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Giugno, 2011 - Polidream - Page 3

IRPEF, VENDOLA FACCIA RETROMARCIA!


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Ancora una volta la Regione Puglia prende decisioni importantissime sui consumatori senza i consumatori!

All’improvviso, senza alcun dibattito, senza alcuna concertazione, senza alcun confronto, il governo regionale decide un aumento secco dell’IRPEF regionale a tutti i contribuenti pugliesi, per coprire il buco della sanità.

Vogliamo ricordare due cose sia al governatore Vendola che all’Assessore al Bilancio Pelillo:

primo, la legge regionale sui diritti dei consumatori, la n. 12 del 2006, firmata dallo stesso Vendola, prevede obbligatoriamente la consultazione delle associazioni dei consumatori quando si prende qualsiasi decisione o provvedimento normativo che riguardi gli utenti; e non si può certo affermare che un aumento dell’IRPEF non riguardi i consumatori!

secondo, è assolutamente impensabile azzerare il debito della sanità pugliese aumentando le tasse! Già lo si è fatto con l’introduzione di nuovi tickets, anche questi non concordati con chicchessia, e il provvedimento è risultato un palliativo. Servono riforme strutturali nel settore, che taglino gli sprechi, che diminuiscano la spesa farmaceutica e quella di tutti gli acquisti in campo sanitario, che coinvolgano tutti i soggetti interessati, personale e ammalati, e non certo un facile e banale aumento di qualche tassa.

Meno male che stavolta all’interno della stessa maggioranza si sono alzate voci di riprovazione dell’aumento e quindi, grazie a Dio, stavolta non siamo soli a gridare contro un provvedimento iniquo e fuori luogo!

Chiediamo a Vendola, a nome dei contribuenti pugliesi, di fare immediatamente ed urgentemente retromarcia, ritirando il provvedimento.

CASE POPOLARI E LE STRANE RICHIESTE DELLO IACP


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In questi giorni la sede dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Bari è letteralmente presa d’assalto dagli inquilini, a causa di una richiesta dell’Istituto, fatta per raccomandata, con la quale si chiedono agli utenti diverse centinaia o migliaia di euro (!!!)

Nella lettera è solo scritta la cifra ed una causale di due parole: canoni e servizi.

Ma quali canoni? Quali servizi? Non è dato saperlo!

Sembra che le leggi sulla trasparenza amministrativa, lo statuto dei diritti del contribuente, il Codice del Consumo e la stessa legge regionale sulle case popolari non valgano per l’Istituto pugliese!

Peraltro, l’altra ingiustizia è che l’Istituto pretenderebbe che tutti gli inquilini vadano di persona presso la sede di Via Crispi a Bari, o che incarichino qualche loro delegato per chiarire la propria posizione! Veramente assurdo! A parte il fatto che la stragrande maggioranza degli utenti IACP è anziana, e quindi sarebbe praticamente costretta a farsi rappresentare da qualcuno, ma perchè mai uno deve essere obbligato ad andare di persona, e non può invece rispondere per raccomandata, via fax, via mail, oppure per telefono?

Ovviamente abbiamo scritto allo IACP, ma anche al Presidente e all’Assessore competente della Regione Puglia: devono annullare questi atti indebiti e far sì che d’ora in poi ci possano essere vie alternative per interloquire con l’Istituto (via fax, via mail, etc.).

E’ appena inutile aggiungere ai diretti interessati che non bisogna pagare, e nemmeno affollare l’ufficio IACP, ma prendere d’assalto le nostre sedi per reclamare.

ASSICURAZIONI E RIVALSA, SIAMO AL MEDIOEVO!


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Sembrerà incredibile, ma in Italia nel campo assicurativo vige ancora il diritto di rivalsa.

Ovvero la Compagnia assicurativa, una volta pagato il sinistro, può rivalersi sullo stesso assicurato o su terzi, ove ritenesse questi responsabili dell’accaduto o di un’eventuale negligenza.

La domanda viene spontanea, direbbe il nostro Lubrano: e allora, che la faccio a fare l’assicurazione?

Per le polizze auto questa regola borbonica esiste ancora, ma è valida solo in pochissimi casi, vedi guida in stato di ebbrezza, senza cinture, etc. etc. Ma per gli altri contratti assicurativi, specialmente quelli fidejussori, è talmente valida che le Società la utilizzano, eccome!

L’ultimo caso capitato ad un nostro sportello è quello di un uomo di spettacolo che, recatosi in Cina per una serie di eventi con un po’ di strumenti di lavoro che ha prima esportato e poi regolarmente rimpatriato, ha dovuto subire la richiesta di un pagamento di circa 2.500 euro, solo perchè la polizza fidejussoria che copriva i rischi relativi alla merce esportata è intervenuta, pagando il beneficiario, UnionCamere, ma rivalendosi sul contraente.

E questo solo perchè sembra che l’incartamento inerente gli strumenti di lavoro non fosse stato regolarmente bollato ed annullato dall’ufficio doganale!

In definitiva, l’assicurato paga la polizza per essere coperto da eventuali rischi, e poi deve pagare eventuali danni proprio in presenza di tali stessi rischi! Cioè paga due volte!

Ma è possibile? E’ normale? Nemmeno nel medioevo c’erano queste regole assurde!

A questo punto occorre una forte battaglia delle associazioni dei consumatori per far abrogare questa norma scandalosa. E nel contempo chiediamo agli assicurati che subiscono questi comportamenti vessatori di recarsi presso le nostre sedi per reclamare l’accaduto.

SUCCESSIONI EREDITARIE: PIU’ TUTELA E INFORMAZIONE


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Il Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, hanno presentato la settima “Guida per il Cittadino”, dedicata al complesso tema delle successioni, confermando la stabile e consolidata collaborazione a vantaggio della collettività.“Successioni tutelate. Le regole per un sicuro trasferimento dei beni, affronta un tema “difficile” con un linguaggio semplice, trasparente ed efficace. Il vademecum sarà uno strumento di grande utilità per chiunque intenda disporre consapevolmente dei propri beni secondo le regole previste dalla legge, prevenendo l’insorgere di problemi e contenziosi futuri che comporterebbero un aggravio di costi per le parti e per la collettività.

La successione comporta anche importanti oneri fiscali: per facilitare ulteriormente il cittadino la seconda parte della Guida è stata dedicata alla disciplina fiscale con una appendice dettagliata che riepiloga le imposte di successione.

La Guida, come le altre sei già realizzate (due sui Mutui immobiliari, Prezzo Valore, Contratto Preliminare, Acquisto in costruzione e Acquisto Certificato), è scaricabile gratuitamente dal sito del Consiglio Nazionale del Notariato (www.notariato.it) e dai siti delle Associazioni dei Consumatori che hanno aderito all’iniziativa.

LAVORI STRADALI E RIASFALTO INTEGRALE


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La problematica delle buche e dei dissesti stradali diventa ogni giorno più seria ed interessa ogni tipo di comune, dal più piccolo al più grande.

Occorre quantomeno porre un freno al dilagare dei mille lavori che fanno nelle vie pubbliche le ditte appaltatrici e che effettuano gli scavi per conto di Telecom, Enel, Acquedotto, Aziende del gas, etc. etc.

Per ottenere questo piccolo risultato basta una piccolissima norma, che già qualche comune inizia a seguire: tutte le ditte che scavano e che fanno lavori sulle strade pubbliche devono essere obbligate a riasfaltare integralmente tutto il tratto di via interessato dagli stessi lavori.

Basta con i rammendi e con le toppe che rovinano maggiormente il manto stradale!

Chiediamo a tutti i cittadini di segnalare alle nostre sedi ogni tipo di dissesto stradale, in modo che possiamo subito esporre reclamo al comune e all’azienda in questione, chiedendo immediatamente il riasfalto integrale e addebitando al comune gli eventuali danni subiti dai cittadini a seguito del mancato riasfalto integrale.

REFERENDUM, TRE SI’ DA POLIDREAM E DAI CONSUMATORI


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Il 12 e 13 giugno si svolgono quattro referendum, di cui tre riguardano in prima persona i consumatori italiani, e dunque diventa assolutamente importante che gli utenti vadano a votare, dicendo 3 fortissimi e grandissimi SI’.

Nonostante la popolarità delle tematiche sottoposte a referendum, in giro c’è ancora tanta confusione, soprattutto sull’eterna diatriba del "se vuoi dire sì devi votare no!", resa ancora più complicata dai messaggi informativi mandati in TV, fatti molto male.

E allora diventa altrettanto importante fare un po’ di chiarezza, semplificando la materia e arrivando al nocciolo della questione.

Due schede sono dedicate al capitolo ACQUA: in pratica si chiede al cittadino se vuole abrogare le norme che privatizzano gli acquedotti e che legano la tariffa idrica all’utile della società che gestisce il servizio.

Chi vuole che il servizio idrico resti pubblico e che il prezzo dell’acqua non sia legato alle logiche di mercato deve votare SI’.

I consumatori, se vogliono bene a se stessi e all’ambiente, sono praticamente costretti a dire SI’ alle due schede referendarie, perchè se vincesse il NO l’acqua andrebbe in mano ai privati e, oltre a perdere una fondamentale risorsa pubblica, gli utenti si vedrebbero aumentare i costi delle bollette dell’acqua in maniera vertiginosa, come hanno dimostrato gli ultimi esempi della provincia di Latina e di Parigi, che sta tornando prepontemente ad un servizio pubblico dopo una parentesi di liberalizzazione che ha fatto letteralmente a pezzi le strutture e i consumatori.

Quindi ripetiamo: dire SI’ vuol dire cancellare l’attuale legge che dà gli acquedotti in mano ai privati, e quindi vuol dire un bel NO all’acqua liberalizzata.

Il terzo quesito è dedicato al NUCLEARE, e anche in tal caso si chiede ai cittadini se vogliono abrogare la norma che rende possibile la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.

Votare SI’ sulla scheda significa dire NO all’energia nucleare, a quella, per intenderci, che ha causato migliaia e migliaia di morti, feriti ed ammalati cronici dopo l’esplosione di Chenobyl in Russia o il recente tsunami in Giappone.

Il nucleare è un tipo di energia che provoca danni irreparabili all’ambiente e all’uomo, non solo in caso di scoppio delle centrali, ma anche durante la vita normale delle centrali, che danno luogo a tonnellate e tonnellate di scorie radioattive che provocano danni in qualsiasi parte del mondo le si sotterri.

Anche in tal caso il consumatore è costretto a votare SI’, se vuole bene a se stesso e all’ambiente in cui vive.

Resta il quarto quesito referendario, quello sul legittimo impedimento del premier, ma questo non riguarda direttamente i consumatori e non interveniamo direttamente in merito, anche se ci scappa una piccola riflessione legalitaria e che comunque ha a che fare con un diritto civico: se tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, e devono presentarsi da un giudice se chiamati in giudizio, perchè mai il Presidente del Consiglio, chiunque egli sia, deve sottrarsi a quest’obbligo?

CONSUMATORI E CONSUMATRICI, POLIDREAM VI RACCOMANDA DI VOTARE SI’ AI REFERENDUM!

BLACK OUT POSTE, L’ASSOUTENTI PROTESTA


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In questi giorni gli uffici postali di tutt’Italia sono praticamente in tilt, a causa del blocco del nuovo sistema informatico.

E’ appena inutile aggiungere quanti disagi e danni economici stia causando questo autentico black out postale.

L’Assoutenti Nazionale si è mossa immediatamente, interpellando in merito l’Amministrazione Centrale di PosteItaliane, che si è prontamente dichiarata disponibile ad indennizzare tutti gli utenti che abbiano subito danni a seguito del blocco.

Ovviamente raccomandiamo a tutti gli interessati di conservare tutta la documentazione necessaria a comprovare il danno subito, in modo da poter agevolare la stessa pratica di indennizzo.

Nei prossimi giorni l’Assoutenti avrà altri incontri con la dirigenza nazionale delle Poste, atti innanzitutto a sbloccare l’attuale situazione e a chiarire meglio i dettagli dell’intesa sui risarcimenti.

Ricordiamo che da più di un decennio le associazioni dei consumatori hanno stipulato un protocollo d’intesa con PosteItaliane, che prevede espressamente la possibilità di reclamare e di conciliare su ogni tipo di controversia, facendo a meno dei legali, del tutto gratuitamente, con tempi rapidi e soprattutto risolvendo con efficacia il problema.

Pertanto consigliamo tutti i consumatori di recarsi presso le nostre sedi per avviare le relative procedure di reclamo ed essere così risarciti. 

IRPEF, VENDOLA FACCIA RETROMARCIA!


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Ancora una volta la Regione Puglia prende decisioni importantissime sui consumatori senza i consumatori!

All’improvviso, senza alcun dibattito, senza alcuna concertazione, senza alcun confronto, il governo regionale decide un aumento secco dell’IRPEF regionale a tutti i contribuenti pugliesi, per coprire il buco della sanità.

Vogliamo ricordare due cose sia al governatore Vendola che all’Assessore al Bilancio Pelillo:

primo, la legge regionale sui diritti dei consumatori, la n. 12 del 2006, firmata dallo stesso Vendola, prevede obbligatoriamente la consultazione delle associazioni dei consumatori quando si prende qualsiasi decisione o provvedimento normativo che riguardi gli utenti; e non si può certo affermare che un aumento dell’IRPEF non riguardi i consumatori!

secondo, è assolutamente impensabile azzerare il debito della sanità pugliese aumentando le tasse! Già lo si è fatto con l’introduzione di nuovi tickets, anche questi non concordati con chicchessia, e il provvedimento è risultato un palliativo. Servono riforme strutturali nel settore, che taglino gli sprechi, che diminuiscano la spesa farmaceutica e quella di tutti gli acquisti in campo sanitario, che coinvolgano tutti i soggetti interessati, personale e ammalati, e non certo un facile e banale aumento di qualche tassa.

Meno male che stavolta all’interno della stessa maggioranza si sono alzate voci di riprovazione dell’aumento e quindi, grazie a Dio, stavolta non siamo soli a gridare contro un provvedimento iniquo e fuori luogo!

Chiediamo a Vendola, a nome dei contribuenti pugliesi, di fare immediatamente ed urgentemente retromarcia, ritirando il provvedimento.

CASE POPOLARI E LE STRANE RICHIESTE DELLO IACP


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In questi giorni la sede dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Bari è letteralmente presa d’assalto dagli inquilini, a causa di una richiesta dell’Istituto, fatta per raccomandata, con la quale si chiedono agli utenti diverse centinaia o migliaia di euro (!!!)

Nella lettera è solo scritta la cifra ed una causale di due parole: canoni e servizi.

Ma quali canoni? Quali servizi? Non è dato saperlo!

Sembra che le leggi sulla trasparenza amministrativa, lo statuto dei diritti del contribuente, il Codice del Consumo e la stessa legge regionale sulle case popolari non valgano per l’Istituto pugliese!

Peraltro, l’altra ingiustizia è che l’Istituto pretenderebbe che tutti gli inquilini vadano di persona presso la sede di Via Crispi a Bari, o che incarichino qualche loro delegato per chiarire la propria posizione! Veramente assurdo! A parte il fatto che la stragrande maggioranza degli utenti IACP è anziana, e quindi sarebbe praticamente costretta a farsi rappresentare da qualcuno, ma perchè mai uno deve essere obbligato ad andare di persona, e non può invece rispondere per raccomandata, via fax, via mail, oppure per telefono?

Ovviamente abbiamo scritto allo IACP, ma anche al Presidente e all’Assessore competente della Regione Puglia: devono annullare questi atti indebiti e far sì che d’ora in poi ci possano essere vie alternative per interloquire con l’Istituto (via fax, via mail, etc.).

E’ appena inutile aggiungere ai diretti interessati che non bisogna pagare, e nemmeno affollare l’ufficio IACP, ma prendere d’assalto le nostre sedi per reclamare.