblici e a far acquistare nuove automobili ecocompatibili, grazie anche alla previsione di incentivi regionali in tal senso;

3) l’attuale Commissione Regionale Carburanti conta un solo rappresentante dei consumatori, e ci sembra veramente poco: abbiamo proposto che siano almeno 3;

4) bisogna dare piena attuazione al piano di liberalizzazione della rete, in modo da aumentare la concorrenza e far abbassare i prezzi (vedi esempio della Ipercoop a Bari).

Sicuramente la Regione accoglierà queste indicazioni e sarà una vittoria degli utenti pugliesi e dell’ambiente.

“IO NON VOGLIO IL FALSO”: INCONTRO A MATERA


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La contraffazione è un danno per tutti, per l’economia del Paese, un furto per le imprese italiane e per l’immagine del Made in Italy, un rischio diretto per la salute dei cittadini e la sicurezza dei consumatori: un motivo in più per dire “Io non voglio il falso”.

Il falso è un rischio per la sicurezza del consumatore che alimenta criminalità organizzata e lavoro nero. Acquistare prodotti falsi limita lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese, compromette l’originalità dei prodotti italiani e impegna risorse dei cittadini nell’attività di contrasto al fenomeno.

La contraffazione produce un elevato danno sociale e occupazionale perché sfrutta i soggetti deboli e bisognosi che vengono impiegati senza rispettare le norme assistenziali e previdenziali nella produzione e nella distribuzione dei prodotti non autentici. L’industria del falso sfrutta la manodopera clandestina, utilizza materie prime di dubbia provenienza; un mercato parallelo che sottrae posti di lavoro all’economia regolare e alimenta il circuito della criminalità organizzata.

La sola Guardia di Finanza ha sequestrato nel 2009 più di 100 milioni di prodotti contraffatti o non sicuri: i settori più colpiti sono quelli della moda, dei beni di consumo, dei giocattoli e dell’elettronica.

La contraffazione di alcuni prodotti, come quelli farmaceutici, gli alimentari, i giocattoli o le parti di veicoli, rappresenta un pericolo immediato per i consumatori, minacciandone la salute e la sicurezza.

Per questo oggi nasce il progetto “Lotta alla contraffazione”, che vede la collaborazione dell’Assoutenti con il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito della campagna informativa “Io non voglio il falso”, insieme ad altre 7 associazioni dei consumatori.

Obiettivo generale della campagna di sensibilizzazione è la promozione della cultura della legalità tra i cittadini consumatori, al fine di favorire il contrasto al fenomeno della contraffazione in tre specifici settori, quali l’alimentare, il tessile, i giocattoli.

Il progetto, che interessa diverse regioni d’Italia, si sviluppa anche in Basilicata attraverso incontri presso centri di aggregazione di giovani, casalinghe e anziani, soggetti sempre più deboli e indifesi, facili prede del mercato libero.

Il primo incontro avverrà a Matera il 10 Marzo 2012 alle ore 17,00 presso la sede Polidream Assoutenti in via Ettore Maiorana,  32/34.

L’incontro si svilupperà con la visione di un filmato e la distribuzione del materiale informativo, che aiuteranno i presenti ad interagire con commenti ed esempi concreti attiennti alla propria vita quotidiana.

Comunque tutti i consumatori interessati a ricevere informazioni sulla lotta alla contraffazione possono sempre rivolgersi presso gli sportelli dell’Assoutenti visionabili sul sito www.assoutenti.it; il consumatore che invece vuole segnalare casi di contraffazione può farlo al numero telefonico 06.47055800 o alla e-mail: anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it

IO NON VOGLIO IL FALSO!


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“Io non voglio il falso”: è questo l’invito che il Ministero dello Sviluppo Economico e le Associazioni dei Consumatori lanciano agli italiani.

È partita infatti la campagna informativa per la lotta alla contraffazione promossa dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione – Direzione generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con l’Assoutenti e altre 7 Associazioni dei consumatori.

La campagna ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori sull’illegalità della contraffazione e quindi dell’acquisto di prodotti contraffatti e della eventuale pericolosità derivante dall’acquisto di tali beni.

La contraffazione è un fenomeno in espansione, che a partire dall’abbigliamento si è esteso contaminando anche settori sensibili quali gli alimenti, i prodotti per l’igiene della persona, i cosmetici, i giocattoli, ecc..

Un fenomeno preoccupante perché mette a repentaglio la sicurezza e la salute delle persone.

Acquistare e regalare prodotti originali e certificati è, invece, garanzia di sicurezza e salute per se stessi e per gli altri.

Presso le sedi e sul sito www.assoutenti.it  è disponibile GRATUITAMENTE materiale informativo sotto forma di Vademecum e Volantini su come contrastare il fenomeno della contraffazione, e sui rischi che un prodotto contraffatto comporta alla salute e alla sicurezza.

“Io non voglio il falso” non è solo una Campagna di sensibilizzazione per la tutela del consumatore, ma anche una Campagna per la salvaguardia delle imprese italiane e dei posti di lavoro. Sostenere il commercio legale è un modo in più per combattere l’illegalità.

Per segnalare casi di contraffazione o chiedere informazioni contattare le Associazioni aderenti alla Campagna oppure telefonare allo 06.47055800 o inviare una mail all’indirizzo:

anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it

SUCCESSIONI EREDITARIE: PIU’ TUTELA E INFORMAZIONE


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 Il Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, hanno presentato la settima “Guida per il Cittadino”, dedicata al complesso tema delle successioni, confermando la stabile e consolidata collaborazione a vantaggio della collettività.

“Successioni tutelate. Le regole per un sicuro trasferimento dei beni, affronta un tema “difficile” con un linguaggio semplice, trasparente ed efficace. Il vademecum sarà uno strumento di grande utilità per chiunque intenda disporre consapevolmente dei propri beni secondo le regole previste dalla legge, prevenendo l’insorgere di problemi e contenziosi futuri che comporterebbero un aggravio di costi per le parti e per la collettività.

La successione comporta anche importanti oneri fiscali: per facilitare ulteriormente il cittadino la seconda parte della Guida è stata dedicata alla disciplina fiscale con una appendice dettagliata che riepiloga le imposte di successione.

La Guida, come le altre sei già realizzate (due sui Mutui immobiliari, Prezzo Valore, Contratto Preliminare, Acquisto in costruzione e Acquisto Certificato), è scaricabile gratuitamente dal sito del Consiglio Nazionale del Notariato (www.notariato.it) e dai siti delle Associazioni dei Consumatori che hanno aderito all’iniziativa.

SICUREZZA ELETTRICA: ATTENTI AI CONTROLLI!


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La notizia riguarda le attività commerciali e le imprese con dipendenti, che dal 2001 hanno l’obbligo di sottoporre a controlli ogni 5 anni il proprio impianto di messa a terra elettrico.

 

E’ la solita legge partita con un buon fine, ma utilizzata da qualcuno solo per fare business, un po’ come l’HACCP.

 

La normativa impone questi controlli, dando la possibilità alle aziende di rivolgersi all’ASL, all’ARPA o ad Organismi appositamente abilitati. Il problema è che da qualche tempo fra le attività sottoposte a tali controlli girano dei presunti funzionari, i quali si presentano con fare abbastanza intimidatorio e come se fossero addetti ministeriali: alla fine fanno sottoscrivere un contratto, che apparentemente sembra obbligatorio, con importi da pagare che si aggirano intorno ai 700-1.000 euro.

 

In realtà i presunti funzionari sono solo dei rappresentanti degli Organismi abilitati, che omettono di specificare che è facoltà dell’azienda di rivolgersi alle Autorità sanitarie, con costi decisamente più bassi. E una volta sottoscritto il contratto, ovviamente diventa difficile liberarsene.

 

In questi casi la prima regola è prendere tempo, farsi lasciare magari una copia del contratto in modo da farlo consultare alla nostra associazione o al proprio commercialista, e così informarsi compiutamente sulla faccenda.

 

Comunque, chiunque abbia già sottoscritto un contratto del genere può rivolgersi presso le nostre sedi: abbiamo già trattato qualche caso e il nostro intervento conciliativo ha fatto quanto meno dimezzare gli importi!

RIFORMA DEL CONDOMINIO: REALTA’ O UTOPIA?


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Su molti giornali stanno uscendo strane ed imprecise notizie sulla riforma dei condomini, che stravolgono un po’ la verità e magari provocano nuovi timori immotivati ai già spaventati utenti condominiali. Come Associazione Consumatori “Polidream Assoutenti” riteniamo opportuno fare alcune precisazioni sulla delicata materia, affidate al rag. Giuseppe Modugno, nostro consulente condominiale.

A tal proposito è necessario precisare che:

– il testo di riforma del condominio(art.1117-bis,ter e quater c.c. più disposizioni di attuazione art.61/72) per il momento è stato solo approvato dal Senato e deve seguire un iter ancora laborioso e probabilmente lungo per come procede oggi la legislatura che è assillata da ben altre priorità.; 

– l’opportunità di una modifica della normativa sul condominio era richiesta da moltissimi operatori del settore e delle varie associazioni degli amministratori;

il testo suscita ancora qualche perplessità, una disciplina da completare nelle zone d’ombra, almeno per recepire gli orientamenti giurisprudenziali formatisi;                                    

la materia attualmente è disciplinata da norme nate prima della Costituzione e andrebbe integrata per il rispetto della funzione sociale della proprietà.                                      

le varie Associazioni di categoria sono un po’ deluse, per la Confedilizia “è una riforma di basso profilo” anche per la mancata attribuzione al Condominio della capacità giuridica; anche il Coram (coordinamento registri amministratori) rileva un testo che non avendo recepito la proposta di attribuzione al condominio della capacità giuridica, avrà l’effetto di far ricadere sugli amministratori tutta una serie di nuovi oneri e di incombenze cartacee, per cui si attendono maggiori difficoltà per le quotidiane necessità del condominio; per l’Anaci “amministratori ancora subalterni nell’ambito immobiliare, in particolare sui richiesti compiti di promozione formativa e la garanzia per la vigilanza degli iscritti; l’Alac esprime “il dissenso rispetto a norme che partono della sfiducia nella figura dell’Amministratore e che sotto la paventata necessità di una riforma del diritto di proprietà celano una sorta di disciplina professionale, non ispirata ad un equo contemperamento dei doveri e delle responsabilità e che non incentivano e valorizzano la professionalità dell’Amministratore di Condominio. Da rilevare pertanto che a tutt’oggi non vi è un riconoscimento della categoria di Amministratore, più volte sollecitata; al contrario aumentano le incombenze e le responsabilità!!

In conclusione, non è assolutamente certo che con l’entrata in vigore della Riforma dovrebbero diminuire le liti condominiali, anzi i processi potrebbero aumentare, dato che anche il decreto sulla mediazione scatterà solo tra un anno per la materia condominiale.

ORARI NEGOZI, LE NOSTRE PROPOSTE


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Ci giungono da tutti i Comuni richieste di pareri in merito alle aperture e agli orari degli esercizi commerciali, anche perchè la legge impone la consultazione preventiva delle associazioni dei consumatori.

Noi pensiamo che le idee di fondo che devono animare le relative proposte debbano essere due:

– dare un servizio continuo ai consumatori;

– lasciare abbastanza liberi gli esercenti, non pesando troppo sulla loro disponibilità.

Insomma, un esercizio di equilibrio che tenga conto di esigenze apparentemente inconciliabili, ma che invece possono incontrarsi perfettamente.

Noi proponiamo l’abolizione totale della chiusura domenicale e di quella infrasettimanale, sostituendole con la turnazione rionale, cioè con l’apertura dei negozi di un solo quartiere della città, in modo da garantire ogni giorno il servizio ai consumatori e contemporaneamente una determinata affluenza a quegli esercenti che avranno fatto il sacrificio dell’apertura domenicale, festiva o infrasettimanale.

Ovviamente, avendo cura di non far coincidere nella settimana i negozi dello stesso rione sia per la domenica che per l’infrasettimanale.

Solo così i consumatori troveranno sempre qualche negozio aperto anche nel loro paese, senza andare nei centri commerciali, e nello stesso tempo i commercianti, non saranno costretti a "vivere" nel loro esercizio commerciale dalla mattina alla sera, anche nei giorni di festa: dovranno fare un piccolo sacrificio una volta al mese, ma in cambio raccoglieranno un congruo incasso, grazie alla contemporanea chiusura dei concorrenti, costituendo così anche una valida alternativa agli ipermercati. 

E’ una proposta che taglia la testa al toro di una questione sulla quale da decenni si discute senza trovare soluzioni. Noi pensiamo di averla trovata, e la stiamo proponendo a tutti i Comuni.

Speriamo nel buon senso delle parti interessate, istituzioni e categorie.

 

 

TURISTI TRUFFATI: LA TUTELA VA A FONDO!


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L’aveva sancito il Codice del Consumo del 2005 all’art. 100: un Fondo di Garanzia avrebbe tutelato da allora i turisti e viaggiatori truffati da tour operators poco seri o falliti.

Una bella vittoria per i consumatori, ottenuta dopo anni di battaglie e di fallimenti di rinomate catene turistiche, che acchiappavano i quattrini degli utenti per poi non restituire loro nemmeno un centesimo!

Ma finora è stata una vittoria di Pirro, perchè questo benedetto Fondo dal 2005 ad oggi non ha mai risarcito nessuno.

Le ultime istanze riguardano i crac dei Viaggi del Ventaglio, di Todomondo e della Compagnia aerea MyAir, che riguardano centinaia di migliaia di turisti: a queste richieste il Ministero del Turismo risponde in burocratese, cercando il pelo e nell’uovo, ritenendo che non si tratti di pacchetti turistici, così come previsti dall’art. 84 del Codice del Consumo, richiedendo per più volte gli stessi documenti. Insomma, è palese l’intento di non pagare e di non tutelare così gli interessi dei viaggiatori, così come la legge prevede.

E’ chiaro che gli stessi consumatori, seguiti ovviamente da noi, hanno presentato anche l’istanza di ammissione al passivo del fallimento dei tour operators, ma si sa anche che dalle procedure fallimentari l’utente riesce a beccare ben poco, il 20-30% quando va bene. A questo punto è giusto che intervenga il Fondo di Garanzia, rimborsando la parte residua. Cosa che, puntualmente, viene disattesa sistematicamente. o per questioni di lana caprina o per mancanza di risorse.

Polidream Assoutenti lancia una diffida e una sfida al Ministero diretto dalla Brambilla (che poco brilla!): se nell’arco di massimo 3 mesi i turisti interessati non saranno indennizzati, allora porteremo tutti i casi presso le competenti autorità europee comunitarie, ivi compresa la Corte di Giustizia Europea.

Ai consumatori raccomandiamo non solo di reclamare presso le nostre sedi, ma anche di consultarci soprattutto prima della sottoscrizione di qualsivolgia contratto turistico, perchè certe batoste si potrebbero evitare grazie alla nostra assistenza preventiva.

CROCIERE E MANCE OBBLIGATORIE


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La vacanza in crociera ormai impazza da anni, e non appena arriva la primavera le offerte dei vari operatori, MSC e Costa in testa, si sprecano.

Ma, a parte gli elevati e del tutto discutibili costi di questo tipo di vacanza, quello che sta saltando agli occhi negli ultimi anni è l’introduzione delle "mance obbligatorie".

Quella che è sempre stata, in secula seculorum, una scelta, una precisa azione volontaria del consumatore, che misura così il suo grado di soddisfazione nei confronti del personale che lo accudisce, è diventata invece un’operazione forzata, con tanto di listino a persona.

E va bene che si dica che i minorenni non pagano, e sappiamo che non è vero, perchè fra assicurazione, iscrizione e tasse alla fine anche i lattanti pagano.

E va bene che nel costo della vacanza vengono addirittura escluse le bevande, giungendo a pagare 40-50 euro una bottiglia di vino medio.

E va bene che le escursioni organizzate costano un occhio della testa, facendo salire di almeno 1.000 euro a persona il costo della crociera.

Ma giungere ad obbligare i consumatori a pagare un tot di mance ci sembra assolutamente scandaloso, ridicolo ed iniquo.

Se si tiene conto che si parla di circa 10 euro al giorno a persona, si può ben capire come la spesa non sia certo ininfluente, specie per le famiglie. E se si pensa al fatto che tale costo viene ovviamente nascosto al momento del preventivo o del contratto fatto dall’agenzia viaggi, si può capire altrettanto il colpo accusato dai consumatori alla presentazione del conto finale.

E allora Polidream Assoutenti sta scrivendo a tutte le Compagnie che organizzano crociere, diffidandole dall’applicare questa regola vessatoria e illibertaria. Dovessero rispondere picche, ci rivolgeremo all’Antitrust e faremo sanzionare duramente tale comportamento illegittimo.