Mese: Luglio 2007

L’aumento è di 5 centesimi al metro cubo e serve, così dice il Presidente Vendola, ad "allinearsi" alle altre regioni.

Vogliamo solo sottolineare due aspetti di enorme importanza:

1) se la Puglia ha l’urgenza di "allinearsi" alle altre regioni, perchè non lo fa anche per altri settori, come i rifiuti, la sanità, la scuola, i trasporti, e chi più ne ha più ne metta? Chissà perchè, gli allineamenti scattano solo quando c’è da fare un aumento!

2) per queste decisioni, che coinvolgono i consumatori, la Regione deve consultare obbligatoriamente le associazioni dei consumatori, così come recita la Legge Regionale n. 12/06 sui diritti dei consumatori-utenti.

Chiediamo ufficialmente a Vendola di ritirare il provvedimento e di aprire una seria concertazione con le associazioni dei consumatori. Ma non solo sull’imposta di consumo del gas. La concertazione la vogliamo su tutte le tasse regionali, dall’addizionale IRPEF al bollo auto, dall’imposta sui carburanti alle tasse universitarie, dagli oneri aggiuntivi sulle bollette della luce ai vari tributi e bolli amministrativi.

Adesso anche il sistema dei trasporti in Puglia va in totale black-out: voli e corse di treni cancellati, passeggeri lasciati a terra, ritardi inammissibili hanno falcidiato i passeggeri pugliesi.

Ai quali vogliamo dire: NON STATE ZITTI!

Occorre protestare e chiedere un equo risarcimento del danno!

Le norme ci sono, basta farle rispettare: ci sono i Contratti di Servizio fra Regione e Aziende di Trasporto; ci sono le Carte dei Servizi, di cui sono obbligatoriamente dotate tutte le Aziende della Mobilità; c’è la Carta Europea dei Diritti del passeggero per gli aerei.

Insomma, ci sono una serie di leggi che già tutelano il viaggiatore; ma il problema è che spesso e volentieri "passato il disservizio, gabbato il diritto!".

Ci si limita a lamentarsi nei bar e nei telegiornali, per poi non portare dalle associazioni dei consumatori, e anche dai giudici, i casi di disservizio e truffa.

La nostra associazione ha circa 20 sportelli disseminati in tutta la Puglia, pronti a raccogliere e risolvere proprio queste problematiche.

Ma il bilancio del fuoco stavolta è proprio amaro: 2 morti accertati, qualche disperso, migliaia di bagnanti in fuga, decine di campeggi distrutti, un’intera città, Peschici, ridotta allo stremo dalle fiamme.

Ma dov’era la Protezione Civile, ci chiediamo? In che cosa si concretizzano, al momento del bisogno, le migliaia di carte che si imbrattano per scrivere programmi di sicurezza, e le migliaia di euro pagate ai relativi consulenti eccellenti?

Regione, Province e mille altre strutture che consumano riunioni ed inchiostro inutilmente! Le carte sono a posto, ma le cose vanno male!

La richiesta viene dall’