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REGIONE PUGLIA: SERVIZI PUBBLICI, NON PIU’ SENZA I CONSUMATORI!

La partecipazione dei consumatori all’organizzazione, al monitoraggio e alla qualità dei servizi pubblici, ovvero l’attuazione del comma 461-art. 2 legge finanziaria 2008, è realtà in Puglia.

La Giunta regionale pugliese ha appena varato un provvedimento che dà piena applicazione della normativa e affida all’Istituto Pugliese del Consumo, costituito dalle 15 associazioni dei consumatori riconosciute dalla stessa Regione, l’attuazione dello stesso provvedimento, mediante un apposito protocollo d’intesa.

La Polidream Assoutenti Puglia ringrazia particolarmente l’assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, Minervini, per lo sforzo profuso in merito.

Ricordiamo, la norma in questione ha letteralmente rivoluzionato la materia dei servizi pubblici locali.

Praticamente, in tutti i contratti di servizio che gli Enti Locali stipulano devono essere previsti obbligatoriamente:

la partecipazione e la consultazione delle associazioni dei consumatori;

l’emanazione di una “Carta della qualità dei servizi”, sempre d’intesa con le associazioni dei consumatori, che preveda espressamente una serie di standards di qualità e di quantità a cui il gestore del servizio si deve attenere, le modalità di accesso alle informazioni, la possibilità di effettuare reclami e di risolvere le controversie attraverso la procedura di conciliazione e, infine, il diritto al rimborso;

il monitoraggio continuo, sempre da parte delle associazioni dei consumatori, dell’andamento del servizio;

il finanziamento di tutte queste attività con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l’intera durata del contratto stesso.

 

Se si pensa che questa normativa riguarda tutti i servizi pubblici locali, dalla nettezza urbana alla refezione scolastica, dalla manutenzione del verde alla custodia dei cani randagi, dalla pubblica illuminazione a tutti i contratti degli Enti Locali, dalla sanità ai trasporti, si può ben capire quanto sia importante quest’autentico positivo stravolgimento della macchina istituzionale.

D’ora in poi gli utenti, i cittadini entrano a pieno titolo nell’organizzazione dei servizi locali, controllando direttamente ogni mossa ed ogni passo dei gestori di tali servizi.

 

Adesso ci aspettiamo che l’U.P.I. (Unione Province Italiane) e l’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) della Puglia seguano l’esempio della Regione e applichino immediatamente la norma prevista dalla finanziaria del 2008, per tutelare così tutti i cittadini pugliesi ogni volta che utilizzano i servizi locali.
 

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