Dicembre, 2011 - Polidream

30 Dicembre 2011

CONSUMUSIC- Dal musicante al consumusicatore

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La musica è un bene e come tale la si consuma, comprando un album o scaricando un brano da iTunes. Tante però sono le volte che si acquista il prodotto senza conoscerne i contenuti, rimanendo poi delusi: così il cd viene riposto sullo scaffale e i soldi spesi non tornano più, poiché non esiste in quest’ambito il “Soddisfatto o Rimborsato”.

Un’ intelligente soluzione però ci sarebbe, ed è quella adottata dal giovanissimo e talentuosissimo Davide Mogavero, secondo classificato nella quarta edizione del celeberrimo talent “x Factor”: ha reso più che partecipi i numerosissimi fan che lo seguono, raccolti nella MogFamily ♪ (la sua “famiglia” ufficiale) , utilizzando la sua pagina Facebook (http://www.facebook.com/davidemogaveroufficiale ) come mezzo di comunicazione diretta.

Ogni mercoledì infatti, il giovane cantante sottopone i suoi sostenitori a dei quesiti, della serie: “In quale locale della vostra città vi piacerebbe si facesse il primo concerto di inediti, in cui sceglieremo assieme le canzoni del NOSTRO cd?”, oppure “Quante canzoni in lingua inglese vorreste ci fossero nell’album?”, o ancora “Con quale artista mi vorreste sentire duettare?”. Inoltre, fa “assaggiare”, come lui stesso ama dire, alcuni dei brani che, se piacciono, finiranno nel cd: si tratta di una vera e propria “degustazione musicale”, che rispetta interamente quelli che sono i principi delle associazioni a difesa dei consumatori, poiché di questa trae beneficio il cantante, che così sa in anticipo cosa il pubblico acquista e cosa no, ma soprattutto l’acquirente, il quale sa cosa compra. Se vogliamo, questa soluzione è probabilmente positiva anche per quanto riguarda la battaglia contro la pirateria.

Insomma, è la prima volta in assoluto che un artista assume questo comportamento nei confronti di coloro che consumeranno il suo prodotto, perciò altro non resta che sperare che tutto il mondo della musica ne venga contagiato. E allora sosteniamo l’artista che rende il consumatore protagonista: a tal proposito aiutiamo Davide Mogavero a perpetrare questo bel contagio, iniziando col farlo salire sul palco dell’Ariston attraverso un click: basta iscriversi alla pagina http://www.facebook.com/SanremoSocial e di lì seguire le indicazioni per il voto.

27 Dicembre 201131 Dicembre 2011

LA FILASTROCCA DI NATALE 2011

NATALE PER MONTI

A Natale Mario Monti

non ci fa tornare i conti

c’era già Giulio Tremonti

che ci tolse pure i ponti

Ora abbiamo la Fornero

e non credo per davvero

che arriviamo alla pensione

senz’appoggio del bastone

Se nascesse oggi Gesù

dentro la sua grotta blu

pagherebbe anche l’ICI

e l’imposta sugli amici:

su qualsiasi persona,

sia cattiva oppure buona,

che adorasse il bimbo bello

verserebbe un balzello

E a Giuseppe con un figlio

il Presidente del Consiglio

manderebbe i saluti

aumentando i contributi

Per Maria che è la mamma

ci sta già un altro programma:

se il bambino starà male

a sue spese è l’ospedale

I Re Magi seguiranno

la cometa il nuovo anno:

con la luce che è aumentata

la bolletta è più salata

Tu Gesù cosa puoi farci

sei venuto per salvarci

ma coi nostri governanti

non ce la fanno neanche i santi

Ma noi non ci arrenderemo

e contro Monti lotteremo

se il panettone mangerà

la colomba non vedrà

e contro chi ci vuole male

sarà uno splendido Natale

e alla faccia dei politici

sarà un bel duemilaedodici!

23 Dicembre 201123 Dicembre 2011

BUON NATALE E BUON 2012 A TUTTI I CONSUMATORI!

LA POLIDREAM ASSOUTENTI AUGURA A TUTTI UN SERENO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO, con l’auspicio che siano feste dedicate alla solidarietà, alla spiritualità, alla riscoperta della famiglia e dei valori più tradizionali.

In questo periodo dedichiamo tutti un pensiero particolare, e possibilmente un’azione concreta, ai consumatori più deboli, quelli che non hanno quasi nulla, specialmente i piccoli, che sono l’immagine attuale di Gesù Bambino. Adottare un bimbo, a distanza o direttamente, anche se in temporaneo affido, è il gesto più bello per celebrare a pieno il Natale.

Ma ricordiamo anche a tutti i consumatori di fare acquisti consapevoli, critici, ecosostenibili e solidali.

Non si può, per esempio, comprare una pelliccia o un capo di abbigliamento che riporti pelli di animali, perchè in tutti i casi questo significa la sofferenza e la morte di un altro essere vivente! Non a caso la scena natalizia vede la presenza attiva di un bue ed un asinello, che non vengono nè scuoiati nè uccisi!

Cerchiamo di privilegiare, in campo alimentare, acquisti a chilometro zero e prodotti artigianali: meglio il pesce locale o il panettone prodotto da una pasticceria del luogo.

Se proprio dobbiamo effettuare un regalo più o meno esotico, ci sono i negozi del mercato equo e solidale e di tante associazioni, come Emergency, i cui proventi finanziano aiuti alle popolazioni in guerra o economicamente svantaggiate.

La corsa al regalo tecnologico non è assolutamente da condividere, perchè telefonini, computer, box interattivi e quant’altro hanno bisogno di tanta energia per funzionare, ed energia vuol dire petrolio, distruzione dell’ambiente, guerre. Perchè non tornare ai sani giochi da tavolo, alla dama, agli scacchi, agli innumerevoli giochi di carte e di società, che abbisognano di zero energia, ma di tanta intelligenza, di grande allegria e soprattutto di compagnia?

Forse questo periodo di crisi economica ha un che di positivo: ci farà fermare, assaporare di più il nostro tempo, riscoprire la semplicità, il sorriso, la solidarietà, lo stare insieme. Così sarà veramente un BUON NATALE e uno SPLENDIDO ANNO NUOVO!

20 Dicembre 2011

ENEL E CODICI FISCALI MANCANTI

In questi giorni l’ENEL sta inondando le case degli italiani con lettere che chiedono la comunicazione del codice fiscale, laddove manchi nelle fatture.

La cosa sta riguardando migliaia di condomini che non hanno mai riferito all’ENEL il proprio codice fiscale, e fin qui tutto regolare. Anche se questo significa recarsi presso l’Agenzia delle Entrate per chiedere il codice fiscale, e magari pagare qualcuno per effettuare tale servizio.

Ma il vero problema nasce quando la lettera giunge agli eredi di un utente deceduto, che ovviamente non possono dare un codice fiscale di un defunto e sono costretti non solo a comunicare il dato fiscale di uno degli eredi, ma anche ad effettuare l’operazione di subentro della stessa utenza. Che è gratuita se si riferisce ad un’abitazione di residenza, cioè ad un uso domestico residente. Ma è onerosa, intorno ai 100 euro, se si tratta invece di una seconda casa, cioè di un uso domestico non residente, o comunque di un uso diverso dall’abitazione.

E qui tocchiamo un autentico tasto dolente, perchè è il caso di affermare che la spesa non vale l’impresa! Non è possibile che il cambio di un nome e cognome debba costare così tanto! Non è da paese civile! Un paese che, vogliamo ricordarlo, ha già la tariffa elettrica più elevata del mondo!

Pertanto chiediamo ad ENEL di non applicare alcun costo in tali casi e a tutti gli utenti interessati di recarsi presso le nostre sedi per avviare il relativo reclamo nei confronti dell’azienda elettrica.

20 Dicembre 201120 Dicembre 2011

ACCERTAMENTI FISCALI LOCALI E INADEMPIENZE COMUNALI

Si sa, verso la fine dell’anno si scatena la corsa al recupero di creduti, presunti o meno. Lo fanno le grandi aziende, da quelle telefoniche a quelle energetiche, dal più piccolo degli imprenditori alla più grande delle industrie. Ma lo fanno anche gli enti locali, i comuni in primis. Specialmente quando sta per scadere il periodo di prescrizione.

E’ il caso dell’ICI relativa al 2006, che si intende prescritta a fine 2011, se il comune in questione non si sbriga ad inviare al presunto moroso un atto di accertamento.

E’ quello che è successo, per esempio, a Polignano a Mare (Ba), dove l’Ufficio Tributi Comunale ha recapitato una valanga di atti di accertamento a cittadini considerati praticamente evasori dell’imposta comunale sugli immobili per l’annualità 2006.

In realtà, si è scoperto poi che la gran parte dei cittadini aveva regolarmente pagato, solo che gli immobili destinati ad abitazione principale erano stati trattati come seconde case, facendo scattare così aliquote ben più elevate.

Ovviamente i contribuenti si sono recati in massa presso l’Ufficio Tributi, che ha provveduto all’annullamento degli avvisi di accertamento, ma non è giusto che il cittadino sia disturbato inutilmente ed ingiustamente a causa di un errore così banale. Lo Statuto dei Diritti del Contribuente prevede che, in tali casi, non si debba inviare subito all’utente l’accertamento, ma una lettera bonaria, con la quale si invita il contribuente ad esibire ricevute di pagamento o a spiegare eventuali mancanze. E questo non è stato fatto, ed abitualmente non viene fatto da quasi nessun Comune d’Italia, in barba alla legge.

Ma la cosa che fa più male è la disparità di trattamento che c’è ancora fra Pubblica Amministrazione e sudditi, pardon cittadini: se sbagliano gli utenti vengono castigati immediatamente con sanzioni, penali ed interessi da capogiro; se sbagliano le Istituzioni non è previsto nessun rimborso per gli utenti.

E’ una legge sbagliata e occorre che venga previsto al più presto un indennizzo automatico per i cittadini ai quali giungono atti erronei o ai quali si fa solo perdere tempo! Per questo invitiamo tutti i consumatori interessati a venire presso le nostre sedi per sottoscrivere un’apposita istanza di rimborso al Comune.

20 Dicembre 2011

BILANCIO PUGLIA E CONSUMATORI FANTASMA

Per l’ennesima volta Polidream Assoutenti è costretta a denunciare l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Puglia senza la dovuta consultazione con le associazioni dei consumatori.

Non è solo una dimenticanza o una svista, è un atto il-le-git-ti-mo! Sì, perchè la legge regionale n. 12/06 sui diritti dei consumatori, fatta dalla precedente Giunta Vendola, all’art. 2 impone la consultazione delle associazioni che rappresentano gli utenti su ogni atto o legge regionale che li riguardino, tramite la Consulta Regionale dei Consumatori ed Utenti (CRCU), presieduta dalla Vice Presidente, D.ssa Capone.

E non ci si può certo scusare, dicendo che il bilancio non c’entra coi consumatori! I quali, alias contribuenti, reggono praticamente, con le loro tasse, coi loro tickets, con le loro bollette, con le loro multe, coi loro contributi, con le loro buste paga, con le loro pensioni, tutto il bilancio regionale; e poi quando si arriva al momento decisionale, non vengono nemmeno ascoltati?

Per giunta in un periodo veramente amaro per le tasche dei consumatori, che tra l’altro ha visto proprio il partito del governatore Vendola criticare aspramente il governo Monti per la mancata concertazione con le parti sociali. Però, poi, in casa propria si fa lo stesso errore!

CHIEDIAMO ALLA D.SSA CAPONE E A TUTTO IL GOVERNO REGIONALE UN IMMEDIATO INCONTRO, CHE CONDUCA ALL’IMMEDIATA APERTURA DI TAVOLI DI CONCERTAZIONE CON TUTTI GLI ASSESSORATI, PER RIVEDERE TUTTE LE POLITICHE SIN QUI DECISE DAL GOVERNO REGIONALE!

17 Dicembre 201119 Dicembre 2011

MANOVRA: CONSUMATORI BASTONATI!

Questa nuova manovra darà il colpo definitivo ai consumatori italiani: fra aumento dei carburanti e di tutto ciò che ci gira attorno, riscoperta dell’ICI sulla prima casa, mancate liberalizzazioni, pensioni ritardate, contributi più elevati, nuovi bolli e quant’altro, la spesa della famiglia italiana media aumenterà di almeno 2.000 euro l’anno!

Com’è possibile partorire provvedimenti di tal genere in tempi di recessione economica? E’ normale che vi sarà una contrazione dei consumi ancora maggiore, anche un bimbo delle elementari lo capirebbe!

Come capirebbe che sarebbe bastata una piccola patrimoniale oltre i 500.000 euro, lo snellimento della macchina amministrativa, con abolizione immediata di tutte le province e di tutti i comuni al di sotto dei 10.000 abitanti, col dimezzamento secco di tutti gli stipendi lordi di deputati, ministri, governatori regionali, assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali, per risolvere d’incanto i problemi finanziari, incassando ben più dei 30 miliardi previsti dalla manovra, e soprattutto incassandoli immediatamente!

Invece si è preferito colpire, come ha confermato anche Napolitano, i meno abbienti, il ceto medio-basso, i proprietari di una casa sola, con tanto di mutuo annesso e connesso, i lavoratori, i pensionati, e soprattutto i consumatori.

I quali consumatori, come al solito, non sono nemmeno stati convocati fra le parti sociali, nemmeno per l’annuncio della manovra! Eppure esiste il Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, organismo istituzionale posto sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico!

Ancora una volta i consumatori sono visti solo come limoni da spremere!

Occorre che i consumatori si sveglino e si uniscano, per mettere in atto azioni di protesta, come gli scioperi alla pompa di benzina, altrimenti non ne usciremo più!

12 Dicembre 201119 Dicembre 2011

ADDIZIONALE COMUNALE LUCE, ALTRA MAZZATA!

Il famigerato decreto “milleproroghe” dell’ex-governo Berlusconi, fra i tanti provvedimenti penalizzanti per i contribuenti italiani, ne approvò uno veramente incredibile, dando facoltà ai comuni italiani di poter incassare in una volta un raddoppio secco della quota annua dell’addizionale Enti Locali, che da sempre i consumatori italiani pagano sulle bollette della luce.

Questo sta significando una aumento secco che va dai 50 ai 100 euro sulla fattura in scadenza verso la fine dell’anno, per i Comuni che hanno deciso di applicare tale facoltà. Quindi un’altra bella mazzata per i consumatori che, oltre all’aumento di carburanti e di varie altre accise, devono pure pagare un raddoppio di un’altra tassa nascosta in una bolletta, quella della luce, che già non brilla nè per trasparenza nè per economicità.

Non solo paghiamo una delle tariffe elettriche più elevate del mondo, ma ci tocca pure un aumento del 100%, da pagare pure in un’unica soluzione! Per giunta non sapendo nemmeno che fine facciano tutti questi quattrini!

Se dovessimo moltiplicare 50 euro di aumento a famiglia per le 20 milioni di utenze italiane giungeremmo alla stratosferica cifra di 1 miliardo di euro! Abbiamo almeno il diritto di sapere in quali opere vengono investite queste notevoli risorse?

Ma soprattutto le associazioni dei consumatori avevano il diritto di essere consultate preventivamente dai Comuni che hanno deciso questo aumento, come il Comune di Polignano a Mare (Ba) che, in piena estate, quando tutti erano al mare, ha preso tale provvedimento, pesando notevolmente sulle già fiaccate tasche dei contribuenti.

Chiediamo quantomeno ai Comuni come Polignano a Mare di informarci sulla destinazione dei proventi di questa imposta: se almeno sapessimo che fossero reinvestiti, per esempio, in opere di pubblica illuminazione o, ancora meglio in impianti di energia alternativa, saremmo molto più contenti!