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Febbraio, 2012 - Polidream

BLACK OUT: GLI UTENTI VANNO RIMBORSATI!


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Ultimamente i black-out elettrici, gli sbalzi di tensione, le interruzioni del servizio, anche a causa dei forti eventi metereologici, si stanno succedendo causando guasti ad elettrodomestici o apparecchiature varie.

In questi casi il fornitore di energia l’elettrica, l’ENEL o altro gestore, è responsabile dei danni causati e deve indennizzare l’utente sia per le riparazioni eseguite che per le sostituzione dei prodotti irrimediabilmente rotti.

 Tutti i gestori di energia elettrica, in primis l’ENEL, sono debitamente assicurati per tali casistiche, e quindi non ci dovrebbero essere problemi. Invece ce ne sono, eccome!

 Ultimamente l’ENEL accampa mille scuse e pretesti per non aprire nemmeno la pratica di sinistro con la compagnia assicurativa: il consumatore non ha chiamato il servizio guasti (per la cronaca, l’803500), l’interruzione di fornitura non risulta da alcun atto, gli addetti al servizio si sono recati sul posto e non hanno notato anomalie, e via dicendo.

 Sta di fatto che gli utenti non solo sono rimasti al buio, non solo hanno subito dei danni alle apparecchiature di casa, ma si vedono anche negare il giusto rimborso!

 Abbiamo sollevato il problema all’Autority dell’Energia, sollecitando un intervento atto a ripristinare la legalità e a far indennizzare giustamente i consumatori danneggiati. Ma intanto vorremmo caldamente sollecitare l’ENEL e tutti i fornitori di energia ad inserire tale casistica in quelle che prevedono la procedura di conciliazione, senza costringere così i consumatori ad attivare le lunghe e costose (anche per ENEL) vie legali.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE, CONTROLLANO GLI UTENTI


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Sarà Polignano a Mare uno dei primi comuni italiani ad applicare il disposto del comma 461 Finanziaria 2008 nell’appalto della pubblica illuminazione?

Molto probabilmente la risposta sarà affermativa, visto che nello stesso Comune la norma è stata applicata già sul servizio di custodia dei cani randagi e sta per andare in vigore sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Ricordiamo che questa importante normativa permette finalmente la partecipazione degli utenti (gli azionisti unici della macchina amministrativa, grazie ai loro tributi!), mediante la rappresentatività delle associazioni dei consumatori, incaricate di redigere una Carta della Qualità del Servizio, di curare la procedura di conciliazione in caso di contriversia fra cittadino ed azienda erogratice del servizio e di monitorare permanentemente l’andamento dello stesso servizio. Un’autentica rivoluzione per gli utenti della pubblica amministrazione, che finalmente potranno decidere in prima persona sulle politiche inerenti i servizi pubblici locali.

Si tenga anche conto che l’appalto della pubblica illuminazione di Polignano a Mare gestirà risorse per centinaia di migliaia di euro, e si può ben capire come sia importante che i consumatori sappiano non solo come si spendono tali soldi, ma soprattutto che decidano le modalità del servizio e ne controllino l’applicazione.

Adesso non resta che sperare nella piena attuazione di questa legge fondamentale da parte di tutti gli enti locali, a partire dal Comune di Polignano a Mare, che sta facendo da apripista non solo in Puglia ma in tutto il meridione d’Italia.

CANONE COMPUTER/TV, LA RAI SI ARRENDE


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E’ durato solo qualche giorno il goffo tentativo della RAI di far passare ogni personal computer come apparecchio atto alla ricezione di programmi televisivi, e per questo sottoponibile al pagamento del canone tv.

La valanga di proteste che ha investito la RAI ha fatto fare marcia indietro alla dirigenza amministrativa dell’azienda, che proprio oggi ha emanato una nota con la quale chiarisce che le lettere giunte a tutti gli esercizi commerciali, uffici e sedi di associazioni si riferivano solo a computer usati come apparecchi televisivi, e non ad ogni pc.

Quindi, niente canone per negozianti e qualsiasi tipo di ufficio che usi il computer a fini lavorativi.

In questi giorni anche la nostra associazione, sull’onda di centinaia di reclami pervenuti alle nostre sedi, aveva provveduto a protestare contro la RAI per la scellerata ed arbitraria interpretazione di una norma risalente al 1938, quando mancavano ancora un paio di decenni alla prima comparsa dei computer. Poi hanno contestato anche tutte le associazioni delle categorie interessate e, siccome l’unione continua a fare la forza, la RAI si è rimangiato il testo delle migliaia di lettere intimidatorie già inviate agli utenti interessati.

Restano tre problemi sul tappeto:

1) chi stabilirà l’uso del computer e se deve pagare o meno il canone, tanto più che è risaputo che, se si naviga in internet, si può accedere anche ai programmi televisivi?

2) la RAI dovrebbe inviare comunque lettere di scusa e di giustificazione agli utenti destinatari delle lettere di questo periodo;

2) perchè è la RAI ad adottare queste iniziative, quando l’ente preposto è l’Agenzia delle Entrate?

Chiediamo ufficialmente che, in tema di abbonamento tv, la RAI non muova più un passo, comprese le solite lettere minatorie che manda ai consumatori presunti morosi od evasori, e che invii immediatamente una lettera di scusa a tutti i cittadini interessati.

POLIGNANO: PIANGE DI NUOVO IL TELEFONO!


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E’ successo in una vasta frazione di Polignano a Mare: il 3 febbraio scorso un forte temporale ha letteralmente distrutto la centrale Telecom che serve tutta la zona, e centinaia di famiglie e decine di esercizi commerciali sono rimasti all’improvviso senza linea telefonica.

Ovviamente il caso è reso ancora più grave proprio dall’ubicazione periferica del territorio interessato, la frazione di Casello Cavuzzi e dintorni, ovvero la bellissima, frequentatissima e abitatissima collina della cittadina di Domenico Modugno, il grande cantautore nato proprio a Polignano e che cantava “Piange il telefono”.

Lungi da noi l’imprecare contro un evento atmosferico che, come sta succedendo ormai spesso, si è rivelato terribile e di fortissimo impatto, causando la rottura delle linee telefoniche. Ma com’è possibile che, a distanza di ben 18 giorni, non si è ancora riusciti a riparare il guasto?

La zona in questione conta non solo moltissimi residenti che ci abitano tutto l’anno, ma anche parecchi esercizi commerciali, soprattutto ristorativi, che stanno subendo un notevole danno agli incassi, non potendo prendere prenotazioni o dare informazioni per telefono.

E’ vero che l’ attuale normativa indennizza in questi casi sia residenti che utenze affari ma, se per gli utenti domestici 7,50 euro al giorno possono anche essere sufficienti per risarcire il disagio, i 15 euro giornalieri previsti per le attività commerciali sono veramente ben poca cosa!

Ovviamente stiamo sollecitando innanzitutto la Telecom per l’immediato ripristino del servizio, ma in fase di reclamo e di successiva procedura di conciliazione chiederemo sia al gestore della rete che alle altre aziende telefoniche di corrispondere indennizzi più rapportati alle perdite delle aziende.

Pertanto invitiamo tutti i consumatori interessati a recarsi presso la sede Polidream Assoutenti di Polignano a Mare per avviare la procedura di reclamo con la richiesta di risarcimento danni.

IL “TRIBUTO” ALLA RAI: LA VERITA’!


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Finalmente, dopo la fatidica data del 31 gennaio, è finito il tam tam della pubblicità sul pagamento dell’altrettanto famigerato e impropriamente definito “canone RAI“.

 Lo ripetiamo agli utenti che ancora non lo sanno, ma la tassa annuale che si paga a gennaio è un vero e proprio tributo che si paga non perchè si guardano i programmi RAI, ma perchè si è possessori di uno o più apparecchi televisivi.

Eppure sulla stessa RAI c’è stato un martellamento senza fine, un po’ diverso nella terminologia rispetto agli altri anni, proprio perchè le nostre denunce evidentemente sono riuscite a modificare gli spots pubblicitari: adesso si è parlato di “canone tv”, di “tributo”, ma alla fine lo spot era comunque firmato RAI! Una contraddizione bella e buona!

La verità e che l’80% delle risorse del canone vanno alla RAI, ma il restante 20% va ad emittenti private e a varie istituzioni che, a quanto pare, anche loro dovrebbero ringraziare tutti gli utenti in regola col pagamento.

A proposito di pagamento, diciamo ai consumatori che ancora fanno l’errore di disdettare il canone dicendo alla RAI “non ti guardo“, di non continuare a farlo, perchè incorrerebbero in sanzioni e rogne varie.

I modi per disfarsi del canone TV sono sempre e solo 2:

suggellare il proprio televisore, alla presenza dei funzionari della RAI o della Guardia di Finanza, pagando anche un’ulteriore tassa di 10 euro;

 – cedere il proprio apparecchio ad un altro, effettuando una raccomandata apposita, riferendo il numero di ruolo dell’abbonato al quale si è trasferita la propria tv.

Sempre a proposito di pagamento, è bene anche specificare che la sanzione minima prevista per chi paga fino al 29 febbraio 2012, ma anche la sanzione per chi va oltre tale data, è assolutamente evitabile, dato che per legge gli importi al di sotto dei 20 euro non possono trasformarsi in cartelle esattoriali. Pertanto consigliamo a chi non riesce a pagare nei termini di pagare solo la tassa dei 112 euro e basta. Anche perchè queste benedette sanzioni applicate sono “usura mascherata“: 5 euro su 112 euro per un mese di ritardo significano circa il 50% di interesse annuo! E quindi non pagarle, specialmente per chi è in ristrettezze economiche, diventa legittima difesa!

Ovviamente, tutte le nostre sedi sono a disposizione dei consumatori per l’espletamento di ogni tipo di pratica o di reclamo in tema.

ACQUEDOTTO PUGLIESE: ANCORA AUMENTI ILLEGITTIMI!


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L’Acquedotto Pugliese se ne infischia del risultato referendario, che aveva apertamente vietato la remunerazione del capitale investito, ed aumenta le tariffe idriche di ben il 7%!

Stanno giungendo già le prime bollette a casa degli utenti pugliesi, con l’amara sorpresa di un incremento non solo illegittimo, ma anche elevato, ben oltre il tasso d’inflazione attuale, intorno al 3%.

Decisione, quella dell’aumento, presa peraltro dall’Autorità d’Ambito Territoriale (AATO), dal 2012 trasformata in Autorità Idrica Pugliese, senza la convocazione di alcun tavolo di concertazione con le associazioni dei consumatori.

Ci rivolgiamo direttamente alla nuova Autority regionale, presieduta dal Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e all’Assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati: questo aumento s’ha da togliere!

Altrimenti saremo costretti a chiamare tutti gli utenti e gli amministratori condominiali presso le nostre sedi per pagare le bollette che giungeranno, autodecurtandosi l’aumento applicato.

L’argomento, tra l’altro, sarà oggetto di un incontro che avverrà in settimana fra tutte le associazioni dei consumatori e il Forum dell’Acqua, per avviare insieme azioni di forte protesta per il mancato rispetto dell’esito referendario di giugno 2011.

Invitiamo tutti i consumatori pugliesi ad affollare i nostri sportelli non appena arrivano le fatture dell’acquedotto, per inoltrare il reclamo ed effettuare il pagamento senza l’incremento tariffario.