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polidream - Polidream - Page 17

GIORNATA MONDIALE DEL CONSUMATORE


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Il 15 marzo si celebra la giornata mondiale del consumatore, da quando il presidente americano J.F. Kennedy nel 1963 parlò per primo dei diritti dei consumatori.

 Da allora di strada ne ha fatta il movimento consumerista, sia nel mondo che in Italia: si sono ottenute innumerevoli leggi di tutela racchiuse oggi nel Codice del Consumo, e si risolvono in modo celere ed economico le controversie grazie alla procedura di Conciliazione.

Per la giornata mondiale del consumatore, Assoutenti aprirà a tutti i cittadini i propri sportelli su tutto il territorio nazionale, dando informazioni, distribuendo materiale e opuscoli informativi con particolare attenzione verso le pratiche commerciali scorrette e la pubblicità ingannevole, i trasporti locali, gli strumenti creditizi, la contraffazione, i servizi turistici e la conciliazione.

La liberalizzazione non ha portato solo un ampio ventaglio di scelta di prodotti e servizi, ma anche la presenza sul mercato di nuove aziende poco trasparenti e per niente rispettosi del Codice del Consumo e dei relativi diritti dei consumatori. Situazione questa che ha reso la vita del cittadino-consumatore scandita troppo spesso da momenti di conflitto con le imprese, e per questo ancor di più i cittadini sentono l’esigenza di avere informazione e assistenza.

Nell’occasione la Polidream Assoutenti Puglia e Basilicata prolungherà fino al 31 marzo 2012 l’iniziativa, distribuendo il predetto materiale e fornendo consulenza gratuita a tutti i cittadini, soci e non soci, che ne faranno richiesta.

Per vedere i nostri sportelli visitate www.assoutenti.itwww.polidream.org

“IO NON VOGLIO IL FALSO”: INCONTRO A MATERA


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La contraffazione è un danno per tutti, per l’economia del Paese, un furto per le imprese italiane e per l’immagine del Made in Italy, un rischio diretto per la salute dei cittadini e la sicurezza dei consumatori: un motivo in più per dire “Io non voglio il falso”.

Il falso è un rischio per la sicurezza del consumatore che alimenta criminalità organizzata e lavoro nero. Acquistare prodotti falsi limita lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese, compromette l’originalità dei prodotti italiani e impegna risorse dei cittadini nell’attività di contrasto al fenomeno.

La contraffazione produce un elevato danno sociale e occupazionale perché sfrutta i soggetti deboli e bisognosi che vengono impiegati senza rispettare le norme assistenziali e previdenziali nella produzione e nella distribuzione dei prodotti non autentici. L’industria del falso sfrutta la manodopera clandestina, utilizza materie prime di dubbia provenienza; un mercato parallelo che sottrae posti di lavoro all’economia regolare e alimenta il circuito della criminalità organizzata.

La sola Guardia di Finanza ha sequestrato nel 2009 più di 100 milioni di prodotti contraffatti o non sicuri: i settori più colpiti sono quelli della moda, dei beni di consumo, dei giocattoli e dell’elettronica.

La contraffazione di alcuni prodotti, come quelli farmaceutici, gli alimentari, i giocattoli o le parti di veicoli, rappresenta un pericolo immediato per i consumatori, minacciandone la salute e la sicurezza.

Per questo oggi nasce il progetto “Lotta alla contraffazione”, che vede la collaborazione dell’Assoutenti con il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito della campagna informativa “Io non voglio il falso”, insieme ad altre 7 associazioni dei consumatori.

Obiettivo generale della campagna di sensibilizzazione è la promozione della cultura della legalità tra i cittadini consumatori, al fine di favorire il contrasto al fenomeno della contraffazione in tre specifici settori, quali l’alimentare, il tessile, i giocattoli.

Il progetto, che interessa diverse regioni d’Italia, si sviluppa anche in Basilicata attraverso incontri presso centri di aggregazione di giovani, casalinghe e anziani, soggetti sempre più deboli e indifesi, facili prede del mercato libero.

Il primo incontro avverrà a Matera il 10 Marzo 2012 alle ore 17,00 presso la sede Polidream Assoutenti in via Ettore Maiorana,  32/34.

L’incontro si svilupperà con la visione di un filmato e la distribuzione del materiale informativo, che aiuteranno i presenti ad interagire con commenti ed esempi concreti attiennti alla propria vita quotidiana.

Comunque tutti i consumatori interessati a ricevere informazioni sulla lotta alla contraffazione possono sempre rivolgersi presso gli sportelli dell’Assoutenti visionabili sul sito www.assoutenti.it; il consumatore che invece vuole segnalare casi di contraffazione può farlo al numero telefonico 06.47055800 o alla e-mail: anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it

COSTA ALLEGRA: VIAGGIATORI RISARCITI


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COMUNICATO ASSOUTENTI: PRONTA RISPOSTA DI COSTA CROCIERE ALLE ESIGENZE DEI PASSEGGERI DELLA MOTONAVE ALLEGRA ENTRATA IN AVARIA AL LARGO DELLE SEICHELLES

 Sulla base di una nota diramata da Costa Crociere con l’assistenza di Astoi-Confindustria vi informiamo che:

Il numero di Ospiti che hanno deciso di accettare l’offerta di Costa Crociere di continuare la propria vacanza alle Seychelles è salito al 70% circa, su un totale di 627. Questi Ospiti sono già arrivati nelle strutture alberghiere dove trascorreranno, a spese della Compagnia, 1 o 2 settimane di vacanza nelle isole di Praslin, La Digue, Silhouette, Cerfs. Costa Crociere si occuperà anche dei loro voli di rientro a conclusione della vacanza.

La Compagnia, sinceramente dispiaciuta per i disagi causati ai suoi Ospiti, ma felice di averli trovati in buone condizioni, ha offerto loro una proposta di compensazione che prevede:

–          rimborso totale del biglietto della crociera e delle spese di viaggio associate;

–          rimborso totale delle spese sostenute a bordo durante la crociera;

–          un indennizzo pari al biglietto della crociera e alle spese di viaggio associate;

–          per gli Ospiti che hanno deciso di non proseguire la loro vacanza alle Seychelles a spese della Compagnia, un voucher dello stesso valore della crociera di Costa Allegra che è stata interrotta, da utilizzare su qualsiasi nave Costa in partenza nei prossimi 24 mesi.

 Prendiamo atto di tale tempestiva risposta con l’impegno di affrontare con serietà e correttezza i problemi rimasti aperti per i passeggeri della Allegra nella riunione prevista tra AA CC  Costa Crociere per la prossima settimana. Con l’occasione ricordiamo che per aderire alla proposta di risarcimento i passeggeri di Costa Concordia hanno ancora 30 gg di tempo. Chi entro tale termine si rivolge a Assoutenti o a una delle altre associazioni di consumatori firmatarie dell’accordo, verrà da questi gestito e rappresentato nei suoi interessi anche oltre tale termine.

IO NON VOGLIO IL FALSO!


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“Io non voglio il falso”: è questo l’invito che il Ministero dello Sviluppo Economico e le Associazioni dei Consumatori lanciano agli italiani.

È partita infatti la campagna informativa per la lotta alla contraffazione promossa dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione – Direzione generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con l’Assoutenti e altre 7 Associazioni dei consumatori.

La campagna ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori sull’illegalità della contraffazione e quindi dell’acquisto di prodotti contraffatti e della eventuale pericolosità derivante dall’acquisto di tali beni.

La contraffazione è un fenomeno in espansione, che a partire dall’abbigliamento si è esteso contaminando anche settori sensibili quali gli alimenti, i prodotti per l’igiene della persona, i cosmetici, i giocattoli, ecc..

Un fenomeno preoccupante perché mette a repentaglio la sicurezza e la salute delle persone.

Acquistare e regalare prodotti originali e certificati è, invece, garanzia di sicurezza e salute per se stessi e per gli altri.

Presso le sedi e sul sito www.assoutenti.it  è disponibile GRATUITAMENTE materiale informativo sotto forma di Vademecum e Volantini su come contrastare il fenomeno della contraffazione, e sui rischi che un prodotto contraffatto comporta alla salute e alla sicurezza.

“Io non voglio il falso” non è solo una Campagna di sensibilizzazione per la tutela del consumatore, ma anche una Campagna per la salvaguardia delle imprese italiane e dei posti di lavoro. Sostenere il commercio legale è un modo in più per combattere l’illegalità.

Per segnalare casi di contraffazione o chiedere informazioni contattare le Associazioni aderenti alla Campagna oppure telefonare allo 06.47055800 o inviare una mail all’indirizzo:

anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it

BLACK OUT: GLI UTENTI VANNO RIMBORSATI!


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Ultimamente i black-out elettrici, gli sbalzi di tensione, le interruzioni del servizio, anche a causa dei forti eventi metereologici, si stanno succedendo causando guasti ad elettrodomestici o apparecchiature varie.

In questi casi il fornitore di energia l’elettrica, l’ENEL o altro gestore, è responsabile dei danni causati e deve indennizzare l’utente sia per le riparazioni eseguite che per le sostituzione dei prodotti irrimediabilmente rotti.

 Tutti i gestori di energia elettrica, in primis l’ENEL, sono debitamente assicurati per tali casistiche, e quindi non ci dovrebbero essere problemi. Invece ce ne sono, eccome!

 Ultimamente l’ENEL accampa mille scuse e pretesti per non aprire nemmeno la pratica di sinistro con la compagnia assicurativa: il consumatore non ha chiamato il servizio guasti (per la cronaca, l’803500), l’interruzione di fornitura non risulta da alcun atto, gli addetti al servizio si sono recati sul posto e non hanno notato anomalie, e via dicendo.

 Sta di fatto che gli utenti non solo sono rimasti al buio, non solo hanno subito dei danni alle apparecchiature di casa, ma si vedono anche negare il giusto rimborso!

 Abbiamo sollevato il problema all’Autority dell’Energia, sollecitando un intervento atto a ripristinare la legalità e a far indennizzare giustamente i consumatori danneggiati. Ma intanto vorremmo caldamente sollecitare l’ENEL e tutti i fornitori di energia ad inserire tale casistica in quelle che prevedono la procedura di conciliazione, senza costringere così i consumatori ad attivare le lunghe e costose (anche per ENEL) vie legali.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE, CONTROLLANO GLI UTENTI


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Sarà Polignano a Mare uno dei primi comuni italiani ad applicare il disposto del comma 461 Finanziaria 2008 nell’appalto della pubblica illuminazione?

Molto probabilmente la risposta sarà affermativa, visto che nello stesso Comune la norma è stata applicata già sul servizio di custodia dei cani randagi e sta per andare in vigore sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Ricordiamo che questa importante normativa permette finalmente la partecipazione degli utenti (gli azionisti unici della macchina amministrativa, grazie ai loro tributi!), mediante la rappresentatività delle associazioni dei consumatori, incaricate di redigere una Carta della Qualità del Servizio, di curare la procedura di conciliazione in caso di contriversia fra cittadino ed azienda erogratice del servizio e di monitorare permanentemente l’andamento dello stesso servizio. Un’autentica rivoluzione per gli utenti della pubblica amministrazione, che finalmente potranno decidere in prima persona sulle politiche inerenti i servizi pubblici locali.

Si tenga anche conto che l’appalto della pubblica illuminazione di Polignano a Mare gestirà risorse per centinaia di migliaia di euro, e si può ben capire come sia importante che i consumatori sappiano non solo come si spendono tali soldi, ma soprattutto che decidano le modalità del servizio e ne controllino l’applicazione.

Adesso non resta che sperare nella piena attuazione di questa legge fondamentale da parte di tutti gli enti locali, a partire dal Comune di Polignano a Mare, che sta facendo da apripista non solo in Puglia ma in tutto il meridione d’Italia.

CANONE COMPUTER/TV, LA RAI SI ARRENDE


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E’ durato solo qualche giorno il goffo tentativo della RAI di far passare ogni personal computer come apparecchio atto alla ricezione di programmi televisivi, e per questo sottoponibile al pagamento del canone tv.

La valanga di proteste che ha investito la RAI ha fatto fare marcia indietro alla dirigenza amministrativa dell’azienda, che proprio oggi ha emanato una nota con la quale chiarisce che le lettere giunte a tutti gli esercizi commerciali, uffici e sedi di associazioni si riferivano solo a computer usati come apparecchi televisivi, e non ad ogni pc.

Quindi, niente canone per negozianti e qualsiasi tipo di ufficio che usi il computer a fini lavorativi.

In questi giorni anche la nostra associazione, sull’onda di centinaia di reclami pervenuti alle nostre sedi, aveva provveduto a protestare contro la RAI per la scellerata ed arbitraria interpretazione di una norma risalente al 1938, quando mancavano ancora un paio di decenni alla prima comparsa dei computer. Poi hanno contestato anche tutte le associazioni delle categorie interessate e, siccome l’unione continua a fare la forza, la RAI si è rimangiato il testo delle migliaia di lettere intimidatorie già inviate agli utenti interessati.

Restano tre problemi sul tappeto:

1) chi stabilirà l’uso del computer e se deve pagare o meno il canone, tanto più che è risaputo che, se si naviga in internet, si può accedere anche ai programmi televisivi?

2) la RAI dovrebbe inviare comunque lettere di scusa e di giustificazione agli utenti destinatari delle lettere di questo periodo;

2) perchè è la RAI ad adottare queste iniziative, quando l’ente preposto è l’Agenzia delle Entrate?

Chiediamo ufficialmente che, in tema di abbonamento tv, la RAI non muova più un passo, comprese le solite lettere minatorie che manda ai consumatori presunti morosi od evasori, e che invii immediatamente una lettera di scusa a tutti i cittadini interessati.

POLIGNANO: PIANGE DI NUOVO IL TELEFONO!


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E’ successo in una vasta frazione di Polignano a Mare: il 3 febbraio scorso un forte temporale ha letteralmente distrutto la centrale Telecom che serve tutta la zona, e centinaia di famiglie e decine di esercizi commerciali sono rimasti all’improvviso senza linea telefonica.

Ovviamente il caso è reso ancora più grave proprio dall’ubicazione periferica del territorio interessato, la frazione di Casello Cavuzzi e dintorni, ovvero la bellissima, frequentatissima e abitatissima collina della cittadina di Domenico Modugno, il grande cantautore nato proprio a Polignano e che cantava “Piange il telefono”.

Lungi da noi l’imprecare contro un evento atmosferico che, come sta succedendo ormai spesso, si è rivelato terribile e di fortissimo impatto, causando la rottura delle linee telefoniche. Ma com’è possibile che, a distanza di ben 18 giorni, non si è ancora riusciti a riparare il guasto?

La zona in questione conta non solo moltissimi residenti che ci abitano tutto l’anno, ma anche parecchi esercizi commerciali, soprattutto ristorativi, che stanno subendo un notevole danno agli incassi, non potendo prendere prenotazioni o dare informazioni per telefono.

E’ vero che l’ attuale normativa indennizza in questi casi sia residenti che utenze affari ma, se per gli utenti domestici 7,50 euro al giorno possono anche essere sufficienti per risarcire il disagio, i 15 euro giornalieri previsti per le attività commerciali sono veramente ben poca cosa!

Ovviamente stiamo sollecitando innanzitutto la Telecom per l’immediato ripristino del servizio, ma in fase di reclamo e di successiva procedura di conciliazione chiederemo sia al gestore della rete che alle altre aziende telefoniche di corrispondere indennizzi più rapportati alle perdite delle aziende.

Pertanto invitiamo tutti i consumatori interessati a recarsi presso la sede Polidream Assoutenti di Polignano a Mare per avviare la procedura di reclamo con la richiesta di risarcimento danni.

IL “TRIBUTO” ALLA RAI: LA VERITA’!


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Finalmente, dopo la fatidica data del 31 gennaio, è finito il tam tam della pubblicità sul pagamento dell’altrettanto famigerato e impropriamente definito “canone RAI“.

 Lo ripetiamo agli utenti che ancora non lo sanno, ma la tassa annuale che si paga a gennaio è un vero e proprio tributo che si paga non perchè si guardano i programmi RAI, ma perchè si è possessori di uno o più apparecchi televisivi.

Eppure sulla stessa RAI c’è stato un martellamento senza fine, un po’ diverso nella terminologia rispetto agli altri anni, proprio perchè le nostre denunce evidentemente sono riuscite a modificare gli spots pubblicitari: adesso si è parlato di “canone tv”, di “tributo”, ma alla fine lo spot era comunque firmato RAI! Una contraddizione bella e buona!

La verità e che l’80% delle risorse del canone vanno alla RAI, ma il restante 20% va ad emittenti private e a varie istituzioni che, a quanto pare, anche loro dovrebbero ringraziare tutti gli utenti in regola col pagamento.

A proposito di pagamento, diciamo ai consumatori che ancora fanno l’errore di disdettare il canone dicendo alla RAI “non ti guardo“, di non continuare a farlo, perchè incorrerebbero in sanzioni e rogne varie.

I modi per disfarsi del canone TV sono sempre e solo 2:

suggellare il proprio televisore, alla presenza dei funzionari della RAI o della Guardia di Finanza, pagando anche un’ulteriore tassa di 10 euro;

 – cedere il proprio apparecchio ad un altro, effettuando una raccomandata apposita, riferendo il numero di ruolo dell’abbonato al quale si è trasferita la propria tv.

Sempre a proposito di pagamento, è bene anche specificare che la sanzione minima prevista per chi paga fino al 29 febbraio 2012, ma anche la sanzione per chi va oltre tale data, è assolutamente evitabile, dato che per legge gli importi al di sotto dei 20 euro non possono trasformarsi in cartelle esattoriali. Pertanto consigliamo a chi non riesce a pagare nei termini di pagare solo la tassa dei 112 euro e basta. Anche perchè queste benedette sanzioni applicate sono “usura mascherata“: 5 euro su 112 euro per un mese di ritardo significano circa il 50% di interesse annuo! E quindi non pagarle, specialmente per chi è in ristrettezze economiche, diventa legittima difesa!

Ovviamente, tutte le nostre sedi sono a disposizione dei consumatori per l’espletamento di ogni tipo di pratica o di reclamo in tema.

ACQUEDOTTO PUGLIESE: ANCORA AUMENTI ILLEGITTIMI!


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L’Acquedotto Pugliese se ne infischia del risultato referendario, che aveva apertamente vietato la remunerazione del capitale investito, ed aumenta le tariffe idriche di ben il 7%!

Stanno giungendo già le prime bollette a casa degli utenti pugliesi, con l’amara sorpresa di un incremento non solo illegittimo, ma anche elevato, ben oltre il tasso d’inflazione attuale, intorno al 3%.

Decisione, quella dell’aumento, presa peraltro dall’Autorità d’Ambito Territoriale (AATO), dal 2012 trasformata in Autorità Idrica Pugliese, senza la convocazione di alcun tavolo di concertazione con le associazioni dei consumatori.

Ci rivolgiamo direttamente alla nuova Autority regionale, presieduta dal Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e all’Assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati: questo aumento s’ha da togliere!

Altrimenti saremo costretti a chiamare tutti gli utenti e gli amministratori condominiali presso le nostre sedi per pagare le bollette che giungeranno, autodecurtandosi l’aumento applicato.

L’argomento, tra l’altro, sarà oggetto di un incontro che avverrà in settimana fra tutte le associazioni dei consumatori e il Forum dell’Acqua, per avviare insieme azioni di forte protesta per il mancato rispetto dell’esito referendario di giugno 2011.

Invitiamo tutti i consumatori pugliesi ad affollare i nostri sportelli non appena arrivano le fatture dell’acquedotto, per inoltrare il reclamo ed effettuare il pagamento senza l’incremento tariffario.