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Novembre, 2008 - Polidream

ORARI TRENI, TUTTO TACE!


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Sui nuovi orari ferroviari, che andranno in vigore a metà dicembre, c’è una strana coltre di silenzio. Nulla trapela dagli uffici regionali di Trenitalia, e nulla si sente nemmeno da parte dell’Assessorato Regionale ai Trasporti. Come mai?

L’anno scorso già ai primi di novembre la nostra associazione fu convocata alla Regione e fu aperto un tavolo di concertazione, che servì moltissimo per aggiustare il tiro di alcune corse, di alcuni orari sbagliati, insomma per qualificare meglio l’offerta. Non solo, ma ci fu anche la solenne promessa in quella sede, da parte della dirigenza di Trenitalia, che per l’orario dell’inverno 2009 l’obiettivo era avere una corsa ogni ora sui grandi assi Bari-Lecce, Bari-Foggia e Bari-Taranto. E inoltre ci fu anche l’impegno di aumentare gli standards di qualità per i viaggiatori (leggi pulizia dei treni), e soprattutto a sperimentare la procedura di conciliazione per dirimere le controversie fra utenti ed azienda.

Questo assordante silenzio ci fa capire che tali promesse saranno cadute nel dimenticatoio, e che anzi le frequenze, gli orari, le corse, la pulizia, insomma tutto il servizio peggiorerà, anziche migliorare.

Noi diciamo chiaramente a Trenitalia: NON FATELO!

E altrettanto chiaramente diciamo all’Assessore ai Trasporti, Mario Loizzo: NON LASCIATE CHE QUESTO ACCADA! La Regione ha tutti gli strumenti per imporre a Trenitalia il rispetto degli impegni: c’è il contratto di servizio che parla chiaro, e che soprattutto impone standards di qualità che, se non rispettati, fanno scattare grosse sanzioni contro l’azienda ferroviaria.

Il popolo dei viaggiatori e dei pendolari non è assolutamente disposto ad accettare altre riduzioni di servizio. Altrimenti saremo costretti anche noi a scioperare; solo che noi sciopereremo non acquistando il biglietto e l’abbonamento!

ORARI TRENI, TUTTO TACE!


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Sui nuovi orari ferroviari, che andranno in vigore a metà dicembre, c’è una strana coltre di silenzio. Nulla trapela dagli uffici regionali di Trenitalia, e nulla si sente nemmeno da parte dell’Assessorato Regionale ai Trasporti. Come mai?

L’anno scorso già ai primi di novembre la nostra associazione fu convocata alla Regione e fu aperto un tavolo di concertazione, che servì moltissimo per aggiustare il tiro di alcune corse, di alcuni orari sbagliati, insomma per qualificare meglio l’offerta. Non solo, ma ci fu anche la solenne promessa in quella sede, da parte della dirigenza di Trenitalia, che per l’orario dell’inverno 2009 l’obiettivo era avere una corsa ogni ora sui grandi assi Bari-Lecce, Bari-Foggia e Bari-Taranto. E inoltre ci fu anche l’impegno di aumentare gli standards di qualità per i viaggiatori (leggi pulizia dei treni), e soprattutto a sperimentare la procedura di conciliazione per dirimere le controversie fra utenti ed azienda.

Questo assordante silenzio ci fa capire che tali promesse saranno cadute nel dimenticatoio, e che anzi le frequenze, gli orari, le corse, la pulizia, insomma tutto il servizio peggiorerà, anziche migliorare.

Noi diciamo chiaramente a Trenitalia: NON FATELO!

E altrettanto chiaramente diciamo all’Assessore ai Trasporti, Mario Loizzo: NON LASCIATE CHE QUESTO ACCADA! La Regione ha tutti gli strumenti per imporre a Trenitalia il rispetto degli impegni: c’è il contratto di servizio che parla chiaro, e che soprattutto impone standards di qualità che, se non rispettati, fanno scattare grosse sanzioni contro l’azienda ferroviaria.

Il popolo dei viaggiatori e dei pendolari non è assolutamente disposto ad accettare altre riduzioni di servizio. Altrimenti saremo costretti anche noi a scioperare; solo che noi sciopereremo non acquistando il biglietto e l’abbonamento!

 

L’ACQUA E’ STATA PRIVATIZZATA!


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E’ una notizia passata inosservata, denunciata solo da Padre Alex Zanotelli, ma è ormai ufficiale: L’ACQUA E’ DIVENTATA UNA MERCE!

D’ora in poi a gestire la preziosa risorsa idrica non saranno più le Pubbliche Amministrazioni, le Regioni, ma gli imprenditori privati.

La norma è inserita nella famigerata Legge 133/08, quella per intenderci dei tagli alla scuola, all’art. 23 bis comma 1. Praticamente l’acqua è stata equiparata ad un servizio qualsiasi e, così come è stato fatto per l’energia e per la telefonia (ma sotto sotto anche per trasporti, sanità, poste e scuola), anche l’oro blu è stato privatizzato e liberalizzato.

La legge si preoccupa ovviamente di garantire l’universalità del servizio, ma questo non impedirà certo ai privati di fare quello che è già successo, per esempio, ad Aprilia (Latina), dove la tariffa idrica è stata triplicata e migliaia di utenti morosi rischiano la sospensione del servizio!

Occorre una protesta di tutti i consumatori italiani contro questo provvedimento, e per questo lanciamo un appello a tutte le associazioni dei consumatori, ambientaliste e culturali: FACCIAMO FRONTE COMUNE PER EVITARE LA DEFINITIVA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA! MANIFESTIAMO IN TUTT’ITALIA CONTRO QUESTA LEGGE!

L’ACQUA E’ STATA PRIVATIZZATA!


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E’ una notizia passata inosservata, denunciata solo da Padre Alex Zanotelli, ma è ormai ufficiale: L’ACQUA E’ DIVENTATA UNA MERCE!

D’ora in poi a gestire la preziosa risorsa idrica non saranno più le Pubbliche Amministrazioni, le Regioni, ma gli imprenditori privati.

La norma è inserita nella famigerata Legge 133/08, quella per intenderci dei tagli alla scuola, all’art. 23 bis comma 1. Praticamente l’acqua è stata equiparata ad un servizio qualsiasi e, così come è stato fatto per l’energia e per la telefonia (ma sotto sotto anche per trasporti, sanità, poste e scuola), anche l’oro blu è stato privatizzato e liberalizzato.

La legge si preoccupa ovviamente di garantire l’universalità del servizio, ma questo non impedirà certo ai privati di fare quello che è già successo, per esempio, ad Aprilia (Latina), dove la tariffa idrica è stata triplicata e migliaia di utenti morosi rischiano la sospensione del servizio!

Occorre una protesta di tutti i consumatori italiani contro questo provvedimento, e per questo lanciamo un appello a tutte le associazioni dei consumatori, ambientaliste e culturali: FACCIAMO FRONTE COMUNE PER EVITARE LA DEFINITIVA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA! MANIFESTIAMO IN TUTT’ITALIA CONTRO QUESTA LEGGE!

BIOLOGICAMENTE MODIFICATO!


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E’ una cosa talmente scandalosa che grida vendetta da tutte le parti: il Parlamento Europeo, sulla spinta delle solite multinazionali degli OGM, ha votato una nuova normativa che permette l’uso degli organismi geneticamente modificati anche nelle colture biologiche!

Insomma hanno messo insieme il diavolo e l’acqua santa, capra e cavoli, tutto e il contrario di tutto!

Stanno decidendo pian piano di stravolgere la naturale alimentazione degli europei. Cedere adesso significa rovinare la salute dei nostri figli e nipoti!

Non è una decisione che può passare inosservata e sotto silenzio, occorre che i consumatori facciano sentire la loro voce:

FIRMATE LA PETIZIONE nell’apposito banner!

BIOLOGICAMENTE MODIFICATO!


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E’ una cosa talmente scandalosa che grida vendetta da tutte le parti: il Parlamento Europeo, sulla spinta delle solite multinazionali degli OGM, ha votato una nuova normativa che permette l’uso degli organismi geneticamente modificati anche nelle colture biologiche!

Insomma hanno messo insieme il diavolo e l’acqua santa, capra e cavoli, tutto e il contrario di tutto!

Stanno decidendo pian piano di stravolgere la naturale alimentazione degli europei. Cedere adesso significa rovinare la salute dei nostri figli e nipoti!

Non è una decisione che può passare inosservata e sotto silenzio, occorre che i consumatori facciano sentire la loro voce:

FIRMATE LA PETIZIONE nell’apposito banner!

BOLLETTE LUCE, VIA AL BONUS SOCIALE


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Ogni tanto c’è una buona notizia per i consumatori italiani, e ovviamente questo è solo il frutto delle nostre battaglie.

Finalmente è realtà il cosiddetto "bonus sociale" sulle bollette dell’energia elettrica, ovvero uno sconto predeterminato per le famiglie di reddito medio-basso.

Il problema è che gli uffici preposti ad espletare la pratica per l’utente, ovvero i Servizi Sociali del Comune di residenza, non ne sanno nulla oppure sono totalmente impreparati ad affrontare la mole delle istanze che perverranno.

Il termine ultimo per le domande è fissato al 28 febbraio 2009, e siccome ci sono in mezzo le festività natalizie, si può ben capire che in fondo in fondo resta non molto tempo per organizzare un servizio efficiente, oltre ad un’adeguata informazione.

Il bonus (altra buona notizia) è retroattivo a tutto il 2008 ed ammonta a 60, 78 e 135 euro all’anno, a seconda che si tratti di nuclei familiari fino a 2, a 4 o più componenti.

L’unico requisito previsto è il reddito ISEE, che non deve superare i 7.500 euro. Tradotto in soldoni, si tratta più o meno di un reddito familiare intorno ai 20.000 euro, cifra che può variare a seconda del nucleo familiare e dei figli a carico.

La nostra associazione sta lanciando una sorta di ciambella di salvataggio ai 258 comuni pugliesi: stiamo offrendo loro la rete dei nostri sportelli e dei nostri delegati per l’istruzione delle pratiche.

E’ una vittoria talmente importante che non bisogna lasciarsela sfuggire, anche e soprattutto perchè sta facendo da apripista per tutte le altre utenze. Se si facesse lo stesso (e il governo ci sta già pensando per la manovra di fine anno) anche per acqua, telefono e gas, il risparmio per le famiglie italiane sarebbe nell’ordine delle centinaia di euro. E diventerebbe una sana restituzione di tutti gli aumenti degli ultimi anni!

BOLLETTE LUCE, VIA AL BONUS SOCIALE


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Ogni tanto c’è una buona notizia per i consumatori italiani, e ovviamente questo è solo il frutto delle nostre battaglie.

Finalmente è realtà il cosiddetto "bonus sociale" sulle bollette dell’energia elettrica, ovvero uno sconto predeterminato per le famiglie di reddito medio-basso.

Il problema è che gli uffici preposti ad espletare la pratica per l’utente, ovvero i Servizi Sociali del Comune di residenza, non ne sanno nulla oppure sono totalmente impreparati ad affrontare la mole delle istanze che perverranno.

Il termine ultimo per le domande è fissato al 28 febbraio 2009, e siccome ci sono in mezzo le festività natalizie, si può ben capire che in fondo in fondo resta non molto tempo per organizzare un servizio efficiente, oltre ad un’adeguata informazione.

Il bonus (altra buona notizia) è retroattivo a tutto il 2008 ed ammonta a 60, 78 e 135 euro all’anno, a seconda che si tratti di nuclei familiari fino a 2, a 4 o più componenti.

L’unico requisito previsto è il reddito ISEE, che non deve superare i 7.500 euro. Tradotto in soldoni, si tratta più o meno di un reddito familiare intorno ai 20.000 euro, cifra che può variare a seconda del nucleo familiare e dei figli a carico.

La nostra associazione sta lanciando una sorta di ciambella di salvataggio ai 258 comuni pugliesi: stiamo offrendo loro la rete dei nostri sportelli e dei nostri delegati per l’istruzione delle pratiche.

E’ una vittoria talmente importante che non bisogna lasciarsela sfuggire, anche e soprattutto perchè sta facendo da apripista per tutte le altre utenze. Se si facesse lo stesso (e il governo ci sta già pensando per la manovra di fine anno) anche per acqua, telefono e gas, il risparmio per le famiglie italiane sarebbe nell’ordine delle centinaia di euro. E diventerebbe una sana restituzione di tutti gli aumenti degli ultimi anni!

LITI CONDOMINIALI, SERVE LA CONCILIAZIONE


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Il massacro di Erba e gli ormai numerosi omicidi che avvengono fra vicini di casa sono solo la punta di un iceberg che si fa ogni giorno più pericoloso. Si diventa sempre più litigiosi, e basta un futile motivo per far partire un colpo di pistola. O, nel migliore dei casi, per ricorrere al legale.

Infatti sono circa due milioni, sì due milioni, le cause pendenti presso i tribunali d’Italia a causa delle liti condominiali. Immaginate, quindi, come queste controversie blocchino la vita giudiziaria del nostro Paese. Più delle cause per omicidio, per furto o per criminalità organizzata.

Occorre, quindi, cercare altre soluzioni, sia per disintasare le aule legali sia per portare quel sereno fra i vicini di casa che nessuna sentenza può portare.

La procedura di conciliazione è il metodo giusto per risolvere queste liti. Nessun avvocato, nessuna spesa, tempi rapidi, ogni condomino sceglie l’associazione di consumatori o inquilini che lo deve tutelare, ed in poco tempo, facendo anche incontrare le parti, si giunge a soluzione, stemperando tutte quelle posizioni rigide che i legali invece hanno tutto l’interesse ad amplificare.

Spesso e volentieri i litigi condominiali nascondono ansie, gelosie, repressioni, depressioni, che nulla hanno a che fare col fatto in sè e per sè. E allora solo i conciliatori delle associazioni possono far ragionare le parti, giungendo a soluzioni condivise e alla fatidica stretta di mano fra i contendenti.

Ovviamente serve che la Pubblica Amministrazione faccia la sua parte, sposando e finanziando questa soluzione, che farebbe risparmiare milioni di euro alle casse giudiziarie, solo liberando le aule dei tribunali di ben 2 milioni di cause. Vi sembra poco?! 

LITI CONDOMINIALI, SERVE LA CONCILIAZIONE


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Il massacro di Erba e gli ormai numerosi omicidi che avvengono fra vicini di casa sono solo la punta di un iceberg che si fa ogni giorno più pericoloso. Si diventa sempre più litigiosi, e basta un futile motivo per far partire un colpo di pistola. O, nel migliore dei casi, per ricorrere al legale.

Infatti sono circa due milioni, sì due milioni, le cause pendenti presso i tribunali d’Italia a causa delle liti condominiali. Immaginate, quindi, come queste controversie blocchino la vita giudiziaria del nostro Paese. Più delle cause per omicidio, per furto o per criminalità organizzata.

Occorre, quindi, cercare altre soluzioni, sia per disintasare le aule legali sia per portare quel sereno fra i vicini di casa che nessuna sentenza può portare.

La procedura di conciliazione è il metodo giusto per risolvere queste liti. Nessun avvocato, nessuna spesa, tempi rapidi, ogni condomino sceglie l’associazione di consumatori o inquilini che lo deve tutelare, ed in poco tempo, facendo anche incontrare le parti, si giunge a soluzione, stemperando tutte quelle posizioni rigide che i legali invece hanno tutto l’interesse ad amplificare.

Spesso e volentieri i litigi condominiali nascondono ansie, gelosie, repressioni, depressioni, che nulla hanno a che fare col fatto in sè e per sè. E allora solo i conciliatori delle associazioni possono far ragionare le parti, giungendo a soluzioni condivise e alla fatidica stretta di mano fra i contendenti.

Ovviamente serve che la Pubblica Amministrazione faccia la sua parte, sposando e finanziando questa soluzione, che farebbe risparmiare milioni di euro alle casse giudiziarie, solo liberando le aule dei tribunali di ben 2 milioni di cause. Vi sembra poco?!