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TRASPORTI: A QUANDO LA CONCILIAZIONE?

Voli cancellati, treni in ritardo, bagagli smarriti, furti durante il viaggio, mezzi di trasporto sporchi, overbooking; per non parlare di aerei caduti, treni deragliati, incidenti stradali o attentati terroristici.

Questo è il quadro nazionale, internazionale, ma anche regionale dei trasporti. E quando l’utente reclama, non esiste ancora lo sbocco naturale della contestazione, ovvero la procedura di conciliazione. Oggi il viaggiatore è costretto, in caso di qualsiasi disservizio, a reclamare presso l’azienda di trasporto interessata e, in caso di mancata o insoddisfacente risposta, deve rivolgersi al giudice di pace. Con tutto quello che comporta in termini di spese e di tempi.

La procedura di conciliazione, gratuita sia per il consumatore che per l’azienda, risolve praticamente e rapidamente ogni tipo di controversia. Ormai tutte le aziende di ogni settore, da quello telefonico a quello energetico, da quello bancario a quello assicurativo, l’hanno adottata. Manca all’appello solo il settore trasporti: perchè?

Rivolgiamo un appello a tutte le istituzioni interessate, dal Ministero agli assessorati regionali, affinchè aprano immediatamente un tavolo di concertazione che faccia adottare la procedura di conciliazione a tutti i comparti del settore trasporti.

Solo così chi viaggia in aereo, come chi prende il treno o il bus cittadino, potrà essere tutelato a dovere. 

 

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