Mese: Gennaio 2007

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Lo sosteniamo da sempre, devono essere i cittadini, gli utenti, a misurare l’efficienza della pubblica amministrazione e degli uffici; e finalmente ci è arrivato anche il governo, con l’istituzione delle cosiddette "pagelle" dei cittadini.

Qualcosa, però, non quadra nella decisione, perchè lo stesso provvedimento è stato preso senza la consultazione delle associazioni che rappresentano gli utenti!

I sindacati, cioè chi difende i lavoratori, sono stati coinvolti, ma chi tutela i cittadini non è stato chiamato al tavolo di concertazione.

Il provvedimento, ripetiamo, è buono e lo abbiamo sempre auspicato, ma come verrà messo in pratica, quale sarà la periodicità delle pagelle, chi sarà chiamato a giudicare l’operato dei pubblici funzionari, e quali saranno le sanzioni?

Insomma, mille domande ci assalgono, domande che avremmo voluto rivolgere direttamente al Consiglio dei Ministri, tanto più che il Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti è una realtà da anni, e dovrebbe essere consultato proprio in tali occasioni.

Non si parte bene, insomma, ma ci auguriamo proprio di sbagliarci!

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Come se non bastassero già gli alimenti a farci paura, con i loro mille additivi, adesso ci si mettono anche i vestiti, specie dopo l’ondata "cinese".

Ammine aromatiche cancerogene, formaldeide, metalli pesanti, coloranti: questi i composti trovati in più di 200 capi esaminati, su un totale di 918 tessuti, dall’UnionCamere.

C’è ben poco da aggiungere: occorre una etichettatura molto più chiara e trasparente, ma soprattutto controlli più assidui, fatti anche con l’ausilio di tecnici di fiducia delle associazioni dei consumatori.

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C’è un modo nuovo di risparmiare sulla Rc Auto: farsi montare nell’auto una sorta di "scatola nera" dalla Compagnia di Assicurazioni, dopodichè si gode di sconti sulla tariffa, che vanno dal 20 al 30%.

Ovviamente, vanno conteggiati insieme i costi di montaggio e un canone mensile, così si può fare il confronto con altre offerte assicurative.

E’ un modo di risparmiare, ma non è che ci soddisfi tanto, anche per l’evidente sbilanciamento di trattamento: la Compagnia può controllarci, ma noi assicurati non possiamo in alcun modo controllare la Compagnia, i suoi bilanci, i suoi profitti, e via dicendo.

E’ vero che la sinistrosità fasulla è un problema, ma l’altra faccia della medaglia vede Compagnie poco trasparenti, complici anche delle frodi, e soprattutto molto esose.

Diminuire le tariffe sarebbe il primo, doveroso passo di pacificazione che le Compagnie dovrebbero fare, dopo più di un decennio di aumenti a go-go.

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E’ vero, il problema dei rifiuti, delle discariche, della scarsa raccolta differenziata, dell’ecomafia, è un problema immenso e ci vogliono anni per invertire la rotta; ma in Puglia, al di là di grandi annunci e di impegni a delegare le Province in materia, si muove troppo poco.

Nulla si è fatto per la diminuzione degli imballaggi alla fonte, per esempio concertando la cosa con le stesse imprese pugliesi (basti pensare al pacco di pasta della Divella o della Granoro, tuttora non riciclabile!).

Nulla si è fatto sul fronte della raccolta differenziata e della raccolta dell’organico, quando sarebbe bastato partire con la raccolta "porta a porta", che nel Nord ha dato risultati strabilianti.

Nulla si è fatto per dare impulso ai "consumi alla spina" di latte, detersivi e vari alimenti, che avrebbero fatto risparmiare tonnellate di rifiuti.

Nulla si è fatto per coinvolgere le associazioni dei consumatori e di difesa dell’ambiente in tutta la materia, a partire dalla stesura e applicazione dei contratti di appalto comunali.

Nulla si è fatto sul fronte dell’educazione, sia alle nuove generazioni che agli adulti di oggi, per mutare del tutto i loro stili di vita.

E i "nulla si è fatto" continuerebbero all’infinito.

Speriamo, a questo punto, che passi il disegno di legge che prevede lo scioglimento di consigli comunali, provinciali o regionali inadempienti anche in tema rifiuti, così come si fa con la mafia.

Sarebbe veramente augurabile, dato l’immobilismo dei nostri governanti!