Mese: Ottobre 2005

Torna la fiorentina sulle tavole degli italiani, dopo che l’Unione Europea ha deciso che non c’è più il pericolo “mucca pazza”.

Ma è proprio così? Siamo proprio sicuri?

Gli esperti dicono che il periodo di incubazione di questa sindrome è molto lungo e arriva a 15 anni; e allora, 4 anni di “fermo” forse sono pochi.

Peraltro, ormai i virus non guardano più in faccia nessuno, sono andati oltre i bovini e hanno colpito anche i polli.

Ma Polidream continua a ritenere che ancora di più vada sposato il “principio di precauzione”, e soprattutto diciamo 2 cose:

– non si può continuare a tenere i consumatori fuori dai centri e comitati di controllo dell’alimentazione;

– ogni tipo di alimento deve avere l’indicazione di provenienza, con la cosiddetta “filiera”, senza aspettare la prossima malattia per affrettarci a correre ai ripari.

Osservatorio “Il consumATTORE in Puglia”

Ecco l’ultimo raffronto fra le tariffe dei trasporti pubblici su gomma, effettuato dall’Osservatorio “LA PUGLIA è MOBILE”, progetto dell’Istituto Pugliese del Consumo-Regione Puglia.

Lo studio prende in considerazione i due tipi di percorsi più usati dai viaggiatori, 10 e 30 km, e analizza le maggiori imprese operanti in tutt’Italia.

Come si vede, la Puglia non è messa bene, e questo è frutto di una lunga assenza del governo regionale in tema di trasporti. Grave lacuna che invece il nuovo assessore, Loizzo, sta colmando in poco tempo, con una serie di azioni e di concertazioni che sicuramente daranno i frutti sperati, fra cui la riduzione delle tariffe.

Stanno arrivando, in questi giorni, migliaia di raccomandate dell’INPS a contribuenti che, a detta dell’Istituto, non avrebbero versato i contributi negli anni ’80-’90; e quindi se ne chiede il relativo pagamento.

L’INPS fa finta di dimenticarsi che la Legge 335/95 (la cosiddetta Riforma Dini) ha abbassato il periodo di prescrizione a 5 anni; e dunque non può chiedere soldi per periodi precedenti, a meno che non abbia spedito un’apposita raccomandata di interruzione della prescrizione.

Ma i numerosi casi che ci giungono dimostrano anche che le raccomandate sono giunte anche a contribuenti che hanno regolarmente pagato e sono in possesso delle relative ricevute.

Allora, a che gioco gioca l’INPS?

Non solo inganna i giovani contribuenti d’oggi, CHE NON AVRANNO MAI UNA PENSIONE, ma pretende anche dei pagamenti illegittimi, forse per far quadrare qualche conto del momento!

CONSUMATORI, COME AL SOLITO IL CONSIGLIO E’: OCCHI BEN APERTI!