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Settembre, 2008 - Polidream - Page 3

NOTTI BIANCHE, MORTI NERE


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Anche quest’anno il bilancio degli incidenti stradali notturni è semplicemente tremendo. Un bollettino di guerra vero e proprio.

Ma il lato peggiore della faccenda non è solo il lassismo delle pubbliche istituzioni; la cosa più schifosa è che le stesse Istituzioni organizzano le fatidiche "notti bianche", per poi magari piangere i morti e magari fare anche campagne di educazione stradale!

Siamo all’ipocrisia più nera, all’incoerenza assoluta!

Sono solo due le misure da prendere subito, senza cincischiare e senza menare il can per l’aia:

chiudere tutti i locali, comprese le discoteche, a mezzanotte;

azionare su tutte le auto il dispositivo che blocca la velocità a 110 all’ora.

Chi l’ha detto che per divertirsi occorrono le ore piccole? Tanto più che questa moda della movida cozza maledettamente con l’orologio biologico dell’uomo, i cui ormoni regolatori del sonno, la serotonina e la melatonina, hanno un ciclo che va dalle ore 22 alle ore 24: cioè, tradotto in soldoni, occorre andare a nanna massimo a mezzanotte, l’una con l’ora legale.

E poi, chi l’ha detto che devono esistere automobili che devono sfrecciare a velocità non consentite nemmeno dal Codice della Strada?

Allora, bando alle ciance: se si vuole fare sul serio, se si vuole fermare la carneficina, i Prefetti e tutte le Autorità preposte devono avere il coraggio, anzi il dovere, di prendere queste misure!

SCUOLA, L’INIZIO FEDERALE


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Il federalismo e la liberalizzazione, due parole che ormai vanno di moda sia a destra che a sinistra, hanno fatto irruzione anche nel mondo scolastico.

E infatti, non solo ogni Regione ha il suo calendario scolastico, ma addirittura ogni Istituto può farsi un calendario su misura. E così, mentre la Regione Puglia ha deciso l’inizio scolastico al 15 settembre, vi sono scuole che sono già partite il 3 settembre, altre apriranno l’8 settembre, e qualcuna invece andrà anche oltre il 15 del mese!

L’unica misura più o meno federale che andava presa, e si tratta di "federalismo metereologico", è l’apertura anticipata al nord e posticipata al sud, perchè tanto, col caldo che fa, il mese di settembre passa senza fare quasi nulla negli istituti meridionali. Ma ovviamente, il buon senso non va più al governo da qualche decennio!

L’ultima considerazione amara è che, ancora una volta, anche la Regione Puglia, o meglio l’Assessore Regionale all’Istruzione, non ha concertato il calendario scolastico con le associazioni dei consumatori, che rappresentano sia i genitori che gli stessi studenti. Eppure l’Assessore sa benissimo che c’è una Legge Regionale, la n. 12/06, che impone la concertazione in tal caso.

Ignoranza? Negligenza? Pigrizia estiva? E che ne sappiamo! Sappiamo solo che è l’ennesima misura illegittima!

SCUOLA, L’INIZIO FEDERALE


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Il federalismo e la liberalizzazione, due parole che ormai vanno di moda sia a destra che a sinistra, hanno fatto irruzione anche nel mondo scolastico.

E infatti, non solo ogni Regione ha il suo calendario scolastico, ma addirittura ogni Istituto può farsi un calendario su misura. E così, mentre la Regione Puglia ha deciso l’inizio scolastico al 15 settembre, vi sono scuole che sono già partite il 3 settembre, altre apriranno l’8 settembre, e qualcuna invece andrà anche oltre il 15 del mese!

L’unica misura più o meno federale che andava presa, e si tratta di "federalismo metereologico", è l’apertura anticipata al nord e posticipata al sud, perchè tanto, col caldo che fa, il mese di settembre passa senza fare quasi nulla negli istituti meridionali. Ma ovviamente, il buon senso non va più al governo da qualche decennio!

L’ultima considerazione amara è che, ancora una volta, anche la Regione Puglia, o meglio l’Assessore Regionale all’Istruzione, non ha concertato il calendario scolastico con le associazioni dei consumatori, che rappresentano sia i genitori che gli stessi studenti. Eppure l’Assessore sa benissimo che c’è una Legge Regionale, la n. 12/06, che impone la concertazione in tal caso.

Ignoranza? Negligenza? Pigrizia estiva? E che ne sappiamo! Sappiamo solo che è l’ennesima misura illegittima!

ALITALIA… E I CONSUMATORI STANNO A GUARDARE!


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L’Alitalia sta per essere salvata da una cordata all’italiana, e ovviamente si sono aperti una serie di tavoli di concertazione. Li vediamo un po’ tutti alla TV, dal Commissario Fantozzi al capo della cordata, Colaninno, dagli imprenditori agli esponenti del governo, dalle rappresentanze dei piloti ai sindacati.

Indovinate un po’ chi manca? Ma ovviamente i consumatori, ovvero i passeggeri che da decenni sostengono le casse dell’Alitalia, ovvero la grande massa di piccoli risparmiatori che da decenni foraggiano in Borsa la compagnia di bandiera, ovvero i contribuenti italiani che con le loro tasse da decenni sostengono finanziariamente l’Alitalia, coprendo i vari "buchi", come sta succedendo proprio in questi giorni, poichè i debiti verranno ripianati proprio dalla collettività.

Possibile che non si riesca ancora a capire che a questi benedetti tavoli di concertazione devono essere rappresentati anche i consumatori, tramite le associazioni che li rappresentano?

Eppure sono ormai passati 10 anni dall’istituzione del Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, la cui sede è proprio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, preposto a trattare la questione "Alitalia"!

Possibile che gli imprenditori, che rappresentano nel caso Alitalia poche decine di industriali, e i sindacati, che rappresentano qualche decina di migliaio di posti di lavoro, possono partecipare alla trattativa; e le associazioni dei consumatori, che rappresentano milioni di passeggeri, risparmiatori e contribuenti, non possono decidere un bel nulla?

SE QUESTA E’ DEMOCRAZIA…….!!!

ALITALIA… E I CONSUMATORI STANNO A GUARDARE!


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L’Alitalia sta per essere salvata da una cordata all’italiana, e ovviamente si sono aperti una serie di tavoli di concertazione. Li vediamo un po’ tutti alla TV, dal Commissario Fantozzi al capo della cordata, Colaninno, dagli imprenditori agli esponenti del governo, dalle rappresentanze dei piloti ai sindacati.

Indovinate un po’ chi manca? Ma ovviamente i consumatori, ovvero i passeggeri che da decenni sostengono le casse dell’Alitalia, ovvero la grande massa di piccoli risparmiatori che da decenni foraggiano in Borsa la compagnia di bandiera, ovvero i contribuenti italiani che con le loro tasse da decenni sostengono finanziariamente l’Alitalia, coprendo i vari "buchi", come sta succedendo proprio in questi giorni, poichè i debiti verranno ripianati proprio dalla collettività.

Possibile che non si riesca ancora a capire che a questi benedetti tavoli di concertazione devono essere rappresentati anche i consumatori, tramite le associazioni che li rappresentano?

Eppure sono ormai passati 10 anni dall’istituzione del Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, la cui sede è proprio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, preposto a trattare la questione "Alitalia"!

Possibile che gli imprenditori, che rappresentano nel caso Alitalia poche decine di industriali, e i sindacati, che rappresentano qualche decina di migliaio di posti di lavoro, possono partecipare alla trattativa; e le associazioni dei consumatori, che rappresentano milioni di passeggeri, risparmiatori e contribuenti, non possono decidere un bel nulla?

SE QUESTA E’ DEMOCRAZIA…….!!!

ALITALIA… E I CONSUMATORI STANNO A GUARDARE!


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L’Alitalia sta per essere salvata da una cordata all’italiana, e ovviamente si sono aperti una serie di tavoli di concertazione. Li vediamo un po’ tutti alla TV, dal Commissario Fantozzi al capo della cordata, Colaninno, dagli imprenditori agli esponenti del governo, dalle rappresentanze dei piloti ai sindacati.

Indovinate un po’ chi manca? Ma ovviamente i consumatori, ovvero i passeggeri che da decenni sostengono le casse dell’Alitalia, ovvero la grande massa di piccoli risparmiatori che da decenni foraggiano in Borsa la compagnia di bandiera, ovvero i contribuenti italiani che con le loro tasse da decenni sostengono finanziariamente l’Alitalia, coprendo i vari "buchi", come sta succedendo proprio in questi giorni, poichè i debiti verranno ripianati proprio dalla collettività.

Possibile che non si riesca ancora a capire che a questi benedetti tavoli di concertazione devono essere rappresentati anche i consumatori, tramite le associazioni che li rappresentano?

Eppure sono ormai passati 10 anni dall’istituzione del Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, la cui sede è proprio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, preposto a trattare la questione "Alitalia"!

Possibile che gli imprenditori, che rappresentano nel caso Alitalia poche decine di industriali, e i sindacati, che rappresentano qualche decina di migliaio di posti di lavoro, possono partecipare alla trattativa; e le associazioni dei consumatori, che rappresentano milioni di passeggeri, risparmiatori e contribuenti, non possono decidere un bel nulla?

SE QUESTA E’ DEMOCRAZIA…….!!!

MA LA TARA ESISTE ANCORA?


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Vi ricordate le lezioni alle scuole elementari, quando ci spiegavano il peso netto, quello lordo e la tara?

Ebbene, quando andate da un salumiere, da un fruttivendolo, da un panificio, dovete dimenticare quelle lezioni!

La tara e il peso netto non esistono più. E’ vivo e vegeto solo il peso lordo!

Lungi da noi l’idea di generalizzarre e di drammatizzare, ma non è possibile assistere a scene come quella di una carta, magari doppia, fatta pagare allo stesso prezzo del prosciutto di Parma in essa contenuto!

Sono centinaia le segnalazioni che ci giungono dai consumatori di tutta Puglia, che reclamano proprio questi mille episodi quotidiani di piccole angherie.

Se è vero che sono tantissimi, sicuramente la stragrande maggioranza, i commercianti che fanno il cosiddetto "buon peso", togliendo dal conto non solo la tara, ma anche di più, ci sono nello stesso tempo tantissimi piccoli esercenti che fanno ancora i furbi, danneggiando pesantemente l’ottima immagine dei bottegai italiani.

La stessa immagine che ne abbiamo noi, gli unici fra le associazioni dei consumatori a tutelarli contro le grandi catene commerciali e gli stessi Enti Locali, che remano contro di loro. Ma proprio per questo i commercianti "buoni" devono loro stessi emarginare e denunciare quelli "cattivi".

E a chi controlla, Guardia di Finanza in primis, spetta il compito di sanzionare duramente questi comportamenti, non solo quelli relativi alla mancata emissione di scontrini

MA LA TARA ESISTE ANCORA?


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Vi ricordate le lezioni alle scuole elementari, quando ci spiegavano il peso netto, quello lordo e la tara?

Ebbene, quando andate da un salumiere, da un fruttivendolo, da un panificio, dovete dimenticare quelle lezioni!

La tara e il peso netto non esistono più. E’ vivo e vegeto solo il peso lordo!

Lungi da noi l’idea di generalizzarre e di drammatizzare, ma non è possibile assistere a scene come quella di una carta, magari doppia, fatta pagare allo stesso prezzo del prosciutto di Parma in essa contenuto!

Sono centinaia le segnalazioni che ci giungono dai consumatori di tutta Puglia, che reclamano proprio questi mille episodi quotidiani di piccole angherie.

Se è vero che sono tantissimi, sicuramente la stragrande maggioranza, i commercianti che fanno il cosiddetto "buon peso", togliendo dal conto non solo la tara, ma anche di più, ci sono nello stesso tempo tantissimi piccoli esercenti che fanno ancora i furbi, danneggiando pesantemente l’ottima immagine dei bottegai italiani.

La stessa immagine che ne abbiamo noi, gli unici fra le associazioni dei consumatori a tutelarli contro le grandi catene commerciali e gli stessi Enti Locali, che remano contro di loro. Ma proprio per questo i commercianti "buoni" devono loro stessi emarginare e denunciare quelli "cattivi".

E a chi controlla, Guardia di Finanza in primis, spetta il compito di sanzionare duramente questi comportamenti, non solo quelli relativi alla mancata emissione di scontrini.