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Febbraio, 2016 - Polidream

POLIDREAM: GIU’ LE MANI DAGLI OSPEDALI!


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Ancora una volta il mondo della Sanità regionale pugliese si confronta sul futuro dell’organizzazione sanitaria e sul diritto alla salute senza i reali protagonisti, e cioè senza i consumatori utenti, fruitori e contribuenti del servizio.

E’ quanto sta accadendo in questi giorni, con la presentazione del piano di riordino ospedaliero pugliese e col Presidente Emiliano che sta incontrando tutte le parti sociali del mondo sanitario, TRANNE I CONSUMATORI-UTENTI!

E’ stata annunciata una revisione della spesa, con la chiusura di ben nove ospedali e il declassamento di vari nosocomi: un brutto colpo per il diritto alla salute, tutelato dal Codice del Consumo e dalla stessa Legge Regionale n. 12/06 sui diritti dei consumatori, che fra l’altro prevede la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori in questi casi.

Non possiamo continuare ad assistere a manovre finanziarie che riguardano i servizi di noi utenti come spettatori, senza che possiamo avere voce in capitolo.

La Polidream Assoutenti ritiene che per vedere migliorata la qualità del servizio e della spesa il mondo della Sanità abbia bisogno della presenza delle associazioni dei consumatori.

La Polidream Assoutenti chiede:

–          di partecipare alla programmazione dell’Agenda Sanitaria e di convocare immediatamente la CRCU (Consulta Regionale Consumatori e Utenti), della quale è Presidente l’Assessore Regionale Loredana Capone, alla quale rivolgiamo un appello urgente in tal senso;

–          di essere presenti nelle commissioni  e agenzie di controllo regionali;

–          di redigere le Carte dei servizi della Qualità, dato che le ASSLL ad oggi ignorano la nostra legittimità a decidere gli standard di qualità;

–          di risolvere le numerose controversie in campo sanitario, nonché i casi di malasanità, con la Conciliazione paritetica, che non solo vedrebbe tagliati i tempi della giustizia, ma vedrebbe tagliate anche le spese notevoli per la gestione del contenzioso.

E’ un diritto/dovere delle Associazioni dei consumatori il controllo della spesa pubblica e della qualità farmaceutica, ospedaliera e non, la lotta agli sprechi ospedalieri e farmaceutici, troppi sprechi che hanno portato al commissariamento di quasi metà delle regioni, così come è urgente intervenire nel sistema di controllo sull’erogazione delle prestazioni, come previsto dalla legge 244 Art. 2 – comma 461 Finanziaria 2008, con un’attività di monitoraggio affidata alle associazioni degli utenti, che porterebbe enormi risparmi alle casse regionali.

Lotta allo spreco non vuol dire taglio secco delle strutture ospedaliere, e quindi riduzione netta dei servizi sanitari pubblici, andando così anche a favorire il privato, bensì ottimizzazione di tutte le risorse disponibili, programmazione a medio e lungo periodo e interventi tesi alla prevenzione, con campagne di educazione ad un nuovo stile di vita.

L’invecchiamento e l’impoverimento della popolazione ci chiama ad intervenire ogni giorno perchè i cittadini hanno bisogno sempre di più di cure e di servizi di qualità: abbiamo il dovere di garantire a tutti l’accesso alle cure; migliaia di famiglie sono lasciate sole e dobbiamo assolutamente aiutarle, quindi non è più accettabile alcuno spreco, ma non è nemmeno accettabile che i problemi si risolvano con la chiusura degli ospedali!

Angela Mannarini

Presidente Polidream Assoutenti e membro CRCU Puglia

 

ATTACCO ALLA SALUTE: POLIDREAM ASSOUTENTI DENUNCIA!


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Polidream Assoutenti denuncia un’altra legge che è passata in sordina alle spalle degli utenti: parliamo della legge che dà nuove indicazioni operative ai medici di famiglia sulle prescrizioni per visite specialistiche.

La Ministra Lorenzin con questa legge dice no alla prevenzione alla salute, calpesta il diritto alla salute (Codice del Consumo Art. 2) e favorisce la Sanità privatizzata.

Anche questa legge è nata senza la concertazione con chi tutela i diritti degli utenti, e cioè con le associazioni dei consumatori, che non fanno ancora parte dell’Osservatorio Nazionale della Salute.

Molti sono anche i medici che condannano la legge, poiché rischiano non solo sanzioni se non si attengono alle nuove direttive, ma anche di diventare complici di un disegno teso a far morire la prevenzione alla salute.

Non sono ben chiari i propositi della Lorenzin: salvare le casse del Servizio Sanitario Nazionale o rimpinguare le casse delle strutture private? Certo è che nei prossimi anni con questa legge aumenteranno i malati e quindi il costo per la Sanità sarà in realtà triplicato: ciò che si vuole risparmiare adesso lo si spenderà domani per 3 volte, visto che la stessa legge pensa a curare chi ormai è un malato cronico, e malati cronici si diventa se non si fa prevenzione.

La Polidream Assoutenti chiede alla Ministra, ai Presidenti delle Regioni e agli Assessori Regionali della Salute di coinvolgere le Associazioni dei consumatori, visto che a breve partiranno i tavoli di concertazione con le Regioni, tesi alla programmazione della fase operativa della stessa legge.

La nostra presenza, lo ricordiamo, è prevista dal Codice del Consumo e da varie leggi regionali, e diventa propedeutica per rivedere e migliorare la legge, che ha dimenticato le effettive esigenze degli utenti, quegli stessi utenti che numerosissimi e allarmati in questi giorni  si rivolgono ai nostri sportelli. Quegli utenti ai quali dal medico di famiglia viene detto loro che se il dolore che accusa è sopportabile può evitare di fare quel determinato esame diagnostico. Effettivamente è il caso di farlo quando sarà troppo tardi!!!??? A meno che l’utente non intaccato dalla crisi economica e dai tagli sulla pensione scelga la strada privata!!!

PIANO MOBILITA’ POLIGNANO: LE PROPOSTE POLIDREAM


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Polidream Assoutenti interviene nel dibattito aperto a Polignano a Mare sul Piano della Mobilità, che comprende anche il Piano Sosta e il Piano Ciclistico, tenuto conto che in realtà si tratta di un dibattito che si sta pian piano aprendo in tutte le località, in primis quelle a carattere turistico; ma comunque in tutte le realtà comunali vi è la grande esigenza di ridisegnare i piani del traffico, avendo come obiettivo la tutela dell’ambiente, la difesa degli utenti deboli della strada, il benessere collettivo e la crescita turistica, dato che la Puglia sempre di più diviene regione cercata e amata da viaggiatori di tutte le parti del mondo.

  • L’impianto generale e gli obiettivi del Piano sono assolutamente e ampiamente condivisibili, e per questo non c’è che da complimentarsi col tecnico redattore dello stesso Piani, che ha privilegiato l’ ecosostenibilità della mobilità, la tutela dell’ambiente, dei pedoni, della mobilità a due ruote, l’uso del trasporto pubblico, la disincentivazione dell’auto privata, puntando nettamente allo sviluppo turistico e al miglioramento della qualità della vita della cittadina;
  • per quanto riguarda il tema della mobilità casa-lavoro-scuole-uffici pubblici, va purtroppo detto che tali spostamenti avvengono in massa con l’uso dell’auto privata, provocando congestioni di traffico in determinati orari (si pensi ai bimbi accompagnati a scuola unitamente ai dipendenti che vanno a lavorare in municipio): vanno incentivati l’uso della bici, specie per i dipendenti pubblici, magari con una premialità pecuniaria in busta paga (come succede da anni nei paesi nordici), e l’uso del trasporto pubblico, che si ritiene ormai indispensabile;
  • a proposito di trasporto pubblico, si propone di istituire praticamente due linee, una che attraversi l’arteria cittadina che divide in due il paese, ovvero Via Sarnelli-Via San Vito, e una che sia una sorta di Circolare che, partendo dalla zona Campo Sportivo, faccia il giro della città, toccando anche i parcheggi di scambio, avendo cura sia del lato ecologico, e quindi con bus a metano o elettrici, e sia delle tariffe, che devono essere convenienti;
  • sempre a proposito di trasporto pubblico, diventa anche fondamentale far aumentare le corse da e per Conversano e Castellana Grotte, due cittadine molto frequentate dai  cittadini di Polignano, sia per ragioni scolastiche che per ragioni sanitarie, oltre che per lavoro, ma finora la penuria di corse ha provocato ovviamente l’uso massiccio dell’auto privata: nell’attesa che l’Ecometrò diventi realtà, occorre creare un tavolo di concertazione fra Amministrazione Comunale, Regione, Associazioni di Consumatori, Ferrovie Sud-Est e altre aziende di trasporto, in modo da risolvere quest’annoso problema;
  • per quanto riguarda il Piano Sosta, siamo d’accordo nel creare un ibrido fra ZSR -ZRU e ZTL, anche col pagamento di un contributo annuo per i residenti, a seconda delle auto possedute: si propone di far pagare 20 euro per la prima auto del nucleo familiare, 60 per la seconda e 120 dalla terza in poi, e che i relativi proventi finanzino direttamente il trasporto pubblico locale; pensiamo che queste tariffe, all’apparenza impopolari, non possano che essere in realtà condivise dai cittadini, in quanto ci sarà un risparmio di carburante e di tempo per la ricerca del parcheggio, ed inoltre avranno finalmente a disposizione un servizio di trasporto pubblico, che migliorerà anche la qualità dell’aria che respiriamo; per i non residenti, concordiamo con l’idea, mutuata dal capoluogo barese, di far pagare molto in centro e meno man mano che ci si allontana dal centro (2 euro l’ora in centro, 1 euro in semicentro, 0,50 euro più in periferia);
  • si rammenta anche, sia in tema di TPL che di sosta, il Comune deve far applicare l’art. 2 comma 461 legge 244/07, che prevede il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori nella stesura della Carta della Qualità dei Servizi, nella gestione delle controversie e delle relative procedure di conciliazione, nel monitoraggio dei servizi stessi e nell’effettuazione di una sessione di verifica annuale dell’andamento e delle problematiche del servizio;
  • proprio questa sessione di verifica annuale può diventare un tavolo di concertazione permanente fra Amministrazione Comunale, Dirigenza P.M. e associazioni consumatori, col coinvolgimento di tutte le categorie (in primis commercianti, artigiani, sindacati e anche aziende di trasporto ecologico e alternativo, come i risciò), che permetta di superare anche la figura del Mobility Manager, che si ritiene non indispensabile per la buona riuscita dei Piani in questione e oltremodo oneroso per le casse comunali;
  • per ciò che concerne la ZTL riferita al Centro Storico, siamo d’accordo nel creare un varco elettronico con sanzioni per gli attraversamenti dei non residenti, ma avendo cura di allargare gli orari per i residenti, soprattutto per quanto riguarda gli anziani e le operazioni di carico e scarico: in ogni caso, si propone che lo stesso tavolo di concertazione di cui sopra venga coinvolto quando si tratterà di definire i dettagli dell’ operazione;
  • in quanto alla mobilità ciclistica, la ns. proposta è di circondare Polignano di una pista ciclabile, anche promiscua, come propone il tecnico redattore, soprattutto nelle vie a larga carreggiata (via Sarnelli, Via Dogali, Via Papa Giovanni XXIII, Via Mazzini, Via Chiantera, etc.), in modo da incentivare fortemente l’uso delle due ruote e da trasformare nei prossimi l’anni la ns. cittadina in tal senso;
  • un capitolo a parte, molto importante, andrà dedicato all’educazione degli utenti, come lo stesso dibattito del 26 gennaio ha dimostrato: i cittadini soffrono spesso e volentieri della “sindrome di Nimby”, ovvero tendono a pensare al proprio orticello e ai loro peculiari problemi, senza preoccuparsi degli interessi altrui, della collettività, dell’economia in generale, dell’ambiente e del futuro; occorrerà programmare un ciclo continuo e permanente di incontri, coinvolgendo tutte le categorie sociali ed economiche, il mondo scolastico, le associazioni culturali e di ogni tipo, le parti politiche, non solo per far “digerire” decisioni apparentemente impopolari come quella del pagamento per le soste dei residenti, ma anche per far diventare il tema della mobilità tema di tutti, intrecciando tale questione con quello dell’interesse collettivo, non solo economico, ma anche ambientale e sociale, dato che migliore qualità della mobilità vuoi dire migliore qualità di vita per tutti.

Adesso Polidream Assoutenti chiede a tutti gli altri comuni della Puglia e delle altre regioni di aprire lo stesso positivo dibattito che si è aperto a Polignano a Mare, in modo da trasformare le nostre città in luoghi meno pieni di trasporto privato, con più mezzi pubblici ecologici, con più biciclette, con più isole pedonali, insomma con più salute e con meno inquinamento.

ENEL: ANCORA TARIFFE ERRATE PER LE SECONDE CASE!


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Polidream Assoutenti continua ancora a ricevere molti reclami da parte di utenti di forniture elettriche, soprattutto del gruppo Enel, che lamentano la tariffa errata per le loro seconde case.

Infatti a molti di questi utenti il gestore elettrico, non si sa perchè non si sa come, ha applicato la tariffa “USI DIVERSI” e non quella di “USO DOMESTICO NON RESIDENTE“, nettamente più bassa come importi.

Ovviamente Enel si difende dicendo che si è rifatta alle richieste originarie del consumatore, ma in realtà quasi sicuramente l’equivoco è dovuto a qualche errore degli operatori di call center; e queste sono le conseguenze deleterie della chiusura di tutti gli sportelli fisici di Enel! Non tutto si può fare per telefono, come hanno preteso ormai da un decennio i grandi vertici dell’azienda elettrica, prontamente imitati da tutti gli altri operatori del mercato libero!

In ogni caso, quando vi sono questi errori la procedura per il cambio gratuito di tariffa e per il rimborso di quanto versato in più negli anni precedenti è abbastanza semplice, e tutte le sedi di Polidream Assoutenti sono a disposizione dei consumatori interessati da questa anomalia. Che, attenzione, è molto difficile rilevare, dato che le bollette continuano ad essere scritte in caratteri minuscoli: quindi è bene portare presso le nostre sedi le proprie fatture relative alle seconde abitazioni, in modo che i nostri delegati possano rendersi conto della presenza dell’erronea tariffa.

RYANAIR NON RISPETTA I DIRITTI DEI CONSUMATORI!


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Ancora una volta Ryanair è riuscita ad ottenere una cospicua somma (12 milioni) dalla Regione Puglia per continuare ad effettuare i suo voli low cost sui cieli e sugli scali pugliesi; ma, a parte la grave ed illegittima mancanza di una vera e propria gara d’appalto o manifestazione d’interesse che coinvolga tutte le altre compagnie aeree, il vero problema è che la Regione Puglia non si è ancora accorta che la compagnia irlandese non ha un suo ufficio in Puglia e non rispetta nemmeno i sacrosanti diritti dei passeggeri, sanciti dal Regolamento Comunitario 261/04!

Sono centinaia i reclami aperti da Polidream Assoutenti per utenti di Ryanair, che hanno subito vari disservizi, dai ritardi di ore all’overbooking, dalla cancellazione di voli all’impossibilità di disdettare, etc. etc., e ai quali la compagnia aerea spesso e volentieri non risponde nemmeno o, se lo fa, lo fa nella sua lingua madre, ovvero l’inglese, ovviamente negando ogni addebito e rifiutando categoricamente di corrispondere i dovuti indennizzi ai consumatori, costringendoli quindi ad intraprendere una battaglia legale o addirittura a rinunciare ai propri diritti.

Non solo, ma queste contestazioni devono pure essere inviate a Dublino, dato che Ryanair non ha ancora un ufficio di rappresentanza in Puglia (dopo tutti i soldi che gli diamo da circa 10 anni!).

L’unica consolazione è data dal fatto che il foro competente per le controversie è quello di residenza del consumatore, grazie al Codice del Consumo, e quindi la causa si svolge nella nostra regione.

Ma è troppo chiedere alla Regione Puglia, e in primis all’Assessore ai Trasporti, Giannini, di imporre a Ryanair l’apertura di un ufficio di zona e di inserire nella convenzione delle sanzioni in caso di mancato rispetto dei diritti degli utenti? Ma, ancora meglio, Assessore, non sarebbe il caso di rispettare la Legge regionale sui diritti dei consumatori, che prevede espressamente la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori ogni qual volta la Regione attui norme e provvedimenti che riguardino gli stessi utenti?

Chiediamo pubblicamente all’Assessore ai Trasporti di convocare appositamente la CRCU (Consulta regionale dei Consumatori e Utenti), al fine di rivedere tutta la convenzione stipulata con Ryanair.

ACQUEDOTTO PUGLIESE: CONSUMATORI FANTASMA!


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Polidream Assoutenti si rivolge direttamente al Presidente della Regione Puglia, Emiliano, che sta prendendo a cuore le varie questioni e problematiche che attanagliano l’Acquedotto Pugliese.

Non è solo un problema di cambio dei vertici e di ennesimo scandaloso aumento delle tariffe, che in soli 5 anni sono aumentate di circa il 30%, a fronte di un’inflazione quinquennale nettamente sotto al 10%; il problema vero è la completa assenza dei consumatori, degli utenti dal tavolo della discussione e della concertazione.

Dobbiamo sempre ricordare a tutti che anche l’Acquedotto Pugliese si regge grazie al pagamento delle bollette di un milione di utenti? E non sarebbe normale, normalissimo invitare i rappresentanti dei consumatori ogni volta che si parla di tariffe, di servizi, e anche di consiglio di amministrazione?

Fra l’altro le associazioni dei consumatori, fra cui Polidream Assoutenti, che è la più anziana e rappresentativa nel territorio pugliese, sono già riunite in un organismo istituzionale, chiamato CRCU (Consulta Regionale Consumatori ed Utenti), che quest’ anno celebra il suo decennale: forse il Governatore non lo sa che esiste la CRCU e che, ai sensi della legge regionale 12/2006, deve essere consultata ogni qual volta si parla di interessi dei consumatori?

Non solo approviamo l’intenzione del Presidente di far reinsediare all’AQP un più democratico Consiglio di Amministrazione, ma gli chiediamo ufficialmente di inserire finalmente in tale consiglio un componente della CRCU, in modo che finalmente tutte le politiche dell’AQP siano decise insieme agli utenti.

Sono tante le cose da ridiscutere in tema idrico: le tariffe elevatissime; il sistema delle fasce, che penalizza le famiglie numerose; le sospensioni indebite e vergognose del servizio, che possono benissimo essere sostituite da azioni legali contro i veri morosi; il servizio idrico ancora carente in varie zone della regione; le infrastrutture promesse da anni e ancora da effettuare; la carta dei servizi da riscrivere; la procedura di conciliazione da rendere più elastica e più diffusa, in modo da risolvere bonariamente e gratis ogni tipo di controversia; gli uffici mancanti in moltissimi comuni della Puglia; etc. etc.

Caro Governatore, Polidream Assoutenti attende un suo gesto che faccia capire che all’AQP sta cambiando veramente qualcosa!