Mese: Aprile 2006

Si chiama ONPI e vale 1 centesimo di euro su ogni mensilità di pensione: è la ritenuta che viene fatta su tutti gli assegni di pensione.

Ma l’ONPI, ovvero l’Opera Nazionale Pensionati d’Italia, è stata soppressa nel lontano 1978.

Allora, che ci fa quest’ennesimo balzello nelle pensioni italiane, e soprattutto dove vanno a finire tutti questi quattrini, tenuto conto che si giunge alla cifra di 2,5 milioni di euro l’anno?

E’ una domanda che gireremo subito al nuovo Ministero del Welfare!

Dal 18 aprile al 2 maggio la nostra associazione nazionale è impegnata ad effettuare un sondaggio sulla possibilità di vendere i farmaci anche negli ipermercati.

Le nostre due postazioni regionali sono site presso gli ipermercati Auchan di Casamassima e di Modugno.

Riteniamo fondamentale sentire la voce diretta dei cittadini su tale questione, specie dopo l’intervento massiccio presso i massmedia, fatto da FederFarma, che non vuole assolutamente sentir parlare di liberalizzazione dei farmaci.

Ma non conta il parere di una lobby, conta quello che pensa la maggioranza dei consumatori, che invitiamo caldamente a partecipare alla nostra campagna.

posizione dominante detenuta nel mercato del recapito della posta elettronica ibrida.

Secondo l’Antitrust, infatti, l’ente avrebbe privilegiato la sua controllata Postel, rendendo sostanzialmente inaccessibile il mercato liberalizzato ai concorrenti che effettuano attività di stampa e imbustamento delle comunicazioni postali delle grandi imprese.

1,6 milioni di euro la multa comminata.

Noi aggiungiamo che non è ibrida solo la posta elettronica, ma è ibrida tutta la Posta, dato che è ancora mezza statale e mezza privata, mezza banca e mezza posta, mezza bottega e mezza assicurazione.

Ed è un’ambivalenza da sciogliere, prima che arrivino altre piogge di multe.

Anche la nostra associazione nazionale è inserita nell’elenco degli aventi diritto al 5 per mille.

Ricordiamo a tutti i contribuenti che da quest’anno nella dichiarazione dei redditi, oltre all’8 per mille per la Chiesa cattolica o altre religioni, si può destinare il 5 per mille ad una serie di associazioni.

Fra queste, appunto, vi è la nostra che sin dal 1982 si batte per la difesa dei consumatori italiani.

un accordo di cartello fra gli istituti di credito per mantenere alti i costi del prelievo bancario tramite Bancomat.

Ricordiamo ai consumatori che la media italiana di tale costo è intorno ai 2 euro, contro gli 0,12 euro degli altri Paesi europei!

Questa indagine, come le altre, sicuramente servirà ad abbattere tali costi.