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E io PAGOOO!!! - Polidream - Page 15

TELEFONIA E DISSERVIZI: L’AUTORITA’ INDENNIZZA GLI UTENTI


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Diniego di recesso, indebite sospensioni e mancati riscontri a reclami: i gestori telefonici devono indennizzare l’utente

Rimborsi costi di ricarica per cellulari: l’AGCom dice no alla retroattività

 L’Autorità garante delle comunicazioni assolveWind e Vodafone e sanziona Telecom e BT Italia

 Il 27 marzo 2013 l’Autorità garante delle comunicazioni, con le delibere n. 16/13/CIR e n. 20/13/CIR,  ha esaminato due segnalazioni di utenti di telefonia mobile Wind e Vodafone, che avevano chiesto l’applicazione della Legge 40/07 (altrimenti nota come legge Bersani), che aveva abolito i costi di ricarica dal 2007, anche per le annualità pregresse dal 2002 al 2007, sostenendo la tesi dell’illegittimità di tali costi anche per le annualità precedenti all’entrata in vigore della normativa. Molto semplicemente, l’AGCom si limita ad osservare che la legislazione in questione non ha previsto in alcuna maniera la retroattività nell’applicazione, e dunque è costretta ad archiviare le due istanze contro Wind e Vodafone, non avendo alcun elemento o “appiglio” normativo per soddisfare le contestazioni dei consumatori in questione. In realtà, aggiungiamo noi, l’Autorità non poteva in alcun modo aprire seppure un minimo spiraglio in tal senso, poiché questo avrebbe costituito un illustre precedente per scatenare un’autentica ondata di richieste di rimborsi dei costi di ricarica sostenuti dai consumatori italiani prima dell’entrata in vigore della legge 40/07.

 

Sempre il 27 marzo 2013 l’AGCom, con le DELIBERE n. 17/13/CIR e n. 18/13/CIR, ha esaminato due contestazioni contro BT Italia, che lamentavano l’uno il mancato rispetto del diritto di recesso esercitato regolarmente entro i 10 gg. previsti dall’art. 64 del Codice del Consumo, con relativa interruzione indebita del servizio telefonico, e l’altro l’applicazione di un’opzione tariffaria diversa da quella concordata in sede contrattuale, con l’emissione indebita di fatture successive alla conseguente migrazione dell’utente e la grave mancata risposta al reclamo dello stesso. Nel primo caso l’Autorità Garante ha accolto in pieno le rimostranze e le richieste del consumatore, stabilendo un rimborso di euro 1.180,00 per l’illegittima sospensione del servizio operata da BT Italia, calcolata coi parametri previsti dalla Delibera AGCom n. 73/11/CONS. Nel secondo caso, l’Autorità accoglieva parzialmente la contestazione dell’utente, ritenendo che il contratto in questione fosse avvenuto in modo regolare, con la sottoscrizione da parte del cliente del piano tariffario, e che quindi non si trattasse di una pratica commerciale scorretta ex D.L. 146/07, ma accogliendo la richiesta dell’utente in merito allo storno delle fatture successive alla migrazione della linea e al mancato riscontro al reclamo effettuato in merito: 364 euro l’indennizzo deciso in tal senso dall’AGCom.

 

Infine, sempre in data 27 marzo 2013 l’AGCom, con la Delibera n. 19/13/CIR, ha accolto “in toto” la richiesta di un’utenza imprenditoriale che aveva lamentato l’interruzione del servizio telefonico e dell’adsl, da parte di Telecom Italia, per ben 2 volte e per circa 3 mesi su due linee telefoniche, causando un notevole danno all’esercizio della stessa attività dell’azienda. L’azienda telefonica si è difesa, adducendo a motivazione del disservizio il furto di cavi telefonici, che avrebbe comportato l’interruzione improvvisa del servizio. Ma l’Autorità ha ritenuto tale spiegazione assolutamente insufficiente, sia perché comunque l’operatore telefonico è tenuto ad offrire sempre il servizio e ad intervenire in tempo debito per la risoluzione di eventuali problematiche o guasti, sia perché nel caso di che trattasi l’interruzione della linea è stata lunga e addirittura ripetuta, e dunque l’azienda non ha messo in campo le giuste contromisure per garantire il servizio all’utente. Non solo, ma Telecom Italia non ha nemmeno riscontrato per tempo, ovvero entro 30gg., il reclamo dell’utente. Per tutti questi motivi l’AGCom ha deliberato un indennizzo di euro 2.819,50 per l’utente, calcolandolo sempre coi parametri della Delibera AGCom n. 73/11/CONS, che impone un risarcimento di 15 euro al giorno per la sospensione della linea telefonica e di altrettanti euro per l’interruzione dell’adsl, moltiplicando tale indennizzo per le due linee telefoniche in questione, e imponendo a telecom Italia anche il risarcimento per il mancato riscontro al reclamo.

 

Questi procedimenti la fondamentale importanza della Delibera AGCom n. 73/11/CONS che, dopo anni di battaglie delle associazioni dei consumatori, ha condotto finalmente ad una normativa chiara in tema di indennizzi per qualsiasi disservizio lamentato dagli utenti, uniformando per tutti gli operatori telefonici i risarcimenti da erogare ai consumatori per ogni tipo di disservizio arrecato.

 

 

 

 

 

 

PASQUA: POLIDREAM DENUNCIA IL MASSACRO DEGLI AGNELLI


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Polidream invita tutti i consumatori a non considerare nel menù pasquale l’agnello.

Ogni anno milioni di agnelli di pochi mesi pagano con una morte atroce il prezzo di assurde tradizioni: dopo averli separati dalla madre, vengono caricati su un camion e condotti verso il mattatoio. Il viaggio è lungo ed estenuante, non possono riposare, soffrono la fame, il freddo e hanno molta paura. Trasportati per centinaia di chilometri, stanchi e stremati, giungono alla meta finale: il macello. Durante l’attesa ogni agnellino assiste alla morte dei suoi compagni: urla di terrore, viene tagliato il collo, la loro morte è lenta e atroce.

Tre minuti di pura agonia e questo perchè la carne possa essere più bianca, tenera ed appetibile.

Quest’anno festeggiate la Pasqua senza agnello nel piatto, non è una tradizione, ma una strage di innocenti: cosa c’è di cristiano in tutto questo?

La crudeltà a tavola NON è una necessità ma una scelta.

Contribuite ad evitare l’ingiusto ed inutile sacrificio di vite innocenti: NON COMPRATE L’AGNELLO!!

Diventate vegetariani e salverete tante creature!

Non solo, ma salverete anche il vostro cervello, visto che un grosso numero di ricerche dimostrerebbe che la malattia di Alzheimer sarebbe correlata con il consumo di carne.

Una percentuale compresa tra il 6 e l’8 % della popolazione di età superiore ai 60 anni è affetta da malattia di Alzheimer, e l’incidenza sta crescendo rapidamente. In media, i soggetti che non hanno sviluppato alcun tipo di demenza avevano consumato più elevate quantità di beta-carotene, vitamina C, vitamina E ed alimenti vegetali rispetto ai soggetti dello studio che hanno sviluppato la malattia di Alzheimer.

Polidream Assoutenti augura a tutti i consumatori una serena Pasqua, ricordando una meravigliosa frase del grande Leonardo da Vinci:

Verrà un giorno in cui l’uccisione di un animale verrà considerata come l’uccisione di un uomo”.

TARES: POLIDREAM ASSOUTENTI CHIEDE CONCERTAZIONE


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Si avvicina il momento dell’applicazione della nuova tassa rifiuti, ribattezzata TARES, in vigore dal 2013, e nulla si sa sulle condizioni, e soprattutto sulle tariffe di questo nuovo tributo, che comprenderà non solo il servizio di smaltimento dei rifiuti, ma anche altri servizi locali, come la pubblica illuminazione, la manutenzione della viabilità, etc. etc.

Polidream Assoutenti sta scrivendo a tutti i comuni di Puglia e Basilicata, con l’intento di far aprire immediatamente un tavolo di concertazione con gli enti locali e gli assessorati ai bilanci e tributi, per concordare tariffe e operatività.

Le prime voci che circolano parlano di aumenti fra il 30 e il 70%, ed è ovvio che la nostra associazione lotterà fortemente per non far incrementare nemmeno di un euro la tassa: il surplus di servizi della nuova TARES deve essere coperto dai risparmi prodotti proprio dalla gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti.

Tradotto in soldoni, occorrerà andare pochissimo in discarica e differenziare ogni tipo di rifiuto, in modo da tagliare almeno del 50% le spese per lo smaltimento dei rifiuti; grazie a questo risparmio, si potranno coprire gli altri servizi come la pubblica illuminazione o l’asfalto delle strade. La soluzione, quindi, è semplice e si basa, fra l’altro, sulla stessa normativa, ormai vecchia di 16 anni (Decreto Ronchi del 1997), che imponeva proprio il superamento del 50% della raccolta differenziata già dai primi anni del 2000.

Ovviamente, i nostri governanti locali saranno tentati dall’aumentare semplicemente il tributo, in modo da coprire tranquillamente il bilancio, ma farebbero una scelta assolutamente iniqua e scellerata, in tempi di grave crisi economica, e soprattutto si troverebbero contro la Polidream Assoutenti, che mobiliterebbe tutti gli utenti contro l’indebito aumento.

15 MARZO, GIORNATA EUROPEA DEL CONSUMATORE


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Nell’occasione della giornata europea del consumatore, Polidream Assoutenti vuole ricordare ai futuri governanti che il consumatore non è solo colui che divora tutto ciò che acquista e utilizza, ma è anche colui che muove l’economia del paese e le fila del mercato. E’ giusto e necessario che nella filiera della produzione, della distribuzione e delle decisioni amministrative ci siano i consumatori-utenti. Cosa che finora non è successa: i consumatori sono costretti a tutelarsi da scelte inique, perché non sono protagonisti al momento delle decisioni in tutti i settori, dai bilanci di Comuni, Regioni e Stato alle decisioni legislative e normative, dalle tariffe delle utenze a quelle del fisco, dall’alimentazione all’ambiente, e via dicendo.

Ecco perché Polidream chiede al futuro governo italiano di rivoluzionare totalmente il modo di governare, dando finalmente ai consumatori-utenti il ruolo di attori dell’economia e della società italiana. Queste le nostre proposte, settore per settore:

 PARTECIPAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

     –     Costituzione consulte di consumatori, con diritto di voto, in ogni tipo di istituzione;

–          Adozione della procedura di conciliazione gratuita per la risoluzione delle controversie;

–          Adozione obbligatoria delle Carte Qualità, con rimborsi per gli utenti vittime di disservizi;

–          Monitoraggio delle associazioni dei consumatori su ogni tipo di servizio pubblico;

–          Class-action in ogni settore, con revisione integrale della legge attuale;

–          Sanzioni forti contro frodi, pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli;

–          Educazione al consumo critico, consapevole ed eco-solidale nei programmi scolastici;

–          Abolizione province ed enti inutili

–          Dimezzamento netto degli stipendi di politici e dirigenti e delle consulenze esterne;

TRIBUTI

     –     Semplificazione fiscale, con accorpamento di vari tributi;

–          Tasse e multe indicizzate ai redditi;

–          Rimborsi fiscali entro 30 gg.;

–          Riduzione IVA al 4% sulle utenze relative alla prima casa;

–          Divieto di pignoramento per prima casa e prima auto;

–          Applicazione interessi di mora al tasso legale in corso;

–          Abolizione IMU su prima casa e primo ufficio/negozio, quando è unica proprietà;

–          Tassa rifiuti ridotta per chi fa raccolta differenziata

UTENZE

     –      divieto di sospensione fornitura per luce, acqua, gas e telefono;

–          revisione tariffe con garanzia di minimo “ad personam” (100 l d’acqua e 1 Kw. di luce al giorno);

–          abolizione quote fisse sulle bollette

COMMERCIO E SERVIZI

     –      incentivi ai negozi che vendono merce sfusa, alla spina o a km. zero;

–          liberalizzazione dei saldi;

–          aperture domenicali con turn-over;

–          divieto di commercializzazione di prodotti provenienti da Paesi che non rispettano i diritti umani, dei lavoratori, dei bambini e degli animali;

–          allevamenti eco-compatibili e rispettosi dei diritti degli animali;

–          divieto di vendita di animali nelle fiere e nei mercati non di settore

TRASPORTI

     –      potenziamento dei trasporti pubblici e disincentivi all’uso dell’auto;

–          creazione di piste ciclabili e incentivi all’uso della bicicletta;

–          multe al C.d.S. con foro competente di residenza dell’automobilista;

–          applicazione barriere laterali in ogni tipo di strada, onde evitare morti di animali e conseguenti sinistri stradali

AMBIENTE, ALIMENTAZIONE E SALUTE

–          ritorno al S.S.N., con una sanità unica per tutto il Paese;

–          no agli OGM, agli additivi chimici e ai pesticidi, con ritorno ai prodotti naturali;

–          divieto di vivisezione e di utilizzo degli animali nella sperimentazione;

–          programma di lotta al randagismo, con sterilizzazioni e incentivi per le adozioni

BANCHE E ASSICURAZIONI

     –     mutui e prestiti agganciati all’Euribor con tetto dello spread;

–          istituzione di un tetto per la “forbice” dei tassi dare-avere;

–          microcredito e sospensione rate obbligatori per soggetti deboli;

–          riforma sistema RC Auto Bonus-malus;

–          tariffa RC Auto unica nazionale, con tassa unica 20% (10% su prima auto).

MANUTENZIONE CALDAIE: FINALMENTE CHIAREZZA!


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Dopo anni di battaglie, la Polidream Assoutenti e le associazioni dei consumatori colgono un altro successo.

Finalmente sull’annosa questione della manutenzione degli impianti termici chiarezza è stata fatta, col nuovo regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 febbraio 2013: per le comuni caldaie degli impianti domestici il ciclo di manutenzione passa da uno a due anni, e per tutti gli altri impianti termici si va a 4 anni.

Così finisce un’eterna querelle che aveva provocato grandi dissidi fra utenti, tecnici e province competenti al controllo delle manutenzioni, con i consumatori sempre stretti dal dubbio se la manutenzione si dovesse fare ogni anno, ogni due, oppure seguendo le istruzioni di chi aveva fabbricato la stessa caldaia.

E Polidream Assoutenti, sin dall’emanazione del D.L. 192/2005 e nei vari tavoli di concertazione aperti presso le Province sulla questione, aveva sempre ribadito che occorreva una normativa più chiara e trasparente, che desse certezze ai consumatori e che non causasse grossi esborsi.

Con questo regolamento si chiude definitivamente la partita, e soprattutto gli utenti potranno risparmiare fra i 70 e i 100 euro l’anno, il che di questi tempi non è poco!

Ricordiamo a tutti i consumatori che per qualsiasi tipo di informazione, consulenza, assistenza e reclamo possono rivolgersi presso le nostre sedi.

POLIDREAM: I CONSUMATORI ASCOLTANO PER VOTARE? NO, VOTANO CHI LI ASCOLTA!


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Polidream vuole ricordare ai politici che il consumatore non è solo colui che divora tutto ciò che acquista e utilizza, ma è anche colui che muove l’economia del paese e le fila del mercato. Tutti i politici e gli industriali si preoccupano di come far spendere i soldi ai cittadini- consumatori, dalle tasse per i servizi ai prodotti di prima necessità e altro, ma nessuno ci chiede come vogliamo che siano tali servizi e prodotti, in termini di qualità, salute, prezzi, tariffe e impatto eco-solidale. E’ necessario che nella filiera della produzione, della distribuzione e delle decisioni amministrative ci siano i consumatori-utenti. Tutto ci viene imposto e basta, e noi siamo costretti solo a difenderci, senza poter fare azioni di prevenzione, ai fini di una migliore qualità della vita e della salvaguardia stessa del nostro pianeta.

Solo con un cambiamento radicale dei nostri stili di vita, trasformando la visione di una società oggi basata su un mercato deciso in poche “camere dei bottoni”, si può ottenere una nuova società fondata sulla solidarietà, la condivisione e l’ecosostenibilità.

Ecco perché Polidream mette in campo, settore per settore, le seguenti proposte ai futuri governanti italiani e ai candidati al Parlamento per le elezioni politiche 2013.

 PARTECIPAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

     –   Costituzione consulte delle associazioni dei consumatori, con diritto di voto, in

ogni tipo di organismo, ministero, assessorato, enti locali, etc. etc.;

–          Bilancio statale e di ogni ente locale partecipato con associazioni consumatori;

–          Adozione obbligatoria della procedura di conciliazione e delle Carte Qualità Servizi in ogni settore;

–          Monitoraggio da parte delle associazioni dei consumatori su ogni tipo di servizio e sulla catena di produzione e distribuzione di ogni tipo di merce;

–          Osservatori prezzi e qualità in ogni comune, gestiti  dalle associazioni dei consumatori;

–          Class-action in ogni settore, con revisione integrale legge attuale;

–          Inasprimento sanzioni contro cartelli, pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevoli, frodi, etc. etc.;

–          Educazione al consumo critico, consapevole ed eco-solidale, anche ai fini della riduzione dei consumi, nei programmi scolastici;

–          Disegni di legge popolari da discutere entro 60 gg.;

–          Introduzione referendum propositivo ed esecutivo;

–          Abolizione province ed enti inutili

 TRIBUTI

     –    Semplificazione fiscale, con accorpamento di vari tributi;

–          Tasse e multe indicizzate ai redditi;

–          Rimborsi fiscali entro 30 gg.;

–          IVA 4% sulle utenze relative a prima casa;

–          Divieto di pignoramento per prima casa e prima auto;

–          Applicazione interessi di mora solo col tasso legale in corso;

–          Tasse scolastiche e universitarie uniche nazionali;

–          Abolizione tasse di concessione governativa (vedi cellulari);

–          Abolizione tasse su passaggi di proprietà auto;

–          Abolizione IMU su prima casa e primo ufficio/negozio, quando è unica proprietà;

–          TARES ridotta per chi fa raccolta differenziata

UTENZE

     –    divieto di sospensione fornitura per luce, acqua, gas e telefono;

–          revisione tariffe con garanzia di minimo “ad personam” (100 litri d’acqua a persona al giorno, 1 Kw. di energia elettrica, etc. etc.);

–          abolizione quote fisse sulle bollette;

–          bonus sociali per ogni tipo di utenza;

–          gratuità delle operazioni di variazione e subentro;

–          abolizione spese di spedizione fattura

COMMERCIO E SERVIZI

     –    incentivi ai negozi che vendono merce sfusa, alla spina o a km. zero;

–          liberalizzazione dei saldi;

–          aperture domenicali con turn-over;

–          divieto di commercializzazione di prodotti provenienti da Paesi che non rispettano i diritti umani, dei lavoratori, dei bambini e degli animali;

–          allevamenti eco-compatibili e rispettosi dei diritti degli animali;

–          divieto di vendita di animali nelle fiere e nei mercati non di settore

AMBIENTE, ALIMENTAZIONE E SALUTE

     –    incentivi alla medicina alternativa;

–          ritorno al S.S.N., con una sanità unica per tutto il Paese;

–          no agli OGM, agli additivi chimici e ai pesticidi, con ritorno ai prodotti naturali;

–          incentivi per le produzioni biologiche;

–          divieto di vivisezione e di utilizzo degli animali nella sperimentazione;

–          programma di coordinamento e campagne di sensibilizzazione per la lotta al randagismo, con sterilizzazione di massa e incentivi per le adozioni

TRASPORTI

     –    creazione di piste ciclabili e incentivi all’uso della bicicletta, da inserire nei P.U.T.;

–          potenziamento dei trasporti pubblici, anche con metropolitane sotterranee o di superficie, sia nelle città sia come collegamento fra piccoli comuni, e disincentivi all’auto privata;

–          multe al C.d.S. con foro competente di residenza dell’automobilista e interessi di mora al tasso legale

–          applicazione barriere laterali in ogni tipo di strada, onde evitare morti di animali e conseguenti sinistri stradali

BANCHE E ASSICURAZIONI

     –    mutui e prestiti agganciati all’Euribor con tetto dello spread;

–          passaggio dall’ammortamento alla francese a quello all’inglese;

–          istituzione di un tetto per la “forbice” dei tassi dare-avere;

–          microcredito e sospensione rate obbligatori per soggetti deboli;

–          riforma sistema RC Auto Bonus-malus, con divieto di aumento in caso di mancanza di sinistri;

–          tariffa RCA unica nazionale;

–          abolizione tributo provinciale;

–          tassa unica 20% (10% su prima auto).

BOLLETTE ACQUA: VIA AI RIMBORSI CON POLIDREAM!


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La recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha ancora una volta ribadito la validità dell’esito referendario di giugno 2011 sulla non remunerazione del capitale investito dall’acquedotto (e quindi sull’illegittimità degli aumenti in bolletta), è una nettissima vittoria delle associazioni dei consumatori, in primis Polidream Assoutenti, che ha protestato immediatamente contro l’Acquedotto Pugliese per l’atteggiamento arrogante e non rispettoso di un risultato referendario, tanto è vero che nel 2012 ha continuato ad applicare indebitamente l’aumento delle tariffe (circa il 7%).

Ma adesso sarà costretto a mettere mani al portafoglio e a restituire gli importi di tali aumenti a tutti gli utenti; così come faranno tutti gli acquedotti italiani che, incuranti del democratico e plebiscitario esito della consultazione popolare di un anno e mezzo fa, hanno continuato ad accrescere le tariffe idriche.

Polidream Assoutenti sta protestando non solo con l’Acquedotto e la Regione Puglia, azionista al 100% della stessa azienda idrica, ma anche e soprattutto con l’Autority dei Servizi Idrici (la stessa che regola le tariffe di luce e gas), perchè nulla aveva fatto per far sì che tali rimborsi fossero effettuati, e addirittura stava riscrivendo le norme tariffarie per il 2013, reintroducendo sotto mentite spoglie sempre la remunerazione del capitale investito.

Ovviamente, non aspettiamoci che l’Acquedotto Pugliese faccia questi rimborsi d’ufficio e a cuor leggero: tenterà in tutti i modi di non restituire il maltolto!

Ed ecco perchè invitiamo tutti gli utenti ad affollare le nostre sedi per effettuare la domanda di rimborso, con diffida e messa in mora, che costringerà l’Acquedotto a restituire tutti gli importi nelle prossime fatture!

ENEL E CONSUMATORI: SI CONCILIA DI PIU’!


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Procedure più snelle, riduzione dei tempi e maggiore flessibilità nella ricerca di una soluzione condivisa, grazie all’apertura della conciliazione a tutte le casistiche di gestione delle utenze elettriche e del gas: sono le novità più significative del nuovo regolamento di conciliazione siglato nei giorni scorsi dall’Enel e dalle associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU).

Il nuovo regolamento di conciliazione paritetica online dei settori gas ed elettricità “rende la procedura maggiormente conforme alle istanze avanzate dalle stesse Associazioni”, afferma l’Enel, che aggiunge: “la sigla del nuovo Regolamento costituisce una nuova e significativa tappa nel percorso di collaborazione tra Enel e le Associazioni dei Consumatori, nell’ottica del raggiungimento dell’eccellenza della qualità dei servizi offerti e della tutela e cura del consumatore”.

Ci sono voluti circa 3 anni per far capire ad Enel che il precedente Regolamento di conciliazione era troppo vincolante, poco elastico e per niente aperto alla risoluzione delle varie contestazioni degli utenti, ma alla fine l’Enel ha dovuto darci ragione.

 Cosa cambia per gli utenti? Finalmente potranno dirimere tutte le loro controversie con l’azienda elettrica e del gas non più ricorrendo alle classiche, costose e lunghe vie legali, ma usufruendo della procedura di conciliazione, rapida, gratuita e più efficace.

D’altronde, gli esempi positivi di Telecom Italia, TIM, Wind-Infostrada, Poste e Acquedotto Pugliese, che nei loro regolamenti di conciliazione prevedono la discussione di ogni tipo di reclamo,  insegnano ormai tantissimo, poichè nel corso degli ultimi anni queste aziende, proprio grazie alla conciliazione, hanno non solo tagliato le spese legate al contenzioso legale, ma hanno migliorato il loro rapporto con l’utenza e la loro stessa immagine.

Ricordiamo a tutti gli utenti le modalità per attivare la conciliazione: prima si effettua il reclamo e, dopo 40 giorni, sia in caso di mancata risposta che di esito negativo, si può conciliare, compilando una modulistica apposita presso un’associazione dei consumatori. Successivamente, la commissione di conciliazione, composta da un rappresentante dell’Enel e da uno dell’associazione di consumatori, si riunirà entro 30 giorni e proporrà una decisione in merito alla controversia.

Le nostre sedi sono a completa disposizione dei consumatori che hanno problemi con le bollette della luce e del gas del gruppo ENEL.

BUON NATALE E BUON 2013 DA POLIDREAM ASSOUTENTI


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E’ vero, sarà un Natale in cui stringeremo i denti a causa della crisi, ma forse questo ci farà stringere di più in famiglia e con tutti gli altri.

Sarà un bel Natale e un ottimo 2013, noi ci speriamo e ci crediamo, se faremo la nostra parte e aumenteremo il nostro contributo a favore della pace e della solidarietà.

BILANCI COMUNALI: LE PROPOSTE POLIDREAM


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Molti Comuni stanno cominciando a pensare al bilancio di previsione per il 2013, e Polidream Assoutenti, come ogni anno, lancia delle proposte innovative per attuare una politica di difesa del cittadino-consumatore e dell’ambiente, nell’ottica dell’equità fiscale e dell’ottimizzazione delle risorse, visto il momento di crisi economica e di “spending review”.

                                    Le elenchiamo per settori, schematicamente e sinteticamente:

CONSUMI ED UTENZE

–          Delibera sui diritti dei consumatori, trasposizione su base locale del Codice del Consumo (D.L. 206/05) e della L.R. 12/06;

–          istituzione dell’Osservatorio Prezzi, Qualità e Sviluppo Sostenibile, ai fini del contenimento dei prezzi, di una migliore qualità delle merci e dei servizi e di una qualificazione ambientale dell’offerta economica;

–          adozione della Carta della Qualità dei Servizi comunali;

–          applicazione della Legge 244/2007 art. 2 comma 461 in tema di appalti e contratti per i servizi pubblici locali;

–          istituzione della Procedura di Conciliazione per il contenzioso fra cittadini ed Ente;

–          previsione di campagne di educazione ed informazione ai cittadini, tese al risparmio, all’uso oculato delle risorse, al rispetto dell’ambiente e alla responsabilità civica;

–          potenziamento degli Uffici Turistici col servizio di Tutela del turista;

–          proposta di affiliazione del Comune all’Associazione dei Comuni Virtuosi, che punta allo stop del consumo del territorio, a zero rifiuti entro il 2020 e al risparmio energetico, a partire dagli edifici pubblici;

TRIBUTI – ENTRATE VARIE

–          detassazione tassa rifiuti per chi effettua raccolta differenziata;

–          applicazione aliquote minime e massimo di esenzioni per le prime case ai fini IMU, con applicazione aliquote massime da terza casa in poi;

–          applicazione TOSAP e TARSU ai gestori del servizio della sosta a pagamento, come da recente Sentenza di Cassazione n. 13100 del 25.07.2012;

–      USCITE VARIE

–          lotta ad ogni tipo di spreco, in tema di consumi, contratti, acquisti e gare d’appalto, relativi ad ogni tipo di servizio comunale;

–          programma di riconversione energetica, privilegiando le fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico), a partire dagli edifici pubblici;

–          drastica riduzione della spesa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, puntando non solo sul riciclo e sulla raccolta differenziata porta a porta, ma anche sulla riduzione stessa dei rifiuti e degli imballaggi;

–          azzeramento delle consulenze esterne;

–          drastica riduzione delle spese relative al contenzioso, attraverso l’attivazione della predetta procedura di conciliazione.   

Polidream spera che tutti i Comuni avviino processi di partecipazione alla stesura dei bilanci, coinvolgendo tutte le categorie interessate, dai consumatori ai commercianti, dai pensionati agli artigiani, dai lavoratori alle casalinghe, dagli agricoltori agli studenti: dobbiamo cambiare maniera di pensare alla spesa comunale, e questo lo si può fare solo chiamando alla partecipazione tutti gli utenti e contribuenti.