Mese: Dicembre 2005

L’incidente ferroviario di Roccasecca è sembrato un triste segno del destino.

Lo stesso giorno in cui si inaugurava la TAV sulla tratta Napoli-Roma, proprio a pochi chilometri un tamponamento fra due treni causava decine di feriti, che speriamo non si tramutino in morti.

La causa, probabilmente il solito semaforo rosso non visto.

Ma non si può, non si deve parlare di errore umano, perchè la tecnologia moderna non ha creato solo l’alta velocità, ma anche sistemi di sicurezza che si innescano proprio nei casi in cui la mano umana sbagli.

Se ne parlò all’indomani del similare incidente di Crevalcore, poi il solito black out.

Speriamo che questo ennesimo tragico incidente fermi l’alta velocità e velocizzi i sistemi di sicurezza.

Intanto chiediamo anche al nostro assessore regionale ai Trasporti di intervenire presso TrenItalia, convenzionata con la regione Puglia, affinchè crei condizioni di sicurezza ottimali per i viaggiatori, così come legge e carta dei servizi comandano.

Finalmente, Fazio si è dimesso.

Adesso deve aprirsi un nuovo corso per la Banca d’Italia.

Innanzi tutto, il mandato del governatore deve essere a termine, possibilmente non più di 5 anni.

Poi, il controllo deve passare, come in tutti i Paesi del mondo, dalle mani delle stesse banche (si autocontrollavano, sic!) a quelle dello Stato.

Inoltre, gli utenti bancari, tramite le associazioni dei consumatori, devono avere voce in capitolo, e quindi il una legge seria ed evoluta sul risparmio, che pensi soprattutto a prevenire i casi tipo "bond Cirio o Parmalat", i falsi investimenti tipo "My way", lo scandalo dell’anatocismo, e a restituire in qualche modo il maltolto ai consumatori truffati.

Speriamo bene.

Uova marce, pelati putrefatti, cozze andate a male, grano contaminato:

nel settore alimentare sembra arrivata la fine del mondo.

Polidream reagisce inviando esposti alle varie Procure della Repubblica e interessando tutti gli organi di stampa.

In allegato il relativo comunicato stampa.

Lo scandalo barese di medici e tecnici dell’Ufficio Igiene e Sanità corrotti, che hanno chiuso gli occhi su una serie di adulterazioni e mancati controlli alimentari,

evidenzia ancora una volta che il sistema attuale dei controlli non è assolutamente adeguato.

Non ci si può affidare solo a medici e tecnici; nei comitati di controllo devono esserci i consumatori, ossia coloro che si alimentano e che "alimentano" il sistema e gli stipendi.

Occorre, insomma, creare una "rete" nella quale vi siano tutte le figure coinvolte nei processi produttivi, distributivi e di controllo della qualità.

Solo i "conflitti d’interesse" fra le varie categorie possono inibire atti di corruzione.