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Luglio, 2012 - Polidream

IRPEF E TASSE LOCALI: CONSUMATORI SOLO SPETTATORI (PAGANTI)?


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E’ di questi giorni la notizia che la nuova Amministrazione di Polignano a Mare, insieme ad altri numerosi enti locali, abbia raddoppiato l’aliquota dell’IRPEF comunale, portandola dallo 0.4 allo 0,8%; e sembra che altri aumenti di imposte locali siano all’orizzonte, almeno stando alle indiscrezioni giornalistiche.

E’ vero che la crisi sta mettendo in ginocchio anche e soprattutto i conti degli enti locali, ma la strada da seguire non può essere quella di trasferire tutti gli effetti della crisi sulle tasche degli utenti, tanto più che già ci ha pensato il governo centrale a far tirare la cinghia ai cittadini fino all’ultimo buco!

Almeno il governo, seppure timidamente, sta tentando di rivedere la spesa, cercando di tagliare sprechi e privilegi qua e là: a quando una “spending review” anche per i comuni?

Ma soprattutto: a quando un tavolo di concertazione con le associazioni dei consumatori, i sindacati e le organizzazioni di categoria, in modo da decidere insieme e democraticamente come gestire le entrate e le uscite comunali, facendo di tutto, di tutto, per non aumentare le imposte, che sono già al limite del limite?

Pertanto la scelta di raddoppiare “tout court” ed “ex abrupto” l’IRPEF comunale, senza la minima consultazione con le parti sociali, trova la Polidream Assoutenti fortemente contraria, al punto da chiedere l’immediato ritiro del provvedimento e la contemporanea costituzione di un tavolo di concertazione per la “spending review” comunale.

“IO NON VOGLIO IL FALSO” – NUOVE NOTIZIE DALL’ASSOUTENTI


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Assoutenti contraffazione

LE BOLLETTE PAZZE DELL’ENEL


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In questi giorni sono decine e decine i casi presentati presso gli sportelli della Polidream Assoutenti, tutti inerenti bollette di Enel Servizio Elettrico con importi stratosferici, nell’ordine di 5 – 10.000 euro per intenderci.

Cos’è successo? E’ successo che l’azienda elettrica ha finalmente cambiato gli ultimi contatori vecchi a molti utenti e ha conguagliato periodi di 3-4 anni tutti di botto!

Ma la cosa strana è che in quasi tutti i casi i conguagli sembrano frutto di macroscopici errori, probabilmente dovuti ad un guasto dei vecchi contatori, che hanno misurato un consumo giornaliero molto superiore a quello calcolato dai nuovi misuratori elettronici.

C’è anche da dire che la normativa da sempre impone all’Enel di leggere i contatori almeno una volta l’anno (parliamo ovviamente dei vecchi misuratori, poichè i nuovi sono teleletti a distanza), e in tutti questi casi di bollette pazze l’Enel ha letto il contatore solo a distanza di qualche anno, quando ha dovuto sostituirlo.

Proprio questa grave lacuna ha causato un mancato preallarme, sia nel caso che l’elevato consumo sia dovuto ad un guasto del contatore, sia nella malaugurata ipotesi che la causa sia in un guasto dell’impianto elettrico.

Pertanto la responsabilità va ascritta solo all’azienda elettrica, e comunque sta di fatto che in tutti i reclami trattati col nuovo misuratore, come per magia, i consumi si sono dimezzati, e questo può voler dire solo una cosa: il vecchio contatore era impazzito!

Consigliamo tutti gli utenti interessati di rivolgersi presso le sedi Polidream Assoutenti, in modo da essere assistiti adeguatamente in tutte le fasi della controversia, e ricordiamo a tutti i consumatori che esiste ormai la procedura di conciliazione anche con l’Enel: una procedura veloce, gratuita ed efficace, che evita costi e interventi legali, oltre a tagliare i tempi biblici della giustizia italiana.

POSTE: NO ALLA CHIUSURA!


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Polidream Assoutenti si appella al buon senso, al senso di concertazione e alla sensibilità che da sempre hanno caratterizzato i vertici di PosteItaliane, e dice un CHIARO, FORTE E TONDO NO alla chiusura di ben 1.156 uffici postali, paventata in questi proprio dall’amministrazione dell’azienda postale!

Lasciare senza uffici postali le piccole comunità e ridurre il servizio anche nei centri medio-grandi non è solo uno schiaffo alla memoria storica, ma soprattutto un boomerang per la stessa azienda, che vedrà ridurre drasticamente i propri profitti e la propria immagine!

Se proprio anche PosteItaliane si vuole lanciare nella moda della “spending review”, allora apriamo un serio tavolo di concertazione fra tutte le parti interessate (azienda, lavoratori ed utenti) e vediamo dove si annidano gli sprechi e le scelte sbagliate, a partire dai costi pubblicitari, dal lancio di prodotti inutili ed inutilizzati, dall’ottimizzazione del personale, dalle spese legali, per finire agli stipendi e alle pensioni d’oro di taluni dirigenti!

PosteItaliane receda da questo proposito, altrimenti Polidream Assoutenti sarà costretta a mobilitare i cittadini delle comunità interessate dai tagli!

GDF SUEZ ANCORA MULTATA DALL’ANTITRUST


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Sono ben due le sanzioni irrogate dall’Antitrust alla Gdf Suez (ex Italcogim), azienda leader nel settore del gas, per pratiche commerciali scorrette, soprattutto nel caso di vendite porta a porta.

E sono numerosissimi i casi del genere trattati dalle sedi della Polidream Assoutenti, ovviamente segnalati sia all’Autority del Gas che all’Antitrust. Casi che provocano enormi disagi fra gli utenti che, se non effettuano subito il recesso dal contratto, si ritrovano fra le mani un contratto indesiderato, con opzioni tariffarie ben più elevate del precedente gestore.

Tenuto conto che la Gdf Suez è una grossa azienda ed è diffusissima in tutta Italia, e specialmente al sud, Polidream Assoutenti fa un appello all’azienda: basta con le pratiche commerciali scorrette, basta con i sotterfugi per accalappiare clienti, e soprattutto basta con le mancate o ritardate risposte ai numerosi reclami inviati dalla nostra associazione!

E’ venuto il momento di attivare la procedura di conciliazione, in modo che ci sia comunque e sempre una definizione della controversia, dando certezze e garanzie sia al consumatore che alla stessa azienda.

E’ la procedura adottata dal gruppo Enel, da ENI, da Edison, insomma da tutte le aziende leader del settore energetico: manca all’appello solo la Gdf Suez!

L’Assoutenti ha già cominciato a dialogare con l’azienda, ma chiediamo un’accelerazione di questa concertazione, poichè i reclami sono veramente tantissimi e i consumatori cominciano ad essere non solo stanchi, ma anche arrabbiati!

PIATTI DI PLASTICA, RICICLO LUNGO!


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Finalmente piatti, bicchieri e posate di plastica si possono riciclare e differenziare.

Dal 1° maggio 2012 è operativo un accordo ANCI-CONAI che permette finalmente di mettere nel circuito della raccolta differenziata anche queste stoviglie, usatissime dai consumatori.

Negli scorsi anni Polidream Assoutenti aveva combattuto perchè i piatti di plastica potessero essere differenziati, così come tutto l’altro materiale di plastica, scrivendo soprattutto al CONAI in tal senso.

Finalmente questa bella notizia mette fine alle tonnellate di stoviglie di plastica che andavano a finire ingiustamente in discarica, anche se avremmo preferito che questa decisione fosse stata assunta molto tempo prima.

Una raccomandazione finale ai consumatori: ovviamente piatti, bicchieri e posate devono essere liberi da ogni residuo alimentare e da ogni tipo di sporcizia per essere differenziati per bene; quindi vanno prima lavati e poi riciclati!

Per qualsiasi consulenza, aiuto o dubbio in merito, i nostri sportelli sono a disposizione di tutti gli utenti.

SUCRALOSIO: MEGLIO STARE ALLA LARGA!


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Polidream Assoutenti consiglia vivamente tutti i consumatori di astenersi dagli alimenti che contengono il dolcificante chimico denominato sucralosio, altrimenti noto con la sigla E955.

Dopo l’aspartame, è il caso di un altro edulcorante artificiale a tenere banco, e soprattutto ad essere sotto accusa, perchè responsabile addirittura di casi di leucemia, come affermato da un recente studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna.

Dove si trova quest’ennesimo additivo sintetico che dovrebbe sostituire il tanto vituperato zucchero, che non ha mai fatto male a nessuno e il cui mancato impiego sta pure facendo chiudere un bel po’ di fabbriche?

Si trova nelle bevande, nei prodotti da forno, negli alimenti a lunga conservazione, e persino nei farmaci.

Quindi siamo costretti ad essere monotoni nel nostro eterno consiglio di leggere per bene le etichette e, nel caso di qualsivoglia difficoltà o reclamo, di recarsi presso le nostre sedi per essere consigliati ed assistiti.

Ma soprattutto Polidream Assoutenti ricorda ai consumatori che hanno un grande potere fra le mani: con le loro scelte di ogni giorno, anche per la spesa quotidiana, decidono il destino delle aziende e l’andamento del mercato. Ecco perchè occorre sempre premiare le imprese virtuose, non quelle che ci avvelenano la vita anche con additivi pericolosi come il sucralosio!

POLIDREAM ASSOUTENTI: MAI PIU’ SANGUE SUL MIO CELLULARE!


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I telefoni cellulari possono avere rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, ma abbiamo mai pensato a cosa comporta la produzione (e lo smaltimento) di tali aggeggi? Quanto costa realmente quell’oggetto così normale oggi per noi? Non in termini di denaro, ma in termini di vite umane e distruzione.

Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri cellulari, ma anche video camere, video giochi, apparecchi HI TEC (come la playstation), è  un metallo più prezioso dei diamanti, chiamato coltan, e serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.

Quasi nessuno lo sa, ma questo minerale è la causa principale di tanti conflitti, fra cui la guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo.

Perchè la guerra sul coltan? L’ 80 % del Coltan in circolazione a livello mondiale si trova solo in Congo, e alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi, che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese). Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo, ma anche dalle vicine Uganda e Rwuanda.

Ma come è facile prevedere, estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente.

Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude…

Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.

I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali: tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare armi, dar da mangiare ai soldati.

Oltre alle devastazioni causate dalla guerra, la ricerca del coltan sta provocando gravissimi danni ambientali, milioni di persone sono costrette a fuggire dalle proprie abitazioni, sia in seguito al conflitto (che prosegue nel disinteresse generale), sia perché le terre non si possono più coltivare. I lavoratori spesso sono bambini, sfruttati ed esposti alle malattie.

Un’altra conseguenza indiretta è la fuga verso Paesi sicuri, fra i quali c’è anche la nostra Italia. E  quando vediamo un immigrato ci chiediamo: “Perché non se ne sta al suo Paese? Cosa vuole qui da noi?”, dovremmo fare qualche riflessione in più e contare il numero di cellulari, PC, ipod, ipad e smartphone che ci ritroviamo. Magari ci accorgeremo che non è così indispensabile cambiare il cellulare ogni tre mesi o averne più di uno.   

Secondo le statistiche l’Italia è il secondo paese al mondo per possesso di telefonini, con una media di 1,22 telefoni per persona. Siamo secondi soltanto ad Hong- Kong.    

L’aumento di telefoni cellulari che ci circondano (ed in Italia ciò avviene a ritmi anche più elevati di quanto non accada nel resto del mondo industrializzato) dovrebbe portarci a riflettere. Le guerre congolesi, tuttora in corso, sono di per sé un motivo già abbastanza valido per non sentire più l’insensato desiderio di cambiare telefono troppo frequentemente.

Se ciò non bastasse, però, e se non vogliamo nemmeno parlare in questa sede di ciò che concerne il loro smaltimento, potremmo anche iniziare a pensare agli effetti sulla nostra stessa salute. Non solo per quel che riguarda la controversa questione delle loro “radiazioni”, ma per lo stress che può derivare dal costante aumento di spam che ci raggiunge ormai anche via sms, dal pericolo che arreca alla nostra sicurezza chi continua a guidare parlando al telefono, dalla dipendenza che hanno creato ad ogni fascia di età, dalla cafonaggine di chi ci parla affianco a voce alta e, perché no, dal fatto che un cellulare acceso dà modo a terzi, durante una conversazione, di poterci ascoltare, di poterci sorvegliare.

Pensiamoci un po’, alla prossima offerta tecnologica del centro commerciale. Per una mera questione di rispetto nei confronti di noi stessi, e di milioni di persone uccise o costrette ad emigrare per quelli che da nostre comodità si stanno addirittura trasformando in capricci.

CANONE TV E GARANTE DEL CONTRIBUENTE


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Polidream Assoutenti tratta quotidianamente varie controversie inerenti il pagamento del canone tv.

Subentri, decessi, cessioni, cessazioni, separazioni, e via dicendo: sono mille i motivi che fanno aprire delle contestazioni in merito da parte di moltissimi italiani.

E la gran parte dei consumatori non sa che, in caso di ricorso, il foro competente è quello di Torino. Vale a dire che, se un utente di Agrigento dovesse reclamare contro l’Agenzia delle Entrate di Torino, competente in materia di canone tv, la causa viene discussa presso la Commissione Tributaria del capoluogo piemontese.

Una regola assurda, che risale agli anni ’30 del secolo scorso e che nessun governo ha mai cambiato! Un’ altra delle assurdità italiche!

Ma molti ignorano pure l’esistenza della figura del Garante del Contribuente, presente in ogni Regione e istituita con l’approvazione dello Statuto dei Diritti del Contribuente (Legge 212/2000). Dopo aver esperito la fase del reclamo, tutti gli utenti tv possono presentare un esposto al Garante del Contribuente, ovviamente di Torino, per vedere riconosciute le proprie ragioni.

Spesso e volentieri Polidream Assoutenti ha utilizzato tale figura, e nel 90% dei casi il Garante ha dato ragione alla nostra associazione, tirando le orecchie all’Agenzia delle Entrate, il più delle volte sorda ed arrogante di fronte alle giuste rimostranze dell’utente.

Per questo Polidream invita tutti i consumatori che vivono controversie sul canone tv a rivolgersi presso le nostre sedi, in modo da veder risolto una volta per tutte il loro problema.