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E’ passato ormai più di un mese da quando l’assemblea dei soci della Banca Popolare di Bari ha deciso “ex abrupto” di deprezzare di circa il 22% il valore delle azioni, provocando quindi una grave perdita per tutti i risparmiatori interessati.
Polidream Assoutenti ha scritto all’Istituto di credito, lamentandosi della mancata comunicazione per tempo a tutti i soci azionisti di tale decisione, per giunta gravemente omessa persino nel comunicato stampa relativo alla stessa assemblea e, pur apprezzando il ruolo finora svolto dalla Banca nel territorio pugliese, ha evidenziato proprio la netta contraddizione fra lo spirito “popolare” della banca e tale decisione, assolutamente “impopolare”.
A nulla possono valere tutte le motivazioni tecniche, economiche e giuridiche apportate a giustificazione dell’operato della Banca, che ha fortemente deluso i soci azionisti e che rischia seriamente una futura vendita massiccia delle azioni, con la conseguenza di mettere in pericolo il patrimonio aziendale e lo stesso carattere “popolare” della banca.
Ma la cosa più importante è che in ogni caso ci sembra che non siano state rispettate una serie di normative, specialmente al momento dei contratti di vendita delle stesse azioni, , fra cui la stessa Direttiva MIFID e il relativo Reg. Consob 2007, la Comunicazione Consob del 02.03.2009 e lo stesso Testo Unico Finanziario.
Ricordiamo che la stessa vendita generalizzata e massiccia delle azioni, avvenuta negli anni scorsi da parte delle filiali della Banca, peraltro in occasione di contemporanei mutui e/o prestiti, e magari ad utenti con profilo basso, è stata non solo opinabile eticamente, ma anche illegittima.
A questo punto Polidream Assoutenti chiede alla Popolare di Bari di aprire immediatamente un tavolo di concertazione e conciliazione con tutte le associazioni dei consumatori che ne vorranno far parte, al fine di poter dirimere bonariamente ogni tipo di controversia in merito al suddetto deprezzamento delle azioni, senza costringere gli utenti a ricorsi legali e/o conciliativi presso altri organismi, che deteriorerebbero inevitabilmente i buoni rapporti esistenti finora fra BPB e associazioni dei consumatori.
Intanto chiediamo a tutti i risparmiatori interessati di rivolgersi presso le nostre sedi per inoltrare le richieste di reintegrazione delle somme decurtate, in modo da poter avviare le eventuali procedure conciliative.