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Giugno, 2012 - Polidream

TONNO IN SCATOLA, DA DOVE VIENE?


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Le associazioni dei consumatori, Polidream Assoutenti in testa, in questi anni hanno ottenuto varie vittorie sul fronte dell’alimentazione, riuscendo ad ottenere l’indicazione della provenienza del prodotto su varie etichette, da quella dell’olio a quella della passata di pomodoro, dalle carni alla frutta e verdura, e via dicendo.

Ma mancano all’appello ancora molti alimenti, per i quali la normativa, sia comunitaria che nazionale, non prevede l’obbligatorietà della provenienza; e fra questi c’è il tonno in scatola che, come sappiamo, è un alimento usatissimo dai consumatori.

Basta guardare qualsiasi scatola di tonno per rendersi conto che sì, l’etichetta contiene gli ingredienti (tonno, olio e sale il più delle volte), ma non si può sapere qual è il Paese in cui il tonno è stato pescato. E la cosa assume contorni a dir poco paradossali, se si pensa che ormai per tutto il pesce che si trova in pescheria, compresi mitili e molluschi vari, vige l’obbligo di riportare la provenienza: perchè il tonno no?

I consumatori devono sapere da dove viene il tonno che comprano, anche e soprattutto per orientare al meglio le loro scelte di consumatori consapevoli e responsabili: in altre parole, devono sapere il paese d’origine del pesce, anche per rendersi conto delle modalità di pesca, oltre che della qualità dell’alimento, dato che vi sono ancora molti Paesi che pescano il tonno ancora in condizioni inumane e senza rispetto, nè del tonno nè dei lavoratori.

Polidream Assoutenti chiede con forza a tutte le Istituzioni preposte di adottare immediatamente una normativa in tal senso (bastano due righe!), ed intanto consiglia tutti i consumatori di orientare le loro scelte verso quelle aziende che, anche senza legge, stanno indicando la provenienza in scatola: per le opportune informazioni in merito ci si può recare presso tutte le nostre sedi.  

SOLLECITI EQUITALIA: POLIDREAM PROTESTA E CONSIGLIA


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E’ una valanga, quella che da mesi sta inondando le case degli italiani, sotto forma di spedizioni di Equitalia che contengono lettere di sollecito di pagamento.

A parte la considerazione che questo era il momento meno indicato, vista la grave crisi economica di gran parte dei consumatori, il problema vero è che la gran parte di questi solleciti è da cestinare.

Il primo motivo per cui queste lettere vanno messe da parte è che spesso non sono spedite per raccomandata, e pertanto non vi è alcuna prova dell’avvenuta ricezione. Ricordatevi che la regola aurea è una sola: se il creditore è sicuro dei fatti suoi, non invia mai una lettera normale, che sa di essere giuridicamente non valida ai fini dell’incasso.

Il secondo motivo, ancora più serio, è dato dal fatto che la gran parte di questi solleciti riguardano vecchie cartelle esattoriali cadute ormai in prescrizione. La cartella produce i suoi effetti per 10 anni e quindi, se prima non vi è stata una lettera raccomandata che interrotto il termine prescrizionale, la cartella non è più valida e il presunto credito va a farsi benedire!

Il problema vero è che gli italiani queste cose non le sanno, e dunque molti dei destinatari di questi indebiti solleciti ha affollato le sedi della Polidream Assoutenti, i cui delegati hanno provveduto a tranquillizzare gli agitati utenti.

Sta di fatto che Equitalia si “azzarda” ad inviare queste lettere indebitamente, provocando stati d’animo che possono sfociare anche in malanni seri. Quindi diciamo ad Equitalia di smetterla con questi comportamenti vessatori ed illegittimi, e soprattutto ai consumatori interessati di recarsi presso le nostre sedi per ricevere tutta l’assistenza possibile.

SANITA’ E TRENI, IN PUGLIA SI TAGLIA


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Inutile dire che Polidream Assoutenti è a dir poco arrabbiata col governo regionale pugliese, che da una parte taglia tranquillamente centinaia di posti letto e chiude ospedali per mettere a posto i conti, e dall’altra si fa scippare una serie di corse di Trenitalia, dopo aver scippato a sua volta questa battaglia alle associazioni dei consumatori della Puglia!

Insomma, un quadro poco confortante, che vede ancora una volta la giunta Vendola non rispettare una legge fatta dallo stesso governatore nel 2006, ovvero la 12/06, che ha riconosciuto i diritti dei consumatori della regione e ha stabilito il principio dell’obbligatorietà di consultazione in caso di normative, provvedimenti e scelte che coinvolgano gli interessi degli utenti.

Nel caso di Trenitalia, il governo regionale ha fatto finta di convocare il Consiglio Regionale Consumatori e Utenti in una pubblica assemblea, aperta anche e soprattutto ai giornalisti, che ovviamente hanno riferito che la battaglia contro Trenitalia era condotta da Vendola e non dalle associazioni dei consumatori, e poi non ha concordato nessuna azione unitaria, anzi è andato avanti per la sua strada “mediatica”, senza nulla ottenere.

E infatti, si può dire che la Regione si sia già arresa, mentre Polidream Assoutenti sta continuando la battaglia contro le scellerate scelte di Trenitalia.

Nel caso della sanità, invece, la Regione non si è preoccupata minimamente di ascoltare e convocare le associazioni dei consumatori, nè tantomeno di sentire le popolazioni interessate, e ha provveduto tranquillamente a chiudere varie strutture ospedaliere e a tagliare posti-letto per risparmiare le stesse risorse che non spenderebbe ( e Polidream Assoutenti lo dice da anni!) con una gestione più oculata della spesa farmaceutica e sanitaria in generale.

D’altronde, i recenti scandali della sanità pugliese hanno gettato luce proprio sulle modalità con cui avvenivano gli appalti ed ogni tipo di acquisto in campo sanitario: tangenti e costi esorbitanti di farmaci e attrezzature medicali che hanno fatto schizzare in alto il debito del comparto sanitario.

E alla fine chi deve pagare? Sempre i cittadini, che si vedono tagliare i servizi essenziali e che non sono nemmeno consultati in merito!

Ma soprattutto Polidream Assoutenti chiede con forza che i cittadini diventino controllori della spesa sanitaria: dobbiamo essere noi, democraticamente, a decidere come spendere le risorse per la tutela della salute, garantendo a tutti i servizi essenziali, farmaci meno costosi, tagliando tutti gli sprechi, ivi compresi gli stipendi elevati dei vari inutili managers, e controllando giorno per giorno le scelte dei nostri politici in merito.

Intanto diciamo a tutti gli utenti: SEGNALATE ALLE NOSTRE SEDI QUALSIASI PROBLEMA, DISAGIO O DISSERVIZIO SIA IN CAMPO SANITARIO CHE IN QUELLO DEI TRASPORTI, perchè dobbiamo inondare la Regione e le Aziende in questione di reclami e proteste!

ENI E ASSOUTENTI: SI RICONCILIA


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Il 6 giugno è stato sottoscritto tra Eni e le Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU il nuovo Regolamento di Conciliazione, che permetterà ai clienti Eni di utilizzare lo strumento della Conciliazione anche nel settore elettrico su tutto il territorio nazionale.   
 
Con il precedente accordo, siglato l’8 febbraio 2012, si era avviato un processo di sperimentazione, nel settore elettrico, valido solo in alcune regioni d’Italia: ora la nuova procedura conciliativa, viene estesa a tutti i clienti Eni, su tutto il territorio nazionale.
 
 Tra le novità principali, l’introduzione di compensazioni economiche in caso di vari ritardi e disservizi, lo snellimento della procedura di Conciliazione e la formazione più approfondita e mirata per i conciliatori. 
 
 Insomma, dopo un momento di appannamento dei rapporti fra il colosso energetico italiano e le associazioni dei consumatori, sembra che il dialogo sia ripreso con più forza e con una vera volontà di venire incontro alle esigenze degli utenti, risolvendo in modo gratuito e veloce le controversie che ormai si creano giorno per giorno, bolletta per bolletta.
 
Pertanto invitiamo tutti i consumatori che abbiano controversie con l’ENI a recarsi presso le sedi Polidream Assoutenti.  

 

 
 
 
 

 
 
 
 
 

 

TELEMARKETING, IL REGISTRO OPPOSIZIONI NON FUNZIONA


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Ormai è chiaro a tutti che il Registro delle Opposizioni, al quale gli utenti si iscrivono per non ricevere più telefonate commerciali indesiderate, non ha funzionato e non funziona per niente. Centinaia e centinaia sono i reclami che giungono alle sedi della Polidream Assoutenti, da parte di consumatori che si sono registrati per non essere più molestati dai soliti telefonatori imbonitori, e invece hanno continuato ad esserlo magari più di prima!

Non ha funzionato sicuramente l’aver delegato tale servizio ad una Fondazione, e non all’Autorità Garante delle Comunicazioni; non ha funzionato la mancata concertazione con le associazioni dei consumatori; non ha funzionato il meccanismo di comunicazione fra Registro e venditori molesti: insomma, non ha funzionato veramente un bel nulla!

Ma soprattutto, continua a non funzionare il sistema dei contratti telefonici che, secondo Polidream, dovrebbe essere abolito immediatamente, eliminando così alla radice il problema delle telefonate indesiderate. Il contratto effettuato per via telefonica è un contratto poco chiaro e trasparente, frettoloso, nel quale l’utente riesce a capire poco o nulla; e quindi occorre tornare ai contratti di una volta, quelli fatti nella sede dell’azienda o, tutt’al più, a domicilio, in modo che ci sia un contatto diretto fra consumatore e imprenditore che propone.

A questo punto Polidream Assoutenti chiederà l’abolizione sia del Registro delle Opposizioni che dei contratti telefonici ma, nel frattempo, chiunque venga ancora disturbato dai telefonatori indesiderati può recarsi presso le nostre sedi per avviare le procedure di reclamo direttamente contro l’azienda “molesta”: solo così ci si può liberare di questi veri e propri scocciatori!

SAN VITO BENEDICE GLI ANIMALI: POLIDREAM RINGRAZIA


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In occasione della festa patronale di San Vito martire, che si svolge a Polignano a Mare dal 14 al 16 giugno, ci sarà la terza benedizione degli animali da parte di San Vito, appuntamento proposto da Polidream Assoutenti e dall’associazione “Animali di San Vito”, promossa sempre dalla stessa associazione dei consumatori.

La cerimonia avverrà il 16 giugno, alle ore 17.30, presso l’altare del santo patrono, in Piazza Vittorio Emanuele, di fronte alla Chiesa di Santa Maria Assunta, e la benedizione verrà impartita dal Parroco della stessa chiesa, Don Gaetano Luca, anche quest’anno dimostratosi disponibile e sensibile verso gli amici a quattro zampe.

Molti si chiederanno: “Ma che c’entra la Polidream con la tutela degli animali?

La risposta è semplice: per gli amici a 4 zampe, soprattutto cani randagi, i comuni spendono, e a volte sprecano, fior di quattrini dei contribuenti: nei canili convenzionati gli enti locali pagano mediamente 700 euro l’anno per ogni cane custodito.

La Finanziaria 2008, al comma 461, ha dato alle associazioni dei consumatori l’importante compito di vigilare su tutti i servizi pubblici locali, ivi compresi i canili, e dunque diventa fondamentale il nostro apporto sia per tutelare la qualità della vita degli animali che per ottimizzare la spesa dei comuni.

Per esempio,  grazie ad un’iniziativa Polidream, mentre prima i randagi venivano presi a Polignano e portati a veterinari privati per la microchippatura, ovviamente con annesso pagamento del comune, da qualche mese i cani vengono condotti al canile sanitario di Putignano, che li microchippa e li custodisce per 60 giorni senza alcun esborso da parte del comune. Tutto questo in attesa dell’agognata apertura del canile sanitario a Polignano, impegno preso dalla precedente Amministrazione Comunale, e speriamo confermato dalla nuova.

Ma soprattutto, grazie sempre ad una proposta di Polidream Assoutenti, il Comune di Polignano a Mare ha deliberato di erogare un contributo annuo di 200 euro a tutti i cittadini che adotteranno un cane, possibilmente prendendolo proprio dal canile convenzionato: in tal modo le casse comunali risparmieranno 500 euro l’anno a cane, e i fedeli amici dell’uomo non vivranno più nelle tristi celle dei canili.

Un bel risultato e un bell’esempio da seguire, che Polidream Assoutenti sta proponendo a tutti i Comuni della Puglia e della Basilicata.

E ALLORA INVITIAMO CALOROSAMENTE I CITTADINI CHE NON HANNO ANCORA UN CANE AD ADOTTARLO E TUTTI COLORO CHE HANNO GIA’ ADOTTATO UN QUALSIASI ANIMALE AD AFFOLLARE COI LORO FEDELI AMICI L’ALTARE DI SAN VITO IL 16 GIUGNO 2012 A POLIGNANO A MARE.

 

RETE CARBURANTI IN PUGLIA: SI PUO’ FARE DI PIU’!


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Polidream Assoutenti ha partecipato, insieme alla CRCU Puglia, al tavolo di concertazione aperto dalla Regione Puglia per modificare la legge sulla rete dei carburanti.

Abbiamo giudicato mediamente buono l’impianto generale delle modifiche proposte alla normativa, aggiungendovi però 4 elementi che Polidream Assoutenti ritiene essenziali:

1) la legge parla di carburanti “ecocompatibili”, ma limitandoli al Gpl e al metano; noi riteniamo che l’elenco debba comprendere anche l’elettrico e l’idrogeno, le due fonti energetiche meno inquinanti esistenti sul mercato;

2) occorre effettuare grandi campagne di sensibilizzazione atte innanzitutto a far lasciare gli automezzi privati, ad utilizzare i mezzi pubblici e a far acquistare nuove automobili ecocompatibili, grazie anche alla previsione di incentivi regionali in tal senso;

3) l’attuale Commissione Regionale Carburanti conta un solo rappresentante dei consumatori, e ci sembra veramente poco: abbiamo proposto che siano almeno 3;

4) bisogna dare piena attuazione al piano di liberalizzazione della rete, in modo da aumentare la concorrenza e far abbassare i prezzi (vedi esempio della Ipercoop a Bari).

Sicuramente la Regione accoglierà queste indicazioni e sarà una vittoria degli utenti pugliesi e dell’ambiente.

IMPIANTI TERMICI: GELO TRA PROVINCIA DI BARI E CONSUMATORI


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Dopo un’estenuante braccio di ferro fra la Provincia, le associazioni dei manutentori e le associazioni dei consumatori, la Polidream Assoutenti ha deciso di non firmare il Protocollo d’Intesa per il controllo degli impianti termici del quadriennio 2012-2015.

Avevamo fatto le seguenti semplici e legittime richieste:

–         prevedere l’applicazione dell’art. 2 comma 461 Legge 244/07, con la previsione di un’azione di monitoraggio, gestita insieme alle associazioni dei consumatori, e di una sessione annuale di verifica degli impegni assunti, così come ottemperato da varie Provincie sul territorio nazionale;

–         attivare la procedura di conciliazione per dirimere le controversie fra consumatori e manutentori e/o Provincia;

–         lasciare invariato l’attuale tributo (bollino verde) di 15 euro, usando le eventuali plusvalenze di gestione per agevolare l’acquisto di nuove caldaie da parte delle fasce deboli degli utenti;

–         abbassare ad euro 60 il costo massimo dell’intervento di manutenzione;

–         eliminare del tutto il diritto di chiamata, da corrispondere al manutentore;

–         abbassare da 24 a 12 mesi la durata del Contratto fra utente e tecnico;

–         stabilire rimborsi a carico dei consumatori in caso di danni subiti o di comportamenti impropri da parte dei manutentori e della Provincia;

–         istituire un numero verde, funzionante almeno 8 ore al giorno, in grado di fornire tutte le informazioni agli utenti.

Le richieste di Polidream Assoutenti sono state in parte accettate, specialmente per quanto riguarda la conciliazione, ma su alcune di esse la Provincia ha preso solo un impegno vago ad attuarle successivamente. E’ una posizione che non ci piace, anche perchè qui si sta parlando della sicurezza e degli interessi economici degli utenti. oltre al rispetto di una normativa, il comme 461 della Finanziaria 2008, che obbliga espressamente le Province a far effettuare attività di controllo alle associazioni dei consumatori, che devono anche redigere una Carta della Qualità del Servizio.

Ecco perchè Polidream Assoutenti non ha firmato e chiede a tutti gli utenti che lamentano o lamenteranno un problema nel rapporto col proprio tecnico manutentore o con la stessa Provincia di Bari a rivolgersi presso le nostre sedi per attivare qualsiasi tipo di reclamo.

FASANO: SEMAFORO ROSSO PER IL COMUNE!


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La storia che vi stiamo per raccontare la dice lunga sul rapporto fra comuni e cittadini, anzi dovremmo dire sulla guerra che intercorre da sempre fra pubblica amministrazione ed utenti.

Il Comune di Fasano (BR), dopo un lungo periodo di spegnimento delle apparecchiature di controllo ai semafori posti sulla circonvallazione, decide nel 2011 di riattivare i cosiddetti “VideoRed”, cominciando ovviamente ad inondare gli inconsapevoli automobilisti di multe per presunti passaggi con semaforo rosso.

Senonchè, anche questi verbali (come quelli di qualche anno prima, quando la nostra associazione intervenne ottenendo l’annullamento di tutte le multe,) erano viziati da una serie di difetti che non li rendevano validi: in primis la non omologazione e taratura degli apparecchi, poi l’assenza dei vigili al momento dell’infrazione, e infine la mancata autorizzazione prefettizia.

Insomma, ancora una volta i Giudici di Pace di Fasano davano ragione ai nostri ricorsi, annullando i verbali e i relativi importi.

Ma il Comune di Fasano non si arrendeva, e addirittura ricorreva in appello, assoldando con un’apposita gara degli avvocati d’assalto, che avrebbero eccepito tutte le sentenze alla modica tariffa di 50 euro a ricorso, scatenando anche le ire dell’Ordine degli Avvocati, ma soprattutto intimidendo così gli utenti che, per paura di un giudizio d’appello a costi molto elevati, avrebbero deposto le armi.

Invece non ci siamo arresi, e molti automobilisti, come in una partita di poker, sono andati a “vedere” le carte dell’avversario, e sta di fatto che le prime sentenze dei giudici d’appello hanno confermato in pieno il giudizio di primo grado, imponendo anche al Comune di Fasano il pagamento di tutte le spese legali, circa 1.000 euro!

Poichè ci sono 200 impugnazioni, e sicuramente il Comune le perderà tutte, questo significa una perdita secca di 200.000 euro per le casse del Comune di Fasano!

Non solo. Intanto lo stesso Ente ha già provveduto pure a spegnere i VideoRed, e quindi anche il loro acquisto diventa uno spreco niente male!

Ma non finisce qui: sembra che il Comune, non contento, stia affilando le armi per giungere in Cassazione! Aggiungere commenti è quanto mai superfluo!

Ma una considerazione preme fare: tenuto conto che i verbali in questo periodo sono stati più di 4.000 e che solo un quarto di essi sono stati portati in giudizio, va detto a tutti gli automobilisti che hanno pagato che va fatta immediatamente l’istanza di rimborso, perchè il Comune, già supercondannato, ha incassato tali cifre indebitamente. Quindi consigliamo tutti gli interessati di recarsi presso le nostre sedi per attivare la richiesta di rimborso.

MUTUI, SPREAD ALLE STELLE!


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E’ da mesi che sentiamo parlare di spread, riferito al differenziale fra i titoli di stato tedeschi e quelli italiani, che sembra essere diventato l’incubo e il parametro dell’odierna economia.

Ma c’è un altro spread di cui invece si parla poco e che interessa molto di più i consumatori: ci riferiamo al “guadagno” che prendono gli istituti bancari quando erogano i mutui casa.

Ebbene, un annetto fa questo spread era circa al 2%, oggi invece non è mai sotto al 4% e giunge fino al 6%! Il che significa che il costo del danaro, che era ed è all’1% (tasso BCE), negli ultimi mesi è salito al 6-7% per chi è costretto ad accendere un mutuo (per quei pochi fortunati ai quali le banche aprono ancora l’avaro rubinetto creditizio!).

Non è assolutamente giusto, e nemmeno logico, che le banche italiane stiamo prendendo tutto questo guadagno sul danaro che prestano, con la solita scusa della crisi economica. Scusa che diventa ridicola, se si pensa che proprio  in tempi di crisi i tassi debbano abbassarsi!

Il governo ha il sacrosanto dovere di intervenire su tale questione, non è possibile stare solo a guardare: chissà come chissà perchè, le banche vengono sempre toccate poco, da qualsiasi governo, politico o tecnico che sia!

E mentre la nostra opera di pressione sul governo sarà incessante, consigliamo tutti i consumatori di rivolgersi presso i nostri sportelli per essere comunque consigliati al meglio prima di attivare un qualsiasi mutuo, perlomeno scegliendo gli istituti meno cari e con meno spese.